Il collocamento del nuovo BTP a 10 anni in scadenza l’1 dicembre 2030 è stato un successo sotto tutti i punti di vista. Il titolo decennale emesso dal Tesoro ha registrato una domanda talmente alta da parte degli investitori, da spingere lo stesso MEF a posticipare l’emissione del BTP a 7 anni inizialmente prevista per il secondo trimestre 2020 al terzo trimestre.

Proprio il rinvio del collocamento del BTP settennale previsto dal calendario delle aste 2020 di titoli di stato, rappresenta quindi l’attestazione del successo che ha registrato il nuovo BTP decennale.

Il fatto che il titolo abbia registrato il pieno, replicando quanto avvenuto appena alcune settimane fa con il BTP Italia maggio 2025, travalica i confini specifici dell’argomento funding e interessa la più generale questione dell’appeal di cui sembrano godere i rendimenti dei titoli di stato italiani emessi negli ultimi mesi. Come messo in evidenza da molti analisti, i rendimenti offerti dalla carta italiana attirano il mercato molto più di quanto avveniva lo scorso anno. Questo è un elemento indiscutibile di cui dovrebbero tenere conto anche i piccoli investitori retail che sono interessati ad investire in BTP o comunque in titoli di stato italiani.

In altre parole, il successo del nuovo BTP decennale oggi e quello del BTP Italia maggio 2025 potrebbero essere solo le prime avvisaglie di una stagione interessante per i rendimenti dei titoli di stato del Bel Paese.

Nuovo BTP decennale dicembre 2030: tasso e cedole

La prima tranche del nuovo BTP decennale è stata emessa per un importo pari a 14 miliardi di euro. Il BTP a 10 anni è stato collocato al prezzo di 99,52 che corrisponde a un rendimento lordo annuo all’emissione pari all’1,707%.

Il codice ISIN del BTP scadenza dicembre 2030 è IT0005413171. Questo identificativo è indispensabile se si ha intenzione di comprare il nuovo BTP a 10 anni sul secondario.

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Collocamento BTP a 10 anni ISIN IT0005413171: risultati definitivi

Mai come in questo caso parlare di un BTP che è destinato ad entrare nella storia dei titoli di stato italiani è azzeccato. A dirlo non è il Tesoro ma sono gli stessi numeri dell’asta. Domanda record da parte degli investitori perchè per la prima volta le richieste arrivate sono state pari ad oltre 100 miliardi. Precisamente la domanda (dati finali) è ammontata a 108 miliardi di euro! Mai la richiesta degli investitori si era spinta così in alto per un solo titolo emesso tramite sindacato.

Complessivamente gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono stati 408. Il 38,7% dell’importo collocato è stato assegnato a fund manager mentre le banche hanno sottoscritto il 35,6% della nuova emissione. A seguire gli altri compratori.

Comprare BTP decennale dicembre 2030: in fila da tutto il mondo

A comprare il nuovo BTP a 10 anni emesso dal Tesoro sono stati investitori provenienti da ogni parte del mondo. Precisamente sono state oltre 40 le nazioni di provenienza dei 408 investitori che hanno deciso di comprare il nuovo BTP decennale poichè attratti dal rendimento interessante e vantaggioso.

Volendo tirare le somme, gli investitori esteri hanno messo le mani su tre quarti dell’emissione, precisamente il 76% del totale, mentre gli investitori domestici hanno sottoscritto il restante 24% dell’offerta. Anche questo elemento è molto importante è dimostra l’appeal di cui godono i titoli di stato italiani recentemente emessi presso gli investitori esteri.

Comprare BTP decennale dicembre 2030 conviene? Rendimenti nuova emissione

Per capire se conviene comprare il nuovo BTP a 10 anni scadenza dicembre 2030, è necessario guardare ai rendimenti. Il nuovo benchmark riconosce uno spread di 9 basic point rispetto al rendimento del precedente BTP decennale che, nei giorni precedenti alla nuova emissione, viaggiava in area 1,55%.

Giusto per confrontare il nuovo BTP a 10 anni con titoli di pari durata di paesi esteri, Portogallo e Spagna hanno recentemente collocato titoli di stato che presentano rendimenti che solo solo poco superiori allo 0,50%. La rendimento del bund tedesco a 10 anni è pari allo 0,4% mentre i titoli di stato greci della stessa durata presentano rendimenti più alti.