Il Tesoro oggi 28 settembre 2023 concluderà il calendario settembrino delle emissioni con la solita asta medio lungo termine. Contrariamente a quello che ci si poteva attendere in vista dell’oramai imminente collocamento del nuovo BTP Valore (si parte il prossimo 2 ottobre e per sottoscrivere c’è tempo fino a giorno 6), l’asta BTP del 28 settembre non sarà una formalità. E a dirlo non per garantire un minimo di appeal a questo articolo ma alla luce di quelle che saranno i numeri dell’appuntamento che si terrà tra poco più di 24 ore: 4 i titoli che verranno offerti ai risparmiatori (2 BTP e 2 CCTeu), 3 le nuove tranche, una nuova emissione (quella del BTP a 5 anni) e, soprattutto, un ammontare totale di 9,5 miliardi di euro (estremo minimo della forchetta 8 miliardi).

Insomma al nostro punto di vista di investitori, il MEF sembra invece voler approfittare del forte hype del BTP Valore per dare una bella botta ai suoi programmi per il soddisfacimento del fabbisogno di debito.

Tra l’altro, proprio a proposito dell’imminente collocamento del BTP Valore, la stessa asta BTP del 28 settembre 2023 potrebbe offrire molti spunti di riflessione non solo sulla predisposizione del mercato (non ci sono dubbi che sarà ottima alla luce dell’attuale dinamica dei tassi) ma anche sui possibili rendimenti del nuovo titolo retail. Le condizioni a cui verranno collocati i titoli nell’asta BTP del 28 settembre potrebbero dare qualche indizio in più sulle cedole minime del BTP Valore ottkbre 2028 (qui le previsioni). E tra l’altro c’è anche il timing che lascia stupiti: domani l’asta BTP e venerdì 29 settembre la comunicazione dei tassi minimi garantiti del titolo retail.

Lasciamo perdere però il BTP Valore e concentriamoci sull’asta BTP del 28 settembre. Nei prossimi paragrafi analizzeremo i titoli che saranno offerti da MEF ma soprattutto parleremo dei rendimenti attesi. Partiamo dalla nuova emissione.

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Asta BTP a 5 anni oggi 28 settembre 2023: dettagli e view di rendimento

martelletto asta con colori Italia
Anche un nuovo BTP a 5 anni nell’ultima asta di settembre del Tesoro: previsto un alto rendimento

Il protagonista dell’asta BTP che si terrà tra poche è il nuovo titolo a 5 anni (scadenza 01/02/2029). Sarà proprio questo quinquennale nuovo di zecca a mangiarsi (letteralmente) la stragrande maggioranza dell’ammontare complessivo di emissione. La forchetta di collocamento fissata dal MEF è infatti compresa tra 4,5 e 5 miliardi. Sarà integralmente sottoscritta e quindi dei 9,5 miliardi complessivi dell’emissione, 5 saranno allocati sul nuovo BTP a 5 anni.

Codice ISIN da assegnare, il pezzo forte del nuovo titolo è la cedola annuale che è pari al 4,1% lordo. Pur considerando la tassazione BTP si scende ad un netto comunque bello sostanzioso. Come sempre per tutte le altre caratteristiche si rimanda alla scheda corrispondente contenuta nella pagina sulla prossime aste BTP.

A proposito di cedola, però, è importante ricordare che, essendo lo stacco ogni 6 mesi, alla prima data di remunerazione, il 2 ottobre, non può che esserci un accorciamento rispetto alla matematica divisione a metà della cedola annuale. L’investitore non deve fare nulla perchè ci ha già pensato il MEF a calcolare tutto: la prima cedola corta del nuovo BTP scadenza 1 febbraio 2029 sarà pari a 1,359239%, corrispondente a un periodo di 122 giorni su semestre regolare di 184 giorni.

Per quello che riguarda le ipotesi di rendimento, trattandosi di una nuova emissione non ci sono riferimenti diretti sul MOT ma si possono trovare dei termini di paragone in altri titoli. Ad esempio il Btp Tf 0,45% Fb29 Eur che ha una scadenza pressocchè identica offre un rendimento effettivo a scadenza del 4,2%. Un BTP a 5 anni in scadenza molto prossima a quella quel nuovo titolo in collocamento domani, il Btp Tf 3,8% Ag28 Eur, ha invece un rendimento effettivo a scadenza del 4,14%. Questo titolo è stato emesso a fine giugno in una situazione generale non tanto dissimile da quella attuale. Alla luce di questi riferimenti per il nuovo BTP a 5 anni in asta il 28 settembre si prospetta un rendimento attorno al 4,2% o anche qualcosa in più.

Passa agli strumenti operativi >>> Calcolo rendimento BTP: esempio pratico titolo a 5 e 10 anni

Asta BTP a 10 anni oggi 28 settembre 2023: le ipotesi di rendimento

A fare compagnia al nuovo BTP a 5 anni sarà poi la terza tranche del BTP a 10 anni scadenza 1 marzo 2034 e codice ISIN IT0005560948. L’ammontare non è male essendo pari a 2,5-3 miliardi e l’accoglienza da parte del mercato non potrà che essere positiva visto che la cedola offerta è del 4,2% lordo.

Per valore le ipotesi di rendimenti in questo caso non servono grandi parallelismi. In realtà è sufficiente andare sulla scheda della quotazione attuale per prendere il dato che serve. Btp Tf 4,2% Mz34 Eur (questa la sua denominazione ufficiale) nel giorno della vigilia dell’emissione della nuova tranche presenta un rendimento lordo effettivo del 4,76% alla luce di un prezzo di quotazione pari a 95,80 centesimi (sotto la pari).

Il lotto minimo di acquisto di 1.000 euro si paga quindi molto di meno. Le indicazioni di rendimento per l’emissione della nuova tranche non possono prescindere dal 4,76% di resa attuale.

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Anche 2 CCTeu nell’asta BTP di oggi 28 settembre 2023

Oltre ai 2 BTP in asta domani andranno anche due nuove tranche di altrettanti CCTeu. In entrambi i casi l’ammontare di emissione è contenuto: da un minimo di 500 milioni a un massimo di 750 milioni (da moltiplicare per due). I CCTeu sono quindi la quota minoritaria dell’offerta del Tesoro.

I CCTeu non sono i BTP, non hanno alcuna cedola bella fissa ma invece la legano all’andamento del tasso Euribor a 6 mesi. Ideali per chi amici investitori con un approccio speculativo, poco adatti a chi non segue le dinamiche monetarie (ingrovigliatissime di questi tempi).

Più nel dettaglio in asta andranno la 19esima tranche del CCTeu scadenza 15 aprile 2026 e spread 0,50% identificato dall’ISIN e IT0005428617 e la 14 esima tranche del CCTeu scadenza 15 ottobre 2030 e spread 0,75% identificato dall’ISIN IT0005491250.

Due parole sui rendimenti prevedibili. Anche in questo caso le indicazioni si possono estrapolare direttamente dall’andamento dei titoli sul secondario. Il giorno della vigilia dell’asta il CCTeu a 5 anni (vita residua di 3 anni) denominato Cct-Eu Tv Eur6m+0,5% Ap26 Eur offre un rendimento effettivo a scadenza lordo del 4,7%. Togliendo la componente dell’Euribor si scende allo 0,45%. Il CCTeu si acquista praticamente sulla pari.

Il CCTeu a 7 anni (vita residua 7 anni) denominato Cct-Eu Tv Eur6m+0,75% Ot30 Eur presenta un rendimento effettivo a scadenza del 5,55% e scambia a 96,51 cent. In questo caso, eliminando la parte dell’Euribor, si scende ad un rendimento attorno all’1,2%.

E qui ci fermiamo perchè i CCTeu, per quanto se ne possa pensare, avendo la cedola legata all’Euribor hanno tratti speculativi pronunciati che, in questa fase, sono veri e propri tratti di una scommessa visto che c’è incertezza sulle prossime mosse della BCE.