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Guadagni in calo per chi ha comprato il BOT emesso il 10 gennaio 2024

Concluso il periodo delle festività natalizie, il Tesoro è tornato in azione con le emissioni di titoli di stato sul mercato primario e il primo appuntamento del nuovo anno è stato con il BOT a 12 mesi emesso mercoledì 10 gennaio. Il Buono Ordinari del Tesoro annuale ha avuto una buona risposta da parte degli investitori confermando la fase comunque favorevole dei bond italiani.

Del resto dinanzi ad un rischio praticamente inesistente e a rendimenti che restano appetibili, non c’è da meravigliarsi se chi è poco interessato alle speculazioni di borsa, che potrebbero rendere di più ma presentano un rischio più alto, continui a preferire i BOT. Già ma quanto andrà a guadagnare chi ha comprato il primo BOT del nuovo anno?

La notizia positiva è che i rendimenti vicini allo zero o addirittura nulli risalenti a oltre un anno e mezzo fa sono lontanissimi. Ma c’è anche una notizia negativa a rendere meno dolce e profittevole l’investimento ed è il fatto che, nelle ultime aste, i prezzi di aggiudicazione si siano via via alzati e questo è un bel problema per i rendimenti relativi.

Se hai comprato il BOT emesso a gennaio 2024 avrai un guadagno più basso di chi ha in portafoglio quello di dicembre 2023

Nella curva dei rendimenti bastano periodi di tempo anche brevi per assistere a delle variazioni anche significative. Non è questo il caso dei rendimenti BOT che restano su livelli apprezzabili ma sono soggetti ad una evidente decrescita. Il punto è che oramai sono in pochi ad credere ad un ulteriore rialzo dei tassi BCE. Lo scenario prevalente è quello di una progressiva flessione. in questo contesto il rendimento dei titoli di stato in asta non può che calare volta volta.

La traiettoria sembra essere chiara e definita. Il BOT scadenza 14 gennaio 2025 emesso il 10 gennaio scorso ha inaugurato si il nuovo anno delle emissioni di Buoni Ordinari del Tesoro ma ha fatto solo sorridere chi lo ha comprato. Il rendimento lordo esitato è stato del 3,442% che corrisponde ad un prezzo di aggiudicazione pari a 96,601. Adesso questo titolo è in negoziazione sul MOT di Borsa Italiana dove può essere trovato con il codice ISIN IT0005580003. A pochi giorni dall’asta il prezzo è salito a 96,97.

Alla data di scadenza chi lo ha comprato in asta andrebbe a guadagnare al lordo 100 (valore nominale) – il prezzo di acquisto ossia 96,601 e quindi 3,399. Ovviamente è possibile vendere BOT anche prima della scadenza e in questo caso il valore di riferimento non sarebbe più 100 ma quello di rivendita.

Il calcolo è molto semplice da fare perchè i BOT sono zero coupon e non hanno cedola. Di conseguenza il rendimento è frutto di una semplice sottrazione.

Nell’asta del 12 dicembre 2023 il MEF collocò il BOT scadenza 13 dicembre 2024 strappando un rendimento lordo del 3,528% corrispondente ad un prezzo di aggiudicazione di 96,547. Chi ha comprato questo titolo sul mercato primario, avrà alla scadenza un guadagno dato dalla differenza tra 100 e 96,547 ossia 3,456.

Quindi chi comprò il BOT a 12 mesi nell’asta precedente Natale, dopo 1 anno, guadagnerà di più di chi ha partecipata alla prima asta del 2024. Tutti i valori riportati sono al lordo e vanno quindi considerate commissioni per l’acquisto dei BOT e tassazione del 12,5% (agevolata). Il risultato però non cambia.

Per verificare se i rendimenti dei BOT annuali stanno seguendo un trend al ribasso si dovrà attendere l’emissione di febbraio (tutte le info nel calendario aste BOT 2024)