Nella mattinata del 25 ottobre 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato i risultati dell’asta BTP Short Term con scadenza settembre 2025 e del BTP€i con scadenza maggio 2029. Ecco i rendimenti e il pricing comunicati dal MEF. Andiamo a vedere se le previsioni della vigilia sono state confermate.

Risultati asta BTP Short Term settembre 2024: rendimento sfiora il 4%

risultati asta btp short term settembre 2025

Il mercato ha assistito al collocamento della settima tranche del Btp short term da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con una scadenza fissata per il 29 settembre 2025, queste obbligazioni offrono una cedola annua lorda del 3,6%. La vendita ha visto l’emissione di titoli per un valore di 2,5 miliardi di euro, posizionandosi al vertice dell’intervallo previsto, che variava tra 2 e 2,5 miliardi. L’interesse degli investitori è stato dimostrato dalle richieste, che hanno raggiunto quasi 3,95 miliardi di euro, con un rapporto di copertura di 1,58. Calcolando sul prezzo di aggiudicazione di 99,36, il rendimento lordo complessivo è stato determinato al 3,99%.

Risultati asta BTP Short Term settembre 2025: confronto con il collocamento precedente

Risalendo al mese precedente, a settembre 2023, la quinta tranche del Btp short term settembre 2025 ha segnato un rendimento del 3,97%. In quel contesto, il Ministero aveva venduto titoli per un totale di 3 miliardi di euro, ricevendo richieste che hanno sfiorato i 4,87 miliardi e raggiungendo un rapporto di copertura di 1,62. Attualmente, il mercato detiene titoli di questa tranche per un valore complessivo di 12 miliardi di euro. È prevista la conclusione delle formalità per il 27 ottobre 2023.

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Risultati asta BTP€i maggio 2029: rendimento sopra il 2,2%

In mattinata sono stati annunciati anche i risultati del Btp indicizzato all’inflazione. Si tratta della settima tranche del Btp indicizzato con scadenza per maggio 2029. La caratteristica principale di queste obbligazioni è la cedola annua reale dell’1,5%. Il volume di emissione ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, situandosi nuovamente al limite massimo del range previsto dal Ministero, stabilito tra 1 e 1,5 miliardi.

L’appetito degli investitori per questa tipologia di Btp è evidenziato dalle richieste, pari a 2,32 miliardi di euro, con un rapporto di copertura di 1,55. In base al prezzo di aggiudicazione di 96,24, il rendimento lordo globale è stato stabilito al 2,24%. Un aspetto distintivo di queste obbligazioni è il coefficiente di indicizzazione, fissato a 1,02297. Complessivamente, i titoli di questa tranche in circolazione rappresentano un valore di 7,21 miliardi di euro.

Anche in questo caso, la procedura di regolamentazione è fissata per il 27 ottobre 2023.

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