Come tutti, anche le persone che aderiscono alla previdenza complementare ogni anno devono fare la dichiarazione dei redditi; non si tratta solo di un dovere ma anche di un’opportunità per i contribuenti di beneficiare di diversi vantaggi fiscali che vengono offerti da questa tipologia di investimento. Uno dei benefici di cui si può godere riguarda la deducibilità dall’IRPEF dei versamenti al Fondo Pensione.

In che cosa consiste la deducibilità?

deducibilità fiscale

Quando si appresta a compilare il modello 730, il contribuente potrà beneficiare di agevolazioni che gli consentono di abbattere l’imponibile oppure di abbattere l’imposta. Solitamente si consiglia di prediligere tutte quelle agevolazioni che offrono la possibilità di dedurre dal reddito imponibile; attraverso queste, infatti, si otterrà un notevole risparmio.

Chi sceglie di versare i propri contributi in un fondo pensionistico potrà beneficiare della deduzione fiscale solo se il reddito da lavoro non supera i 5.164,57 euro annui; all’interno di questa cifra possono rientrare anche i contributi che sono stati versati dal datore di lavoro. Potranno godere di questa agevolazione anche tutti coloro che fiscalmente hanno a carico familiari. È importante sottolineare che il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) non può essere dedotto. Possono beneficiare della deduzione fiscale anche tutti coloro che versano i contributi nonostante abbiano raggiunto l’età pensionabile.

Tutto ciò significa che i contributi che versa un contribuente che aderisce alla previdenza complementare non faranno cumulo ai fini IRPEF. In questo modo sarà possibile risparmiare molto denaro, pagando imposte più basse.

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Deducibilità fiscale previdenza complementare: esempio

Qui di seguito un esempio pratico per capire meglio in che cosa consiste la deducibilità fiscale in correlazione con la previdenza complementare: ammettiamo che un soggetto abbia un reddito pari a 45.000 euro lordi, di cui 5000 euro di fondo pensionistico, le aliquote IRPEF verranno calcolate non sui 45.000 euro bensì su 40.000 euro.

Deducibilità e 730: come compilare il 730

previdenza complementare 730

Per poter usufruire della deducibilità il contribuente dovrà inserire all’interno del riquadro “E” la cifra totale relativa ai contributi che ha versato nella previdenza complementare. Nello specifico, l’importo dovrà rientrare all’interno della sezione “Contributi per previdenza complementare“, facendo attenzione ad inserire la somma corretta.

In questo modo, chi ha versato contributi per un massimo di 5.164,57 euro nell’anno precedente dovrà inserire la cifra all’interno del riquadro “E27“.

Coloro che, invece, avranno versato una somma che supera il limite massimo di 5.164,57 euro potranno dedurre entro questa cifra; per quanto riguarda l’avanzo di contributi non dedotti, il contribuente dovrà comunicare a chi gestisce il fondo pensionistico a quanto ammonta la cifra, ed il vantaggio non sarà perso bensì posticipato. Si tratta di un’eccedenza che non sarà soggetta a tassazione.

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Diversamente quanto sopra, chi è soggetto a Regime Forfettario non potrà dedurre i contributi che versa alla previdenza complementare. Ciononostante può comunque avvalersi del Fondo Pensionistico e versare i contributi, i quali non saranno soggetti a tassazione.

Come abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti, è possibile dedurre i contributi che vengono versati per un familiare a carico, come può accadere nel caso di un genitore nei confronti del figlio. Anche in questo caso vale il limite massimo di 5.164,57 euro. Un soggetto può essere titolare di due fondi pensionistici (come nel caso del genitore-figlio) ma la somma totale dei contributi versati in entrambi i fondi non deve superare il limite dei 5.164. Se, dunque, dovesse esserci un’eccedenza bisogna fare comunicazione al gestore della previdenza, il quale accantonerà i contributi in più.

Vantaggi della previdenza complementare

previdenza complementare vantaggi

Aderire ad un fondo pensionistico fiscalmente parlando comporta numerosi vantaggi. Grazie a questo strumento chiunque può impiegare il proprio denaro per una pensione integrativa, da aprire sia per se stessi che per un familiare. Si tratta di un’opportunità che consente di risparmiare in tasse, fatta eccezione per coloro che aderiscono al Regime Forfettario, i quali già rientrano in un regime fiscale soggetto ad agevolazioni.