Le obbligazioni sono titoli di credito. Vengono emesse da aziende e stati che, vendendole agli investitori, ottengono liquidità immediata.

Coloro che le acquistano ricevono in cambio delle cedole, cioè dei ricavi dovuti agli interessi maturati nel tempo. Inoltre, alla scadenza di ciascuna obbligazione, il rispettivo acquirente riceve un rimborso, che è pari al valore nominale della obbligazione. Il valore nominale, come si può leggere nella guida su come funzionano le obbligazioni, è di tipo teorico, e si differenzia dal valore reale poiché quest’ultimo viene influenzato da vari fattori, fra cui l’inflazione.

Le obbligazioni possono essere espresse in dollari, in euro, o in altre valute.

Quelle in dollari vengono spesso preferite a quelle in euro da diversi investitori, ritenendole più convenienti. Come mai? Il motivo è semplice: possono offrire dei rendimenti maggiori per via della attuale situazione di vantaggio del dollaro nei confronti della moneta europea.

Tuttavia, molti risparmiatori oltre a investire in obbligazioni in dollari lo fanno anche in obbligazioni in euro, perché scelgono di diversificare il proprio portafoglio di titoli: si tratta di una operazione che può portare maggiori profitti e ammortizzare eventuali perdite.

Quali obbligazioni in dollari conviene acquistare?

Di seguito offriamo alcuni consigli sulle caratteristiche che dovrebbero avere i bond in dollari su cui investire. Come al solito non forniremo nomi ma invece daremo alcuni consigli generali in modo tale che i risparmiatori possano poi avere una sorta di linea guida sui titoli da scegliere e quindi dei contributi validi per capire come investire i risparmi oggi.

Prestare attenzione al tasso di cambio tra valute

Acquistando un bond espresso in una valuta straniera (ad esempio il dollaro), l’eventuale guadagno non è dovuto solo dal suo tasso di rendimento rispetto al suo valore in euro.

A entrare in gioco ci sono infatti due aspetti, entrambi importanti: oltre al già citato differenziale tra il guadagno del titolo in valuta straniera e del titolo se fosse espresso in euro, anche l’andamento del tasso di cambio tra la valuta straniera e l’euro.

Di solito gli investitori prestano attenzione solo al primo punto, mentre è altrettanto importante capire quanto il guadagno del bond in valuta straniera sia sufficiente ad assorbire una eventuale svalutazione di quella stessa valuta straniera.

Una sua svalutazione potrebbe provocare delle perdite, se il differenziale tra il guadagno del titolo in valuta straniera e quello in euro è troppo sottile, oppure se la valuta straniera risulta molto voltatile.

Per andare ancor più sul sicuro, nel comprare obbligazioni in dollari conviene utilizzare un conto valutario. In tal modo, se il dollaro si svalutasse proprio al momento del pagamento di una cedola o del rimborso del capitale, non si sarà costretti a convertire la valuta immediatamente.

Controllare il taglio minimo

Il taglio minimo delle obbligazioni è l’investimento minimo che un investitore è tenuto a fare per poter acquistare una determinata obbligazione.

Molte obbligazioni prevedono tagli minimi molto alti. Tuttavia, conviene puntare su obbligazioni che permettono di investire anche “solo” 1000 o 2000 dollari.

Per quale motivo? Perché in questo modo si avrà maggiore denaro a disposizione per poter comprare anche altre obbligazioni, in modo da formare un portafoglio di titoli più diversificato, così che eventuali perdite di certi bond possano essere bilanciate dai guadagni di altri bond. Per trovare dei consigli per la diversificazione del portafoglio, rimandiamo alla nostra guida su come diversificare i risparmi.

Preferire i bond dalla durata corta

È meglio scegliere i bond in dollari con una scadenza corta o comunque non molto lunga, così da evitare di esporsi eccessivamente al rischio del cambio.

È vero che attualmente il dollaro ha un tasso di rendimento maggiore dell’euro, e che questa situazione potrebbe durare ancora a lungo. Ma non si sa precisamente per quanto durerà. Proprio per questo motivo, è meglio non rischiare per un periodo eccessivamente ampio.

Vale la pena puntare tutto sul dollaro?

Conviene effettuare degli investimenti in soli bond espressi in dollari? In genere no.

Come già accennato in precedenza, nella maggior parte dei casi è meglio effettuare una diversificazione del portafoglio, puntando anche su obbligazioni in euro.

Infatti, investendo tutto nella moneta americana il rischio che si corre è molto più alto.

Il fatto che il differenziale di tasso tra euro e dollaro sia ad oggi molto significativo, non vuol dire che in futuro non potrà essere soggetto a oscillazioni. Nulla lo vieta, e in effetti è già accaduto in passato.

Tuttavia, una eccezione rispetto a quanto appena spiegato riguarda gli “angeli caduti” o fallen angels: si tratta di titoli ad alto rendimento.  Nel loro caso, può essere una buona soluzione anche investire soltanto in tali bond.

Queste particolari obbligazioni vengono messe a disposizione da società declassate, che hanno cioè perso la loro iniziale posizione nel rating. Il loro declassamento dipende dal fatto che si sono indebolite economicamente.

Perché di solito i fallen angels offrono buoni guadagni? A tale riguardo, c’è da dire che in genere hanno un’alta volatilità rispetto ad altre tipologie di obbligazioni ad alto rendimento, producendo rendimenti migliori e spesso adeguati al rischio.

Le ragioni di ciò sono due:

  1. È difficile che le società declassate subiscano un ulteriore declassamento in tempi rapidi rispetto a quello che hanno già subito.
  2. Dopo un declassamento, le società storicamente solide tendono a risalire di rating in futuro, spesso per via del fatto che il management aziendale adotta misure efficaci in tema di riduzione del debito.

Le fallen angels sono tra le migliori obbligazioni da comprare nel 2021.