La scorsa settimana Autostrade per l’Italia ha emesso nuove obbligazioni per un importo complessivo pari a 1 miliardo di euro. Si è trattato della prima emissione obbligazionaria post-era Atlantia ovvero dei primi bond emessi da quando la società è finita sotto il controllo dello Stato (sia pure attraverso il solito tramite della Cassa Depositi e Prestiti).

Alla luce di quelli che sono stati in risultati del collocamento, alcuni lettori ci hanno chiesto un parere in merito alla possibilità che le obbligazioni di Autostrade per l’Italia possano, in qualche modo, essere considerate, a parità di rischio, un’alternativa più remunerativa rispetto ai tradizionali BTP.

Per rispondere a questa domanda è necessario capire se e come i bond di Autostrade (nuovo corso) possano essere messi sullo stesso livello di valutazione dei titoli di stato tradizionali.

Ovviamente la questione è inedita nel senso che un dubbio simile non aveva ragion d’essere fino a quando Autostrade faceva capo alla privata Atlantia. Adesso però, l’assetto societario è completamente cambiato e se Autostrade è dello Stato, allora si può dire che le sue obbligazioni presentino un livello di rischio pari a quello dei BTP garantendo però un rendimento più alto?

Nuove obbligazioni Autostrade: caratteristiche e rendimento

Per capire se, a seguito della nazionalizzazione, le obbligazioni Autostrade per l’Italia possono essere messe sullo stesso livello dei BTP, è fondamentale partire dalle caratteristiche della prima emissione. Le nuove obbligazioni collocate la scorsa settimana erano divise in due tranche con durata, rispettivamente, 6 e 10 anni. L’importo di ogni tranche è stato pari a 500 milioni di euro per un totale di 1 milione. Molto forte la domanda che è stata pari a 1 miliardo per la tranche con durata 6 anni e 1,3 miliardi per la tranche di obbligazioni Autostrade a 10 anni.

Il rendimento dei nuovi bond, però, è stato più basso di quelle che erano le previsioni della vigilia. Il bond a 6 anni è stata collocato con un tasso a +155 punti base sul tasso midswap mentre il bond a 10 anni ha strappato un +195 punti base sul midswap. I prezzi del due obbligazioni sono stati pari a 99,384 e 99,039 centesimi.

Considerando quelli che sono gli attuali midswap, il rendimento delle obbligazioni Autostrade a 6 anni è ammontato all’1,74% mentre quello dei bond durata decennale è stato del 2,38%.

Meglio investire in obbligazioni Autostrade che in BTP?

Le obbligazioni Autostrade “nuova gestione” fanno formalmente parte dei bond corporate.

A differenza, però, della stragrande maggioranza delle obbligazioni societarie, le due nuove emissioni di Autostrade (e, più in generale, tutte quelle a venire) hanno un rischio nullo essendo assimilabili a bond sovrani visto che la società è tornata ad essere di proprietà dello Stato dopo la vendita da parte della holding Atlantia.

Considerando l’andamento della curva sovrana italiana, il premio delle obbligazioni Autostrade a 6 anni è pari a 93 punti mentre quello dell’emissione decennale ammonta a 96 punti.

Quindi le obbligazioni Autostrade offrono un premio migliore rispetto a quello dei BTP. Considerando la tassazione (più informazioni nell’articolo su tassazione BTP 2022), il rendimento a 6 anni è pari all’1,29% mentre quello a 10 anni ammonta all’1,76%.

Vero è che Autostrade è una società privata tuttavia, essendo controllata dalla Stato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, corre un rischio di fallimento praticamente nullo. Quale stato potrebbe mai lasciar fallire le sue autostrade?

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E allora, considerando che i rendimenti dei bond Autostrade sono maggiori rispetto a quelli dei BTP, perchè non prendere in considerazione la possibilità di investire in questi bond piuttosto che in titoli di stato? Soprattutto chi è alla ricerca di investimenti sicuri non dovrebbe scartare questa possibilità.