Il Tesoro è pronto ad ad emettere nei prossimi mesi un nuovo BTP Green. Per adesso non ci sono indicazioni precise sul collocamento ma l’indiscrezione trapelata da via XX Settembre ha confermato le indicazioni contenute nel piano 2022 di emissioni di titolo di stato.

Non appena la notizia dell’arrivo del nuovo BTP green ha iniziato a circolare, la curiosità attorno alle caratteristiche dell’obbligazione verde schizzata in alto. Quale sarà la durata della nuova emissione? E i rendimenti offerti? Sarà una replica della prima emissione del BTP green o in comune i due titoli avranno solo la tipologia di appartenenza? E ancora, tutti potranno comprare il titolo verde o solo i qualificati ESG?

A tutte queste domande daremo una risposta nei prossimi paragrafi ovviamente nei limiti di quelle che sono le informazioni disponibili.

Nuovo BTP Green 2022: quale sarà la durata?

Nuovo BTP Green 2022

Diciamo la verità: il primo BTP verde della storia d’Italia ha fatto innamorare solo i risparmiatori interessati alle scadenze lunghe. Il BTP green 2045 con i suoi 25 anni di durata sul gruppone, poteva andare bene nel gennaio 2021 (sentiment completamente diverso) ma sarebbe improponibile nel nuovo contesto finanziario. Proprio per questo motivo, se c’è una previsione sulla nuova emissione del BTP Green 2022 che può essere ritenuta una mezza certezza è che la durata del nuovo titolo verde sarà drasticamente tagliata rispetto a quella del matusalemme verde.

Il Tesoro non può permettersi lunghe durate visto che la quotazione del BTP green 2045 sul secondario… non è particolarmente verde.

E allora se il nuovo titolo di stato verde, avrà durata più corta rispetto a quella del suo predecessore, che ipotesi si possono fare? Sicuramente il Tesoro non scenderà sotto i 10 anni ma è altrettanto probabile che si possa andare sopra al decennale solo di poco.

Insomma chi è in attesa del titolo per diversificare i propri risparmi, non si aspetti durate troppo superiori ai 10 anni (sempre che i retailer possano partecipare all’asta).

Nuovo BTP Green 2022: il rendimento possibile

Quando si parla di emissioni di titoli di stato, c’è una parolina magica da cui dipende gran parte della valutazione da parte del risparmiatore: “quale sarà il rendimento?“. Ovviamente dobbiamo deludere deludere tutti perchè per quello che riguarda la remunerazione, si naviga solo con le ipotesi.

Alcune considerazioni, però, le possiamo fare:

  • il rendimento del BTP green 2045 fu dell’1,5%
  • presentarsi oggi sul mercato obbligazionario con una cedola simile significherebbe essere presi a pernacchie visto l’andamento dell’inflazione
  • la cedola della nuova emissione del BTP Green non può che essere superiore, e di molto, a quella del matusalemme.

Queste sono considerazioni ovvie, e se si volesse osare qualcosa di più? Il BTP green sarà un titolo verde assimilabile alle obbligazioni sostenibili ma è pur sempre un titolo di stato e allora dare un occhio alle cedole delle nuove emissioni BTP può essere di aiuto.

Ma quando sarà emesso il nuovo BTP Green 2022?

Ti abbiamo incuriosito abbastanza con il paragrafo sui rendimenti? E allora siamo pronti a sentirti dire frasi del tipo: “ma quando ci sarà la nuova emissione del BTP Green 2022?“. Date certe non ce ne sono, tuttavia, guardando il calendario, è possibile individuare due finestre temporali diverse restando sempre nel terzo trimestre 2022:

  • prima finestra: periodo a cavallo tra giugno e luglio
  • seconda finestra: settembre

E’ del tutto da escludere che il nuovo BTP green possa essere emesso ad agosto poichè quello è un mese di scarso appeal (i risparmiatori sono in ferie….per chi può permettersele)

Attenzione ai segnali anticipatori poichè non è da escludere che il Tesoro prima di lanciare il nuovo BTP Green possa optare per la riapertura dell’asta del BTP a 30 anni emesso nel 2021. Se dovesse essere annunciata una decisione simile, allora sarebbe il segnale che la nuova emissione del BTP green è pronta ad esser annunciata.

Chi potrà comprare il nuovo BTP Green in asta?

Pronti per una doccia fredda? Sicuramente chi ci legge lo avrà già intuito: è molto difficile che il nuovo BTP Green possa essere riservato ai risparmiatori retail. Il suo predecessore fu comprato (parliamo di asta e non di mercato secondario) fa 530 investitori qualificati (per la cronaca la domanda fu pari ad oltre 80 miliardi di euro).

Ebbene nonostante il crescente interesse dei piccoli risparmiatori verso le tematiche ESG, è altamente probabile che anche il nuovo BTP green possa essere acquistato, in asta, sono dagli specialisti. I retailer dovranno continuare a guardare altrove per stabilire dove mettere i risparmi in questa fase caratterizzata da alta inflazione