Mentre ieri pomeriggio tutti i risparmiatori “amici” dei titoli di stato italiani erano con il fiato sospeso in vista dell’annuncio delle caratteristiche della prossima asta BTP, dal Tesoro è arrivato un comunicato inaspettato: l’annuncio dell’emissione, tramite collocamento sindacato, di un nuovo BTP a 20 anni. Una decisione sorprendente dicevamo e questo per almeno due motivi: la singolarità della durata e il timing scelto dal MEF visto che, con tutta probabilità, sarà proprio l’emissione del nuovo BTP a 20 anni il primo appuntamento del 2023 con i titoli di stato.

Vero è che domani si tiene la prima asta BOT di gennaio, tuttavia, il ricorso alla formula standard “la transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato” che ha accompagnato l’annuncio dell’emissione del nuovo BTP a 20 anni lascia intendere che il collocamento possa essere tenuto oggi. Di conseguenza il primato del BOT a 12 mesi in asta domani viene meno, e sarà il nuovo ventennale il primo appuntamento con i titoli di stato dell’anno nuovo.

Per fare spazio al lancio sindacato del nuovo BTP a 20 anni, il Tesoro ha anche limato la portata della prossima asta BTP in programma il 12 gennaio annunciando che non saranno offerti titoli con durata superiore ai 10 anni.

Insomma sembra proprio che il nuovo BTP a 20 anni che con tutta probabilità verrà collocato oggi sia destinato ad essere il vero protagonista delle emissioni BTP/BOT di gennaio 2023.

Ma il rendimento del titolo varrà questa accoglienza? Prima di analizzare cosa attendersi su questo fronte, vediamo in breve quali saranno le caratteristiche del nuovo BTP a 20 anni.

Collocamento sindacato BTP a 20 anni oggi 10 gennaio 2022: caratteristiche

Come sempre avviene quando si è dinanzi a collocamenti sindacati, le informazioni a disposizione sono pochissime e affidate solo all’annuncio del Tesoro. Del nuovo BTP a 20 anni che con tutta probabilità verrà emesso oggi, sappiamo solo che avrà scadenza 1 settembre 2043 e che il mandato per l’emissione è stato affidato ad un pool di banche composto da Barclays Bank Ireland PLC, BNP Paribas, Citibank Europe Plc, Goldman Sachs Bank Europe SE e Intesa Sanpaolo S.p.A.

Essendo il periodo della scadenza sguarnito di titoli, sarà proprio il BTP a 20 anni ad essere il nuovo benchmark. Questo non è un dettaglio da poco. Infatti non essendoci altri strumenti per il periodo della scadenza, si può ipotizzare che la nuova emissione possa avere un’accoglienza di tutto rispetto da parte degli investitori. Questa è la scommessa del Tesoro e questo è il motivo per cui il MEF ha fatto spazio al suo primo pezzo forte del 2023.

Tutto molto interessante ma quale cedola attendersi dal nuovo BTP a 20 anni che sarà collocato oggi? Ne parleremo nel prossimo paragrafo.

Nuovo BTP a 20 anni previsioni cedola

Parlare di previsioni dei rendimenti BTP non è mai semplice soprattutto se il contesto è caratterizzato da forte incertezza. Nel caso specifico del nuovo BTP a 20 anni si può ipotizzare che il rendimento iniziale possa partire dal 4,5%. Da dove vien fuori questa ipotesi?

Tanto per iniziare c’è il dato del mercato secondario (pari appunto al 4,5%) e poi c’è il riferimento rappresentato dal titolo di stato con la scadenza più vicina al nuovo BTP a 20 anni. Parliamo del BTP 2044 che sul mercato secondario si muove leggermente sopra la pari e che di conseguenza offre un rendimento lordo effettivo proprio del 4,5% contro una cedola prevista del 4,75%.

Se il rendimento del nuovo BTP a 20 anni dovesse essere davvero del 4,5%, allora si dovrebbe dedurre che la convenienza del titolo che verrà collocato oggi sia già minacciata dal BTP 2044.

Ti interessano i BTP? Resta aggiornato con novità e analisi di rendimento Iscriviti al Canale Telegram

Francamente ci sembra impossibile che il Tesoro non abbia fatto una simile riflessione anche alla luce dell’impegno che il MEF ha profuso per creare il terreno ideale per il lancio del nuovo BTP ventennale. E allora non è da escludere che alla fine arrivi il colpo di scena con il riconoscimento alla prima emissione del 2023 di una cedola del 4,75%. Un rendimento iniziale simile cambierebbe tutto e non è difficile immaginare quale possa essere la reazione degli investitori. Staremo a vedere.