migliori buoni postali settembre 2025
I migliori buoni fruttiferi di settembre 2025 (www.risparmioggi.it)

Settembre è il mese in cui si rimettono in ordine budget e obiettivi. Per chi vuole sicurezza, semplicità e rendimento certo, i buoni fruttiferi postali (BFP) restano una soluzione affidabile: sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato, hanno tassazione agevolata al 12,5% sugli interessi e, a differenza di molti altri strumenti, non applicano imposta di bollo. Si possono rimborsare in qualsiasi momento (entro i termini di prescrizione), con il riconoscimento degli interessi secondo le regole della singola serie. Vediamo quali hanno più senso a settembre 2025, in base a durata, obiettivi e bisogno di flessibilità.

Migliori buoni postali settembre 2025: perché sceglierli (ancora)?

Con tassi ufficiali relativamente stabili e un’inflazione che non corre, i buoni postali offrono ciò che tanti risparmiatori cercano: capitale protetto, rendimento definito e uscita anticipata possibile. La scelta non è tra “meglio o peggio in assoluto”, ma tra orizzonti diversi: breve, medio o lungo periodo.

 E ricordiamolo subito: la regola d’oro è non usare i buoni per il fondo d’emergenza (che deve restare liquido), ma per obiettivi con una data plausibile.

Migliori buoni fruttiferi breve termine settembre 2025: Buono 100 e alternative a 4 anni

La novità degli ultimi mesi è il Buono 100: durata 4 anni, 3% lordo a scadenza, dedicato a chi apporta Nuova Liquidità su Libretto Smart/Ordinario o conto BancoPosta e poi sottoscrive il buono (anche con girofondo dal libretto). È l’opzione più “semplice e tosta” per chi vuole un rendimento chiaro su un orizzonte breve, accettando che il tasso si incassi a scadenza (in caso di rimborso anticipato, come di prassi per le serie “a scadenza”, si recupera il capitale e possono non esser riconosciuti interessi).

Accanto al Buono 100 convivono due serie “quattro anni” tradizionali:

  • Buono 4 anni Plus (1,25% lordo a scadenza): l’alternativa “aperta a tutti”, più morbida sul rendimento.
  • Buono Rinnova 4 anni (1,50% lordo a scadenza): riservato a chi ha rimborsato buoni (dal 15/09/2024) o portato a scadenza Supersmart (dal 01/10/2024).

Se l’obiettivo è parcheggiare per 4 anni e incassare un tasso certo, oggi la gerarchia è chiara: Buono 100 (se hai nuova liquidità) > Rinnova > 4 anni Plus. La chiave di scelta è tutta nella platea di accesso e nella tua probabilità di rimborso anticipato.

Migliori buoni postali medio–lungo periodo: 3×4, Ordinario e Indicizzato all’inflazione

Se puoi guardare oltre i quattro anni, il Buono 3×4 (durata 12 anni) riconosce interessi crescendi a scaglioni (3°, 6°, 9° e 12° anno) con 3,00% lordo al traguardo finale. È pensato per chi vuole incrementare il rendimento nel tempo senza perdere la facoltà di rimborso: prima dei 3 anni recuperi solo il capitale, da lì in poi, anche gli interessi maturati sino all’ultimo “gradino”.

Il Buono Ordinario (durata 20 anni) è un classico di lungo corso: 2,50% lordo a scadenza con interessi riconosciuti già dal 1° anno. Ha senso se immagini uscite lontane (educazione, seconda casa, progetti importanti) e vuoi flessibilità di riscatto senza restare scoperto di interessi nel caso tu debba interrompere il viaggio prima dell’ultimo chilometro.

Capitolo a parte per il Buono indicizzato all’inflazione italiana (durata 10 anni): combina uno 0,60% lordo fisso con un extra rendimento legato al tasso d’inflazione nazionale. Non punta al tasso nominale più alto, ma a proteggere il potere d’acquisto del capitale nel tempo. Gli interessi diventano esigibili dopo 18 mesi, aspetto utile se non vuoi tenere bloccati i frutti troppo a lungo.

Buoni dedicati e soluzioni speciali: Minori e Soluzione Futuro

Per chi vuole mettere da parte per i figli, il Buono dedicato ai minori resta imbattibile: rendimento fisso e crescente fino alla maggiore età e picco fino al 5% lordo per le classi d’età più vicine ai 18 anni. È un salvadanaio evoluto, con l’incentivo giusto per costruire un capitale-regalo.

Il Buono Soluzione Futuro parla invece a chi oggi ha 40–54 anni e desidera una rendita mensile per 15 anni a partire dai 65: non si ragiona sul montante unico finale, ma su entrate periodiche (180 rate) che affiancano la pensione. È una nicchia utile per chi preferisce pianificare flussi, non solo capitali.

Migliori buoni postali settembre 2025: come scegliere (senza complicarsi la vita)

Innanzitutto, parti dall’orizzonte: entro 4 anni guarda al Buono 100 (se hai nuova liquidità) o alle serie Rinnova/4 anni Plus. Oltre 4 anni confronta 3×4, Ordinario e Indicizzato.

Inoltre, valuta la flessibilità sugli interessi: Ordinario paga dal 1° anno, mentre il 3×4 dal 3° e l’indicizzato dopo 18 mesi. Le serie a 4 anni, infine, riconoscono a scadenza.

Proseguendo, pensa al netto in tasca: i BFP godono della tassazione al 12,5% e niente bollo, un vantaggio spesso sottovalutato rispetto a conti deposito e obbligazioni tassati al 26% (e con bollo).

Infine, ricorda la prescrizione: i diritti al rimborso si estinguono 10 anni dopo la scadenza del buono. Segna le date: un promemoria oggi vale migliaia di euro domani.

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