Restano ancora invariati i tassi di interesse sui buoni fruttiferi postali, tuttavia di recente ne è emerso uno molto interessante, che è anche il più conveniente sotto l’aspetto del rendimento. Tra i migliori buoni fruttiferi postali di giugno 2022, dunque, la corona d’alloro spetta al buono 5×5, molto interessante soprattutto per chi desidera investire sul lungo termine, visto che questa tipologia di buono ha una durata massima di 25 anni, pur mantenendo le condizioni di flessibilità degli altri buoni ed è quindi rimborsabile quando vuoi, con o senza interessi (quest’ultima ipotesi avviene solo nel momento in cui richiederai la quota capitale prima del primo periodo utile di maturazione degli interessi stessi).

Migliori buoni fruttiferi a lungo termine giugno 2022

Buoni fruttiferi postali Per Ripartire

Tra i migliori buoni fruttiferi a lungo termine di giugno 2022 spicca dunque il buono 5×5.

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La sua durata massima è di 25 anni ed è sottoscrivibile con tagli a partire da 50 euro e multipli. I primi interessi maturano dopo cinque anni e a ogni quinquennio maturano anche i successivi. Il calcolo degli interessi è su base annua ed è in regime di capitalizzazione composta. Dopo 5 anni alle somme depositate è applicato un tasso di interesse dello 0,10%, dopo 25 anni il tasso finale è quello dell’1,50%.

  • Dopo 5 anni: 0,10%
  • Dopo 10 anni: 0,20%
  • Dopo 15 anni: 0,40%
  • Dopo 20 anni: 0,75%
  • Dopo 25 anni: 1,50%.

Migliori buoni fruttiferi postali a breve termine giugno 2022

A breve termine il miglior buono fruttifero su cui puntare è senza dubbio il Bfp 4 anni Risparmiosemplice (quello nuovo, contrassegnato dalla sigla TF104A220408), che offre un rendimento dello 0,25% dopo 4 anni, raddoppiato tramite bonus premiale per chi mantiene le somme per tutto il vincolo, quindi dello 0,50%.Il Bfp 4 anni Risparmiosemplice è sottoscrivibile e rimborsabile da parte di persone fisiche maggiorenni nell’ambito del Piano di Risparmio Risparmiosemplice: non ci sono costi di apertura, né di gestione, vige la tassazione agevolata al 12,50% sugli interessi e l’imposta di bollo per giacenze superiori a 5.000 euro annui (0,20%).