E questa volta la strada sembra essere finalmente in discesa: l’IPO di Arm Holdings, più volte rinviata a causa delle condizioni di mercato non favorevoli, si dovrebbe tenere a settembre. Il timing colloca il fondamentale appuntamento con la comunicazione del prezzo delle nuove azioni Arm Holdings per la seconda settimana di settembre. Sarà possibile capire se questa ipotesi si concretizzerà o meno già la prima settimana del prossimo mese quando dovrebbe tenersi il roadshow con le banche che si occuperanno dell’operazione.

Quindi se il roadshow si dovesse effettivamente tenere nella prima Ottava di settembre, allora diventerebbe molto plausibile la definizione del range di prezzo nella settimana successiva. In caso contrario ci sarebbe invece uno slittamenteo.

Ad oggi lo scenario più probabile è però il primo ossia IPO Arm Holdings di SoftBank già a settembre e quindi in tempi molto rapidi.

A far propendere per questa evoluzione non sono voci di corridoio ma carte reali e ufficiali.

IPO Arm Holdings: presentati i documenti alla SEC

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IPO Arm Holdinsg già a settembre se si verificano due eventi – Fonte foto: screenshot sito arm.com

Che l’IPO Arm Holdings stia scaldando i motori è testimoniato da un passaggio formale che, ai fini della regolamentazione Usa, è fondamentale nell’ambito del procedimento di IPO ossia la presentazione alla SEC di un documento informativo sull’operazione.

Nel report, atteso da anni, Arm Holdings rende noto che saranno Barclays Plc, Goldman Sachs Group Inc, JP Morgan Chase & Co. e Mizuho Financial Group Inc a guidare l’offerta pubblica di azioni in ottica quotazione. Il documento si compone di oltre 330 pagine e fa riferimento ad altri 24 sottoscrittori di seconda fascia. Un aspetto molto interessante di questo documento è l’assenza delle celebre banca Usa Morgan Stanley.

Sempre nel documento c’è anche un riferimento ai risultati messi a segno da Arm Holdings nell’ultimo esercizio che si chiuso il 31 marzo 2023. La società ha registrato ricavi in ribasso a quota 2,68 miliardi di euro. La flessione è stata causata dal tracollo delle spedizioni globali di smartphone. Nel trimestre che invece si è chiuso il 30 giugno 2023, le vendite di Arm Holdings sono state pari a 657 milioni di dollari in calo del 2,5%.

La flessione è da imputare al crollo delle spedizioni globali di smartphone. In ribasso anche le vendite del trimestre che si è concluso il 30 giugno che sono calate del 2,5 per cento attestandosi a quota 675 milioni di dollari.

IPO Arm Holding range prezzo azioni e valutazione: le ipotesi

Per adesso la forchetta di prezzo delle azioni Arm Holdings non è nota. Come detto dovrebbe esserlo nella seconda Ottava di settembre. Tuttavia si possono fare delle indiscrezioni. Stando ai rumors della vigilia, infatti, la società con sede a Cambridge punterà ad ottenere una valutazione compresa tra i 60 e 70 miliardi di dollari.

Se questa valutazione dovesse essere confermata si tratterebbe della più grande IPO americana del 2023. Inutile dire che un simile scenario ridarebbe slancio al mercato globale delle offerte pubbliche che, anche quest’anno dopo il crollo del 2022, resta molto incerto tanto che le migliori IPO 2023 sono sempre solo sulla carta. Non solo ma l’IPO di Arm Holdings sarebbe la più importante del settore tech dopo un triennio di più ombre che luci.

IPO Arm Holdings: come si possono preparare i traders

In attesa dell’annuncio dell’Arm Holdings, gli investitori interessati all’operazione possono agire in due direzioni: perfezionando la loro conoscenza degli strumenti per comprare azioni al prezzo IPO e per fare trading sulle IPO e studiando punto per punto il dossier. I conti più recenti di Arm Holdings cui abbiamo accennato nel precedente paragrafo sono una buona base di partenza ma è necessario allargare l’analisi al settore in cui la società opera e ai megatrends da cui essa può trarre beneficio a partire dall’intelligenza artificiale.

In ultimo è necessario scegliere tra i migliori broker IPO la piattaforma che si intende usare. Visto che quella di Arm Holdings sarà l’IPO più grande degli Usa nel 2023, l’operazione potrebbe avere una buona copertura.