Sei sei alla ricerca di un modo indiretto per investire sul prezzo del rame, da oggi puoi considerare anche una alternativa a strumenti più tradizionali come gli ETF. La compagnia mineraria americana Phoenix Copper ha infatti annunciato l’emissione di nuove obbligazioni legate proprio al prezzo del rame.

In questo articolo analizzeremo anzitutto i nuovi bond Phoenix Copper prestando particolare attenzione alla cedola offerta e al meccanismo in base al quale l’interesse riconosciuto aumento progressivamente nel caso in cui le quotazioni del rame subiscano un ulteriore rialzo rispetto agli attuali valori. Nella seconda parte del post, invece, potrai trovare indicazioni concrete su dove comprare queste obbligazioni. Già prima di approfondire questo aspetto, però, possiamo anticiparti che oggi per investire sul prezzo del rame attraverso ETF e per acquistare obbligazioni non è necessario usare piattaforme diverse. Il broker Freedom24 ti consente di fare trading su tantissime asset-class (tra cui bond e ETF) da una sola piattaforma che puoi attivare a questo link approfittando della promo nuovi clienti zero commissioni per 30 giorni.

Bond Phoenix Copper: durata e caratteristiche principali

Le nuove obbligazioni Phoenix Copper legate al prezzo del rame scadono nel 2028-2032. La compagnia mineraria attiva nell’estrazione del rame ha emesso bond per complessivi 80 miliardi di dollari (ammontare dell’offerta).

I proventi dell’emissione saranno destinati a riavviare la produzione del progetto Empire nello stato americano dell’Idaho entro il 2024. Quest’area estrattiva fu attiva fino al 1942 e, stando alle ultime rilevazioni, dovrebbe ancora offrire oltre 87mila tonnellate di rame, oro e zinco e argento. Come abbiamo anticipato in precedenza, l’aspetto più interessante di queste obbligazioni riguarda la cedola che è pari, in partenza, ad un già goloso 8,5% ma che, nel lungo termine, potrebbe crescere anche in modo sensibile se il prezzo del rame dovesse salire nel lungo termine.

Cedola obbligazioni Phoenix Copper: come funziona

Per comprendere perchè le nuove obbligazioni Phoenix Copper possono essere considerate un’alternativa per investire sul prezzo del rame, è necessario analizzare il meccanismo di funzionamento della cedola. Il bond offre infatti un rendimento dello 0,5 per cento in più, rispetto all’8,5% di partenza (quella è la base) per ogni incremento del prezzo del rame sopra i 3,6 dollari per libbra.

In pratica più la quotazione del rame sale, più la cedola che viene riconosciuta ai sottoscrittori si gonfia. Ovviamente c’è un tetto a questo meccanismo poichè, in casi di rialzi consistenti del rame, l’emittente si dissanguerebbe con i sottoscrittori del bond. Il regolamento prevede che la cedola non possa andare oltre il 20 per cento.

Conviene investire sul rame con le obbligazioni Phoenix Copper?

Le società minerarie, per raccogliere fondi, ricorrono spesso all’emissione di azioni o a strumenti di project finance. Le obbligazioni legate ai prezzi delle materie prime esistono ma sono più rare, a prescindere dalla commodity di riferimento.

In una scala di preferenza sui modi per investire in materie prime, le obbligazioni sono nelle retrovie. La popolarità di questo strumento di investimento è quindi bassa. Questo è un primo elemento da considerare per poter valutare la convenienza dei bond.

C’è poi un secondo fattore di rischio da considerare che riguarda proprio il prezzo del rame. Questo metallo riuscì a raggiungere il suo massimo storico agli inizi di marzo quando superò quota 4,90 dollari per libbra. Da allora i prezzi hanno registrato una flessione causata dai crescenti timori sulle prospettive dell’economia. Un’eventuale recessione (prospettiva sempre più probabile, anzi certezza visto che, perlomeno gli Usa, sono già in recessione tecnica) deprimerebbe il valore del rame. Attualmente il prezzo del rame è più basso del 27% rispetto ai massimi storici e le previsioni non sono affatto positive. Almeno nel medio termine, quindi, le probabilità che la maxi cedola delle obbligazioni Phoenix Copper possa gonfiarsi sono molto contenute. Vero che il bond ha scadenza lunga (fino al 2032) ma gli investitori si sentirebbero più sicuri se anche le prospettive del medio termine fossero più incoraggianti.

Un terzo elemento di cui tenere conto per capire se conviene investire sul rame con le obbligazioni Phoenix Copper riguarda il rischio liquidità. Nel caso in cui il sottoscrittore volesse vendere le obbligazioni prima della scadenza, avrebbe difficoltà a farlo. Non diciamo che sia impossibile (questo no) ma sicuramente è difficile. E quando un’operazione finanziaria è difficile, non è mai piacevole per gli investitori. Questi ultimi, infatti, potrebbero avere bisogno di tempo prima di riuscire a vendere i bond in loro possesso prima della scadenza con il risultato di perdere il momento giusto.

A fronte di questi rischi, ci sono poi le opportunità. Se nel lungo termine il prezzo del rame dovesse salire a 11,47 dollari per libbra, i bond Phoenix Copper staccherebbero una cedola del 20% (il massimo previsto). Ora l’ipotesi rame a 11,47 dollari per libbra è fantasia per alcuni mentre per altri è scenario probabile di lungo termine. Chi ha fiducia in questa previsione cita la forte domanda che ci potrebbe essere in scia alla diffusione dei veicoli elettrici e la crescita dei progetti di energia rinnovabile (scopri qui i migliori ETF energie rinnovabili).

In particolare il passaggio alle basse emissioni di carbonio viene considerato come l’assist di lungo termine per il prezzo del rame.