In Europa la tutela dei correntisti è armonizzata: se una banca va in default, il sistema di garanzia dei depositi interviene fino a 100.000 € per depositante e per banca. Dal 2024–2025 i tempi di rimborso standard sono stati ridotti a 7 giorni lavorativi nella gran parte dei casi. Non è una promessa generica, ma una procedura regolata a livello UE: vediamo che cosa copre davvero, come funzionano i casi particolari e perché spesso si fa confusione con altri schemi (ICS).
Indice
Garanzia depositi UE: differenze tra DGS e ICS
DGS e ICS non sono la stessa cosa:
- DGS (Deposit Guarantee Scheme): tutela conti correnti, libretti, conti deposito, conti di pagamento presso banche dell’UE/SEE. Il tetto è 100.000 € per depositante, per banca (stessa persona, stessa banca = un solo plafond, anche se hai più conti).
- ICS (Investor Compensation Scheme): riguarda gli intermediari finanziari (SIM, broker, ecc.) e strumenti finanziari detenuti in custodia (azioni, fondi, obbligazioni) in caso di inadempienza dell’intermediario. Qui i massimali sono molto più bassi (tipicamente fino a 20.000 €, con percentuali di copertura). Non copre i depositi bancari.
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Che cosa è coperto (e come si calcola il limite)
Il DGS copre denaro depositato su conto (a vista o vincolato), in euro o valuta estera, presso banche autorizzate in UE/SEE. Il limite di 100.000 € si applica:
- Per depositante (ogni intestatario ha il suo plafond);
- Per banca (se più marchi appartengono alla stessa banca giuridica, il tetto è unico);
- Per Paese-sede della banca (le filiali estere nell’UE sono coperte dallo schema del Paese d’origine della banca).
I conti cointestati raddoppiano il tetto: due intestatari = 100.000 € a testa (totale 200.000 €), salvo diverse quote pattuite.
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Garanzia depositi UE: quando arriva il rimborso
In caso di indisponibilità dei depositi, il DGS avvia i rimborsi automaticamente (non serve domanda, salvo dati mancanti) e mira a pagare entro 7 giorni lavorativi. Se occorrono verifiche aggiuntive (identità, vincoli legali, successioni), il termine può allungarsi, ma lo standard operativo resta quello dei 7 giorni. Il pagamento avviene con accredito su un conto indicato dal depositante o con altra modalità prevista dallo schema nazionale.
Casi particolari: “saldi temporaneamente elevati” e vita reale
La normativa UE consente coperture temporanee oltre i 100.000 € quando il saldo cresce per eventi eccezionali (ad esempio, vendita della prima casa, eredità, indennizzi assicurativi o risarcimenti).
- La finestra temporale è limitata (tipicamente 3–6 mesi dalla data dell’accredito).
- Il massimale extra e l’elenco esatto degli eventi varia per Paese (alcuni prevedono fino a 500.000 € o 1 milione € per specifici casi).
In pratica: se sai di incassare una cifra importante per un evento “una tantum”, verifica prima le regole del DGS del tuo Paese e mantieni la documentazione che prova l’origine delle somme.
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Garanzia depositi UE: cosa non rientra (e come tutelarsi)
Fuori dal DGS restano i depositi di istituzioni finanziarie, gli enti pubblici e, per i privati, strumenti finanziari (azioni, bond, fondi) che non sono “deposito” di denaro. Questi ultimi possono rientrare nell’ICS se l’intermediario fallisce e non restituisce i titoli/cash di custodia, ma, come detto, i massimali sono inferiori al DGS. Anche moneta elettronica e saldi presso IMEL/PSP non sono di norma coperti dal DGS: lì valgono regole di salvaguardia fondi, non una garanzia-depositi.
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