Nei giorni scorsi la redazione ha ricevuto una mail inviata da un sottoscrittore di fondi comuni molto secca: cosa fare con i fondi comuni in perdita? Meglio disinvestire o ci sono altre strade? Abbiamo effettuato una ricerca su Google Trends scoprendo che espressioni come:

  • fondi comuni di investimento in perdita cosa fare
  • meglio disinvestire dai fondi comuni in perdita
  • come disinvestire da un fondo comune in perdita

hanno registrato negli ultimi mesi una vera e propria impennata delle ricerche. Tutto questo deve stupire? Assolutamente no perchè è lo specchio dell’attuale fase di incertezza che i mercati stanno attraversando.

Inutile girarci attorno: investire in fondi comuni è una scelta di lungo termine (non stiamo parlando di trading intraday con strumenti derivati rischiosissimi come i CFD) e quindi è ovvio che nel frame temporale attuale siano le perdite ad imporre il loro ritmo. I fondi comuni sono lo specchio del particolare mercato dove investono e se le borse vanno male (fondi azionari) non è che si possono attendere profitti. Dinanzi a questa situazione le strade possibili sono due:

  • non farsi travolgere dagli eventi e quindi tenere duro guardando al lungo termine (insomma nessun cedimento e il fondo resta aperto)
  • decidere di disinvestire

In realtà ci sarebbe anche una terza soluzione ossia un modo per gestire la fase di incertezza. Fundstore, una delle più importanti piattaforme per comprare fondi online, ha lanciato la consulenza generica, un servizio totalmente gratuito di consulenza con esperti per scegliere il portafoglio dove investire.

Ma torniamo adesso al dubbio che imperversa tra gli investitori: cosa fare con i fondi comuni in perdita?

Fondi comuni in perdita: disinvestimento strada obbligata?

fondi comuni in perdita

Su RisparmiOggi la redazione è fatta in primo luogo da investitori e solo dopo da redattori. Per questo motivo non abbiamo difficoltà ad ammettere che più lungo è il periodo della perdita, maggiore è il senso di impotenza e quindi il rischio che si possa optare per il disinvestimento.

Purtroppo l’attuale sentiment è fortemente condizionato non da uno, non da due ma da tantissimi fattori negativi tanto che non pochi analisti hanno iniziato ad utilizzare l’espressione di tempesta perfetta per riferirsi all’attuale contesto globale.

Insomma tra guerra in Ucraina, crisi geopolitica internazionale, crisi energetica, boom dell’inflazione, politiche monetarie durissime (rialzo dei tassi), incubo recessione, molti fondi di investimento sono in perdita e la capacità di tenere la posizione è sempre più messa a dura prova.

In questa situazione, lo sbaglio più grande che si può fare è quello di disinvestire dall’oggi al domani. Purtroppo sono tantissimi gli investitori che optano per questa scelta. Dopo mesi di turbolenze, tutto ad un tratto i nervi saltano ed ecco che il fondo comune viene chiuso. Chi opta per questa strada del disinvestimento totale ed improvviso, va comunque compreso. Nessuno può dire a nessun altro cosa fare con i suoi soldi! Anche perchè l’alternativa quale sarebbe? Quella di continuare a tenere duro mese dopo mese gravandosi così di un peso psicologico non indifferente?

Fondi comuni in perdita cosa fare: il disinvestimento graduale

Visto che il nostro parere sul disinvestimento totale dai fondi comuni in perdita resta comunque scettico, che strada proponiamo. Insomma, inutile fare tanti giri di parole: cosa bisogna fare con i fondi comuni in perdita? Una prima alternativa può essere quella del disinvestimento graduale e ragionato.

Possiamo paragonare questa opzione ad una sorta di ritirata strategia. Come su un campo di battaglia, quando le cose vanno male, il generale può decidere delle ritirate tattiche (anche di breve durata) al pari si può fare con i fondi di investimento in perdita.

Il disinvestimento graduale dai fondi in perdita, è una sorta di uscita a scaglioni non frettolosa ma studia a tavolino. Praticamente una sorta di PAC (Piano di Accumulo) ma inverso. Mentre nei PAC (qui la guida su come funziona questo strumento), avviene il versamento di rate periodiche, nel dinsivestimento graduale le rate periodiche sono incassate.

Uno dei vantaggi del disinvestimento graduale è la possibilità di “prendere tempo” e magari tornare ad investire nel momento in cui le condizioni dovessero permetterlo. Ci sono però anche degli svantaggi a partire dal fatto che comunque si incassa una perdita e non è detto che non si debbano fare i conti anche con le commissioni di uscita.

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Insomma il disinvestimento non è mai piacevole. Può essere più o meno salato ma sicuramente non è mai indolore. Possibile allora che non ci sono altre alternative? In realtà, qualcosa si può fare. Il punto di partenza è però un cambio radicale e drastico della prospettiva: se ti sei reso conto che oramai sono mesi su mesi che il fondo comune dove hai investito è perdita, allora fai un passo indietro e cerca la strada per la migliore pianificazione finanziaria possibile. Nel prossimo paragrafo spiegheremo come fare.

I portafogli modello alternativa al disinvestimento?

Circa un mese fa, la più importante piattaforma di fondi comuni e SICAV presente in Italia, Fundstore (qui la recensione) ha lanciato un servizio che, dal nostro punto di vista, rappresenta una valida alternativa al disinvestimento in caso di prolungata perdita dei proprio fondi.

Il servizio è basato sui cosiddetti Portafogli Modello. Si tratta di una funzionalità TOTALMENTE GRATUITA di consulenza generica eseguita dal team di gestori e analisi di Banca Ifigest. Grazie a questo servizio, senza alcuna spesa, puoi comporre il tuo portafoglio di investimento restando sempre autonomo nelle scelte.

Come specificato dalla stessa Fundstore, l’idea di lanciare i Portafogli Modello è stata adottata a causa proprio delle crescenti difficoltà che gli investitori incontrano sui mercati finanziari globali.

Per approfittare di questa possibilità è sufficiente registrarsi senza impegno sul sito ufficiale Fundstore, scegliere il portafoglio modello creato dagli esperti di Banca Ifigest, selezionare l’ammontare dell’investimento e quindi confermare l’ordine. Da quel momento in poi sei tu che manterrai il controllo del tuo investimento. Ricordiamo che con Fundstore non dovrai pagare commissioni di sottoscrizione, switch e rimborso. Inoltre non è presente nessun costo occulto e non dovrai fare i conti con nessuna brutta sorpresa.

In un momento di forte incertezza, la nuova funzionalità lanciata da Fundstore, ci sembra un modo per evitare di correre al disinvestimento in caso di lunga perdita per i propri fondi.