Vivere insieme senza parlare di soldi è come guidare al buio. Bastano cinque conversazioni, fatte con calma e numeri davanti, per trasformare decisioni istintive in scelte condivise. Non servono termini tecnici: servono trasparenza, date, importi e priorità. Ecco un po’ di educazione finanziaria per coppie molto importante da affrontare, per non dire… inevitabile.
Educazione finanziaria per coppie: si parte dai debiti
Scrivete quanto dovete, a chi, tasso, rata e scadenza. Estinguete prima il debito con interesse più alto (o, se vi aiuta restare motivati, quello con la rata più piccola per vedere risultati subito). Vietato accendere nuovi finanziamenti finché il totale non scende: usate un conto comune per le rate e automatizzate i pagamenti.
Educazione finanziaria per coppie: fissare obiettivi a 12, 36 e 120 mesi
Studiate tre orizzonti e tre “cassettini”:
- 12 mesi: vacanze, piccoli lavori in casa.
- 36 mesi: auto, anticipo affitto/mutuo.
- 120 mesi: casa, grande progetto, integrazione pensione.
Agganciate ogni obiettivo a una cifra mensile e a una scadenza. Se non c’è una data, è un desiderio, non un obiettivo.
Rischio e protezioni: fondo, assicurazioni, fragilità
Prima il fondo di emergenza: 3–6 mesi di spese comuni su strumento liquido. Poi valutate coperture essenziali: RC famiglia, infortuni/invalidità per chi porta il reddito principale, TCM (temporanea caso morte) se ci sono figli o mutuo. Le polizze non sono investimenti: servono a proteggere il progetto di vita.
Figli: regole di spesa e futuro
Definite cosa è spesa ricorrente (nido, sport, libri) e cosa è obiettivo (università, soggiorni studio). Per il futuro, meglio un salvadanaio dedicato e costante. Se usate strumenti finanziari, sceglieteli per costi bassi e orizzonte lungo (con i buoni fruttiferi per minori, ad esempio, si va sul sicuro). Coinvolgete i ragazzi: una paghetta con regole semplici vale più di mille sermoni.
Con queste cinque aree chiarite (debiti, obiettivi, rischio, assicurazioni, figli) il resto scorre. Il trucco è sempre lo stesso: automatizzare, rivedere una volta al mese e tenere separate le spese comuni dalle personali. Così la conversazione sui soldi diventa breve, concreta e, finalmente, serena.
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