La tassa sul conto corrente, con il prelievo direttamente sui nostri risparmi, arriverà a fine giugno. Ma non è ancora tempo per parlare di patrimoniale o prelievo forzoso. La tassa sul conto corrente prende il nome più comune di imposta di bollo, dovuta ogni anno dalle persone fisiche e giuridiche che sul conto presentano una giacenza media di 5.000 euro. Tuttavia sono previsti alcuni casi di esonero, dunque non tutti dovranno pagare questa tassa: vediamo a chi spetta pagare l’imposta di bollo sul conto corrente (e naturalmente anche sul conto deposito) e chi invece è esonerato dal versamento (che avverrà in maniera automatica).

Imposta di bollo su conto corrente: chi deve pagarla

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L’imposta di bollo è una tassa fissa che si paga per il solo fatto di essere titolari di un conto corrente (a condizione che sopra vi sia una certa giacenza media). Ci sono due tipi di importo, che si differenzia se il contribuente è una persona fisica o una persona giuridica.

  • 34,20 euro: è la tassa annuale che ogni persona fisica deve pagare;
  • 100 euro: è l’imposta di bollo che spetta alle persone giuridiche.

L’imposta cade a ogni fine trimestre (per chi ha la rendicontazione trimestrale) oppure annualmente: nel primo caso (che riguarda il 90% dei risparmiatori) sarà prelevato un quarto della tassa, quindi 8,55 euro. La somma sarà prelevata automaticamente e direttamente dal conto bancario, in quanto la banca (o le Poste) fungono da sostituto d’imposta per conto del fisco.

Imposta di bollo su conto corrente: i casi di esonero

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Ci sono però alcune persone che saranno esonerate dal versamento (o meglio, dal prelievo) automatico dell’imposta di bollo solo per il fatto di avere un conto bancario o postale o un conto deposito. Li elenchiamo di seguito:

  • Giacenza media inferiore a 5.000 euro;
  • Titolari di carte prepagate, anche con Iban;
  • Titolari di un conto Paypal;
  • Valore Isee inferiore a 7.500 euro.