Può capitare di essere titolari di buoni fruttiferi postali, in qualità di intestatari singoli o cointestatari, e non saperlo. L’informazione, però, può essere molto utile: spesso fanno notizia casi di “ritrovamenti” di buoni fruttiferi che, se non è intervenuta la prescrizione, risultano ovviamente rimborsabili.

Buoni fruttiferi postali cartacei o dematerializzati

I buoni fruttiferi possono essere sottoscritti in modalità cartacea, o in forma dematerializzata, quindi online. In quest’ultimo caso, il rimborso della quota capitale più gli interessi maturati avviene automaticamente, mentre nel primo caso, bisogna andare a riscuotere quanto dovuto presso un ufficio postale prima che sia intervenuta la prescrizione (10 anni).

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Buoni fruttiferi postali intestati o cointestati: come saperlo

Come sapere se abbiamo intestati dei buoni fruttiferi postali? Può sembrare una domanda bizzarra, ma può capitare che un nostro parente ci abbia intestato dei buoni postali, magari di lunga durata, e noi lo abbiamo dimenticato con il passare del tempo.

Come informa Poste Italiane, si può presentare apposita richiesta presso qualsiasi ufficio postale allo scopo di determinare l’esistenza e la vigenza dei buoni fruttiferi. Questa ricerca, tuttavia, comporta il pagamento di una commissione, che non risulta unica, ma varia in base al numero di uffici postali impegnati nella ricerca. Per velocizzare la ricerca e coinvolgere il minor numero di uffici postali possibile si raccomanda di ottenere il maggior numero di informazioni possibile a riguardo, tra cui soprattutto il luogo e la data di sottoscrizione.

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Infine, si ricorda che il buono fruttiferi diventa infruttifero dal giorno successivo a quello in cui scade il titolo. I buoni ordinari emessi fino al 27 dicembre 2000, restano fruttiferi fino al compimento del trentesimo anno solare successivo a quello in cui sono stati emessi.

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