Il BTP Valore conviene? Vale la pena inserire questo titolo nel proprio portafoglio di investimento oppure si tratta di un titolo conveniente solo al Tesoro il cui obiettivo è quello di fare cassa con i soldi dei risparmiatori italiani?

Quando mancano pochi giorni al lancio della prima emissione del nuovo BTP Valore, dubbi e domande di ogni tipo serpeggiano tra i potenziali investitori. Gli interrogativi sono favoriti del fatto che il BTP Valore è una completa novità che si va ad inserire nella già variegata offerta del MEF.

In realtà la questione è duplice. Si tratta infatti di capire se questa nuova tipologia di titolo di stato conviene e, a seguire, se le condizioni del primo BTP Valore in emissione giugno siano a loro volta convenienti.

Sul primo punto si può già dire tanto. Si tratta di capire se il meccanismo di funzionamento del BTP Valore, in quanto tipologia di titolo retail, sia conveniente o meno.

Anche sul sul secondo interrogativo si può oramai dire tutto visto che l’1 giugno il MEF ha reso noto l’ammontare delle cedole minime garantite per i primi 2 anni e per gli altri 2 (meccanismo step-up).

BTP valore conviene? Dalle cedole step up all’assenza di ripartizione

BTP valore
Quanto e quando conviene il BTP Valore

Chi compra il BTP Valore riceverà cedole periodiche che sono calcolate in base a tassi prefissati e crescenti (step up). In questi termini si è espresso il MEF nel comunicato con cui è stata annunciata la nuova famiglia di titoli di stato (i dettagli su: BTP Valore: cosa è, come funziona e quando sarà emesso)

Fin qui nulla di nuovo. La vera novità è invece l’assenza di meccanismi di indicizzazione. I tassi cedolari, quindi, non seguono l’andamento di un indicatore macro come può essere l’inflazione (nel caso del BTP Italia). Con il BTP Valore si parla solo di cedole crescenti.

Particolare importantissimo che potrebbe essere sfuggito a molti: non è una questione secondaria che non ci sarà alcuna ripartizione. Chi compra il BTP Valore (il taglio minimo è di 1000 euro ma questa è oramai una consuetudine necessaria per entrare nelle grazie dei piccoli risparmiatori) saranno automaticamente certi che l’ammontare richiesto verrà accolto. Non si verificheranno, quindi, situazioni come quella dell’ultimo BTP Italia quando si è proceduto a riparto. Questa è una novità che diventa caratteristica peculiare della nuova famiglia di titolo di stato retail.

In pratica il BTP Valore sembra già assumere le caratteristiche di un titolo di massa che, in quanto tale, non può che essere semplice da sottoscrivere e da comprendere.

BTP Valore quanto sarà conveniente? Premio fedeltà a fisco agevolato

Sulla convenienza del BTP Valore pesa il premio fedeltà. Anche in questo caso non si tratta di una novità rispetto agli altri titoli retail. Tuttavia il premio fedeltà a scadenza riconosciuto del nuovo arrivato funzionerà come il premio fedeltà del BTP Italia ovvero sarà fisso e non variabile a seconda dell’andamento del PIL italiano come invece avveniva con il BTP Futura.

Il carico fiscale previsto è quello classico dei titoli di stato. Viene quindi applicata la tassazione BTP del 12,5% (agevolata).

Ora sicuramente questa tassazione è conveniente ma è semplicemente un “diritto acquisito” che è praticamente nulla rispetto a quello di cui si parlava nei mesi scorsi. Non c’è traccia delle condizioni fiscali di vantaggio e neppure dell’italianità del titolo. Sotto il profilo fiscale, quindi, il BTP Valore è come tutti gli altri BTP retail e di autarchico non ha niente.

Azzardiamo un’ipotesi: non poteva avere nulla, pena la non accettazione da parte dell’UE.

ECCOLO IL RENDIMENTO DEL BTP VALORE >>> BTP Valore: cedole e rendimento attraente fino al 2027

Nuovo BTP Valore: premio fedeltà previsto è conveniente?

Nel caso specifico del nuovo BTP Valore, il premio fedeltà è stato fissato allo 0,5% e sarà incassato solo detenendo il titolo fino alla scadenza. Potranno beneficiarne solo coloro i quali comprano in sede di collocamento. Nessun premio fedeltà per chi acquista sul secondario.

L’ammontare del premio fedeltà del nuovo BTP Valore non è male se ci considera quello risicatissimo corrisposto dall’ultima emissione del BTP Italia.

Quindi, fermo restando quanto detto sul meccanismo generale, il premio fedeltà del primo BTP Valore è un grande incentivo a comprare in ottica guadagno.

Quanto il BTP Valore conviene ai risparmiatori?

In assenza del meccanismo del fisco autarchico, quanto è conveniente al risparmiatore il nuovo BTP Valore?

Dei punti interessanti non mancano:

  • assenza di commissioni all’acquisto
  • esenzione dell’imposta di successione su cedole e premio fedeltà
  • possibilità di comprare con il canale online
  • durata breve di 4 anni (caratteristica specifica della prima emissione)
  • assenza di legame con l’andamento dell’inflazione (che invece caratterizza il BTP Italia)
  • premio fedeltà statico e fisso

Poco? Inutile nascondersi dietro ad un dito: a far pendere la bilancia da un lato o dall’altro e quindi a determinare quanto il BTP Valore conviene ai risparmiatori saranno alla fine le cedole crescenti e il meccanismo di determinazione dei tassi. Lì si gioca tutto. Si dovrà quindi attendere l’1 giugno per dare una risposta a questa domanda? In parte si ma non del tutto visto che le previsioni sulla cedola già impazzano. E allora possiamo anche parlare di quando il nuovo BTP Valore potrebbe convenire.

Leggi anche >>> BTP Valore giugno 2023: quale sarà la cedola? Ecco le previsioni

Nuovo BTP Valore 2027: quando conviene compralo?

Il nuovo BTP Valore 2027 renderà il 3,25% per i primi 2 anni e il 4% per gli altri 2.

Per essere conveniente doveva rendere, tra cedole e premio fedeltà, almeno il 3,8% se non addirittura il 4% questo perchè il rendimento del BTP a 4 anni è del 3,6%. Le decisioni del MEF hanno centrato questo target.

Del resto la prima emissione del BTP Valore poteva essere appetibile solo se proponeva un rendimento più alto di almeno lo 0,2% rispetto a quello del titolo standard.

Il nodo è poi capire se è meglio avere il 4% all’anno oppure (ipotesi) il 2% nei primi due e il 6% in quelli successivi fino alla scadenza. Per la matematica finanziaria forse è meglio la prima opzione, tuttavia va tenuto conto che la prima emissione del BTP Valore è a 4 anni e quindi la durata è corta a tal punto da far passare in secondo piano la questione.

Sicuramente il BTP Valore conviene allo Stato Italiano

Sicuramente il BTP Valore è molto conveniente allo Stato Italiano e questo possiamo evidenziare già adesso senza attendere le condizioni della prima emissione.

E’ conveniente perchè lo Stato ha la necessità di raccogliere ben 400 miliardi nell’anno corrente. Un ammontare monstre che il governo punta a soddisfare attraverso il rifinanziamento dei titoli in scadenza e l’emissione di nuovi BTP. Tutto questo mentre, secondo i dati di aprile, il debito pubblico italiano è arrivato a 2.772 miliardi.

I tecnici sanno perfettamente che molti risparmiatori italiani in questi ultimi anni hanno accantonato risparmi senza investirli poichè scettici sulle prospettive del Paese. Vero è che l’ultima emissione del BTP Italia ha raccolto 8,5 miliardi ma, considerando i numeri detti in precedenza, c’era spazio per fare molto meglio.

E’ in questo contesto che lo Stato piazza il BTP Valore puntando a persuadere proprio i tanti risparmiatori che fino ad ora sono rimasti fermi.

Diciamo che lo Stato ha impellente bisogno di persuadere quindi sicuramente allo Stato il nuovo titolo conviene.

BTP Valore VS BTP Italia e BTP Futura

Il BTP Valore è simile agli altri due titoli retail che fanno parte della scuderia del MEF. Diciamo che si colloca a metà strada assumendo, però, peculiarità che lo renderanno facilmente identificabile.

E’ rivolato ai retail ma a differenza degli altri due familiari, questa volta parliamo di un titolo rivolto SOLO ai retail e infatti non sono previste finestre finali per gli istituzionali.

Le cedole crescenti lo fanno somigliare al BTP Futura ma a differenza di questo il premio fedeltà non è indicizzato al PIL ma è fisso come avviene con il BTP Italia.

Insomma non si tratta sicuramente di una replica ma di un veicolo nuovo ideato per raggiungere l’obiettivo che abbiamo evidenziato nel precedente paragrafo.

BTP Valore quanto conviene davvero? Le conclusioni

Secondo Rocco Bove, responsabile del settore Obbligazionario in Kairos, l’arricchimento della gamma di titoli indirizzati ai retail è interessante come lo è anche la scadenza di quattro anni che l’analista ha definito “né troppo breve né troppo lunga“.

Detto questo però è ancora presto per fare delle considerazioni sull’appetibilità finanziaria del titolo.

I BTP Italia sono troppo legati all’inflazione e questo è palese che scoraggi molti risparmiatori del farsi avanti. I BTP Futura erano troppo legati all’economia italiana (e noi siamo un paese che si fida poco di se stesso). Nel caso dei BTP Valore cadono entrambi i legami.

Fondamentale, a questo punto, sarà l’ammontare del tasso offerto e il meccanismo di determinazione delle cedole.

Volendo fare un confronto con il pari durata tradizionale, attualmente il BTP scadenza 2027 ha un rendimento pari al 3,56% lordo. A scendere c’è poi il BTP a 3 anni che rende il 3,45% e a salire il BTP a 5 anni che invece rende il 3,64%. Siamo in una fase di alti rendimenti (che dovrebbero restare su questi livelli come si può vedere dalle previsioni BTP 2023) con un benchmark a 10 anni che remunera il 4,22%.

Logica vorrebbe che il Tesoro possa offrire qualcosa di appetibile dinanzi a tutto questo ma concretezza dice che il BTP Valore non può avere come riferimento questi rendimenti visto che essi saranno calcolati in modo del tutto diverso.