foglio con scritto BOT, calcolatrice e banconote
Asta BOT 10 ottobre 2025 (www.risparmioggi.it)

Il Tesoro si prepara a tornare sul mercato primario con una nuova emissione di BOT a 12 mesi, per un ammontare complessivo di 9 miliardi di euro. L’asta è fissata per giovedì 10 ottobre 2025, con regolamento dei titoli previsto il 14 ottobre.

Si tratta di una collocazione rilevante, che conferma il ruolo dei BOT come strumento chiave per la gestione del debito pubblico e, al tempo stesso, come opportunità di impiego a basso rischio per i piccoli risparmiatori italiani. Da sempre infatti i BOT, grazie alla scadenza breve, rappresentano infatti una soluzione interessante per chi desidera mettere a frutto la liquidità senza esporsi all’incertezza dei mercati di lungo periodo.

Step dell’asta BOT del 10 ottobre 2025

Come sempre il calendario delle operazioni sarà serrato e scandito da passaggi precisi:

  • prenotazione da parte del pubblico: entro il 9 ottobre 2025, presso banche, poste o tramite home banking abilitato al trading.
  • asta ordinaria: alle ore 11:00 del 10 ottobre, riservata agli operatori autorizzati (Specialisti e Aspiranti Specialisti in titoli di Stato).
  • collocamento supplementare: previsto alle 15:30 del 13 ottobre, riservato a chi ha partecipato all’asta ordinaria, fino a un massimo del 10% dell’importo nominale collocato nella prima tranche.
  • regolamento definitivo: il 14 ottobre, data in cui avverrà la registrazione contabile e l’accredito dei titoli sui conti degli intermediari.

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Come funzionerà l’asta di BOT annuali

L’assegnazione dei BOT avverrà mediante asta competitiva, meccanismo durante il quale gli operatori presenteranno le proprie richieste indicando il rendimento desiderato. Le domande, una volta raccolte, saranno ordinate in base al rendimento offerto: le richieste con rendimento più basso hanno priorità fino all’esaurimento dell’importo disponibile. Il rendimento medio ponderato diventerà così il riferimento fiscale e la base per il successivo collocamento supplementare.

L’importo minimo di sottoscrizione è fissato a 1.000 euro, multipli compresi. Gli investitori retail, pur non potendo partecipare direttamente all’asta, potranno prenotare i titoli attraverso il proprio intermediario di fiducia, che li acquisterà alle condizioni stabilite in sede d’asta. La commissione massima applicabile dai collocatori è sempre pari allo 0,15% per i BOT annuali.

Trend di mercato e rendimento atteso

Alla data del 30 settembre 2025, risultano 129,46 miliardi di euro di BOT in circolazione, di cui 104,15 miliardi a 12 mesi e 25,31 miliardi a 6 mesi. Il contesto di mercato mostra rendimenti stabili: un BOT a 12 mesi offre attualmente un tasso lordo dell’1,88% annuo, corrispondente a un rendimento netto di circa 1,64%, considerando la tassazione agevolata al 12,5%.

In un periodo in cui la liquidità sui conti correnti continua a produrre rendimenti prossimi allo zero, i BOT continuano ad essere una soluzione efficiente per impiegare capitali a breve termine, mantenendo un profilo di rischio contenuto.

Caratteristiche dei BOT annuali

I BOT si distinguono per il loro meccanismo a sconto: non prevedono cedole periodiche, ma vengono emessi a un prezzo inferiore al valore nominale di 100 euro. Il calcolo del rendimento per l’investitore deriva quindi dalla differenza tra il prezzo di rimborso (sempre pari a 100) e quello di acquisto.

Tra i vantaggi principali dei titoli a 12 mesi ci sono:

  • la tassazione agevolata: i BOT godono dell’aliquota fiscale al 12,5%, inferiore al 26% applicato a conti deposito e altri strumenti finanziari.
  • la relativa sicurezza: essendo titoli di Stato, il rimborso è garantito dal Tesoro italiano. La breve durata limita l’esposizione alla volatilità dei mercati, rendendoli un investimento difensivo.
  • l’alta liquidità: possono essere venduti in qualsiasi momento sul mercato secondario, anche se in tal caso il prezzo può risultare diverso dal valore nominale (vendere BOT prima della scadenza non è detto che conviene sempre ma ci sono pro e contro).

BOT a 12 mesi ideali per investitori prudenti

Pur offrendo rendimenti moderati rispetto ad altri strumenti più rischiosi, i BOT restano un pilastro del risparmio prudente. Sono particolarmente indicati per chi desidera proteggere il capitale, ottenere un rendimento certo e mantenere un orizzonte temporale breve.

L’asta del 10 ottobre 2025, la prima del nuovo mese, è quindi un appuntamento importante per chi intende diversificare il proprio portafoglio in modo semplice e sicuro. Con un lotto minimo di 1.000 euro, la partecipazione è accessibile anche ai piccoli risparmiatori, mentre il rendimento netto e la tassazione favorevole rendono i BOT annuali una scelta competitiva nel panorama degli strumenti di liquidità.

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