Un solo titolo protagonista nell’asta di BOT del 9 maggio prossimo quando il MEF procederà con il collocamento del nuovo Buono Ordinario annuale in scadenza il 14 maggio 2026 e durata 365 giorni. Trattandosi di una nuova emissione, l’ISIN è ancora da assegnare mentre sono noti ammontare del collocamento e data di regolamento. L’informazione più attesa dai potenziali investitori riguarda la stima di rendimento anche perchè, dopo gli “assaggi” dei mesi scorsi, l’asta BOT del 9 maggio corre davvero il rischio di esitare un rendimento più basso del 2%.
Una prospettiva di questo tipo potrebbe disincentivare dalla partecipazione anche perchè a maggio non mancano davvero le occasioni per inserire titoli di stato in portafoglio visto che accanto alle classiche aste è in programma anche l’emissione del nuovo BTP Italia maggio 2032. A noi in questa sede interessa solo il BOT a 12 mesi in asta venerdì 9. Vediamo allora quali sono le caratteristiche del titolo (quelle note) e le indicazioni di rendimento.
BOT a 12 mesi in asta il 9 maggio 2025: tutte le caratteristiche
Avrà durata un canonico anno intero e data di regolamento il 14 maggio, il nuovo BOT annuale protagonista della prima asta BOT del mese. L’ammontare è in linea con quello dei precedenti collocamenti dello stesso tipo: 8,5 miliardi di euro. A questo montante si affiancherà poi un ulteriore 10% che verrà collocato nell’ambito dell’asta supplementare già calendarizzata dal MEF per lunedì 12 portando così i BOT in emissione a un totale di 9,35 miliardi di euro.
Cosa cambia per il debito pubblico italiano componente BOT? Poco o niente visto che sempre il 14 vanno in scadenza BOT annuali per un totale pari a 10,160 miliardi di euro. La massa dei BOT a 12 mesi in circolazione al 30 aprile è pari a 10,160 miliardi di euro e quindi, rispetto a questo ammontare, si avrà un leggero ritocco al ribasso che rientra comunque nelle normali dinamiche.
Dettagli salienti dell’asta del 9 maggio 2025:
- Durata: 365 giorni
- Codice ISIN: da assegnare
- Tranche: prima
- Data di emissione: 14 maggio 2025
- Scadenza: 14 maggio 2026
- Importo offerto: 8,5 miliardi di euro
- Eventuale asta trimestrale: non prevista
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Rischio ribasso dei rendimenti nell’asta BOT del 9 maggio 2025
Su scadenza così corte come è il caso del BOT a 12 mesi (e ancor più del BOT semestrale che di solito viene collocato nella seconda finestra mensile), l’impatto della contrazione dei rendimenti è già da tempo in atto traducendosi in un minore appeal da parte degli investitori. I BOT non hanno cedole e il calcolo del rendimento è unicamente dato dalla differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto. A causa del ribasso dei tassi BCE oramai in atto da quasi un anno a botte di 25 punti base per ogni board, i prezzi sono in rialzo con conseguente calo dei rendimenti.
Premesso questo l’asta di BOT annuali del 9 maggio corre il serio rischio di vedere il rendimento esitato scendere anche sotto al 2%. Nelle precedenti emissioni annuali, a partire da quella di aprile, essi erano riusciti a restare sopra al 2%. Difficile che possano fare altrettanto considerando che la BCE ha tagliato i tassi di 25 punti base proprio ad aprile e si appresta a fare altrettanto nel board di giugno. Le previsioni di lungo termine suggeriscono un ribasso di almeno 50 punti base altri da qui a fine anno.
Assumendo questo contesto come ipotesi di partenza, titolo a breve scadenza senza cedola come i BOT annuali per forza renderanno sempre meno con il risultato che più che occasioni per investire essi diventeranno dei porti dove parcheggiare la liquidità in attesa di vere mosse operative.
Dopo l’asta BOT del 9 maggio, l’attenzione per questa tipologia di titoli si sposta a fine mese quando è in programma la prossima asta di solito riservata ai semestrali.
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