Il ritorno di Poste Italiane sul mercato obbligazionario si è trasformato in un vero successo. L’emissione senior unsecured lanciata il 26 novembre 2025 (ISIN XS3244877869) ha raccolto un interesse superiore a ogni aspettativa, con un book finale pari a oltre tre volte l’ammontare offerto. L’operazione, riservata esclusivamente a investitori istituzionali, conferma la credibilità del gruppo guidato da Matteo Del Fante e il suo posizionamento nel panorama europeo del corporate investment grade. Occhio perchè non si è trattato solo di un collocamento ben riuscito ma di un segnale chiaro della capacità di Poste Italiane di attrarre capitali internazionali, diversificando le fonti di finanziamento e consolidando la propria strategia finanziaria di medio periodo.
Una domanda internazionale ampia e diversificata
Il collocamento da 750 milioni di euro, inserito nel programma EMTN da 2,5 miliardi, ha trovato particolare slancio fuori dai confini nazionali. Le richieste sono arrivate soprattutto da Francia, Benelux, Germania e Austria, evidenziando un profilo di investitori interessati alla solidità del modello industriale e al miglioramento dell’affidabilità finanziaria del gruppo. La risposta del mercato è stata definita da Poste molto positiva, sintomo di un clima favorevole verso gli emittenti corporate europei con rating investment grade e una strategia orientata alla stabilità.
Per Poste Italiane l’operazione ha un doppio valore: la raccolta di nuove risorse da destinare a esigenze societarie generiche e l’ampliamento della base istituzionale di riferimento. In un contesto di volatilità moderata sui tassi, un’emissione di questo tipo consente di cristallizzare condizioni di mercato ancora competitive, costruendo un profilo di scadenze equilibrato.
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Obbligazioni Poste Italiane dicembre 2030: caratteristiche e posizionamento
Il nuovo titolo obbligazionario si presenta con un profilo tipico di emissione corporate senior unsecured, destinata a investitori professionali che cercano rendimento stabile e rischio contenuto. Il rating atteso conferma infatti l’inquadramento investment grade: “BBB+” secondo Standard & Poor’s, “Baa2” per Moody’s e nuovamente “BBB+” per Scope. Una valutazione coerente con la solidità di bilancio di Poste e con il ruolo centrale svolto nel sistema dei servizi finanziari e logistici italiani.
Dal punto di vista tecnico, il bond offre una durata quinquennale con scadenza fissata per il 3 dicembre 2030. La cedola annua è pari al 3%, un livello competitivo rispetto ad altri corporate europei di pari scadenza e rating. Il prezzo di emissione è stato definito al 99,794%, per un rendimento effettivo a scadenza pari al 3,045%. L‘ISIN assegnato all’offerta è XS3244877869.
Il regolamento è previsto per il 3 dicembre 2025, data in cui il bond sarà ammesso alla quotazione sul segmento professionale della Borsa del Lussemburgo e contestualmente sul MOT, dove potrà essere negoziato dagli investitori istituzionali attivi sul mercato italiano delle obbligazioni corporate (per trovarlo basta quindi cercare l’ISIN).
Struttura del collocamento e ruolo delle banche coinvolte
La distribuzione del titolo è stata affidata a un sindacato composto da alcune tra le principali banche di investimento internazionali e domestiche. Barclays, BNP Paribas, BofA Securities, Citigroup, Crédit Agricole CIB, Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, ING, Mediobanca, Morgan Stanley, Société Générale e UniCredit hanno agito come Joint Bookrunners, assicurando un accesso efficiente alla domanda istituzionale europea. Deutsche Bank AG avrà inoltre il ruolo di Agente dei Pagamenti, supervisionando le attività connesse al regolamento e al servizio delle cedole.
La presenza di un consorzio così ampio evidenzia l’importanza attribuita al collocamento e garantisce una distribuzione bilanciata del titolo presso investitori differenti per geografia e stile di investimento, dai gestori di fondi obbligazionari agli assicurativi, fino ai fondi a gestione attiva alla ricerca di corporate investment grade di qualità.
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Un’operazione strategica nella roadmap finanziaria di Poste
Il successo dell’emissione consolida il percorso di Poste Italiane verso una gestione del debito più articolata e diversificata. L’utilizzo del programma EMTN conferma la volontà di operare con continuità sui mercati internazionali, mantenendo un rapporto costante con investitori istituzionali e con le piazze finanziarie europee più sensibili ai corporate bond. I proventi saranno destinati a finalità societarie generiche, contribuendo alla flessibilità finanziaria necessaria per sostenere investimenti, operazioni straordinarie e progetti industriali in corso.
Più in generale, il nuovo bond Poste Italiane si posiziona come una delle emissioni corporate italiane più rilevanti del 2025, non solo per il valore dell’operazione, ma per il segnale strategico che invia al mercato: forte domanda, pricing competitivo e una collocazione perfettamente eseguita in un contesto europeo ancora attento alla qualità dell’emittente.
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