Parlare di successione conto corrente bancario è un tema molto delicato perché presuppone il decesso di un parente stretto e quindi una disgrazia. Purtroppo, oltre a cercare un ritaglio di tempo per elaborare il lutto, bisogna anche sbrigare delle pratiche burocratiche, che sono quelle del funerale e poi, per l’appunto, della successione. Ma qual è la procedura di successione di un conto corrente bancario? Quali sono i tempi prima che la liquidità venga erogata agli eredi? Cerchiamo di darti qualche risposta sul tema.

Successione conto corrente bancario: la procedura

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Partiamo dalla cosa più noiosa: l’iter da sbrigare e i rapporti da intrattenere con la banca di riferimento e l’Agenzia delle Entrate, per concretizzare la successione. La burocrazia, insomma.

Quando muore un parente stretto occorre comunicare il triste fatto alla banca dove aveva il conto: l’istituto, come prima cosa, provvederà a congelare il conto corrente, e a bloccare anche eventuali deleghe di terzi a operare sullo stesso.  

In caso di morte del parente, infatti, quanto era depositato sul conto corrente passa direttamente ai legittimi eredi, ma la procedura non è immediata, come puoi immaginare. La successione può avvenire automaticamente, con la ripartizione delle quote per ogni erede legittimo, oppure tramite testamento. In ogni caso è necessario presentare alcuni documenti alla banca per avviare la procedura. Questi sono:

  • Certificato di morte;
  • Atto di notorietà o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
  • Dichiarazione di successione rilasciata dall’Agenzia delle Entrata all’interno del quale vi sono tutti i beni e i valori dichiarati in possesso del defunto;
  • Copia conforme del verbale di pubblicazione (o di attivazione) del testamento (ovviamente questo deve essere presentato solo nell’eventualità ci sia un testamento).

Alla banca dovranno essere anche restituiti il libretto degli assegni, le carte di debito e di credito o altri prodotti rilasciati dalla banca al cliente defunto. Gli eredi, dal canto loro, potranno chiedere all’istituto bancario tutti i rapporti in essere tra il cliente defunto e la banca, come ad esempio il possesso di titoli azionari o la presenza di un conto deposito.

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In caso di C/C cointestato

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In caso di conto corrente cointestato, la quota che va in eredità, ovviamente, è solamente quella appartenuta alla persona defunta. Prendendo il caso di un conto corrente cointestato tra coniugi al 50%, la quota in eredità è rappresentata solo dal 50% in possesso del defunto, parte della quale andrà anche al coniuge superstite.

Tasse successione conto corrente: quanto si paga

Purtroppo tra gli eredi figura anche un’entità che risponde al nome di fisco e con il quale dovremo condividere una parte delle quote. La successione del conto corrente viene infatti tassata, con una percentuale variabile compresa tra il 4% e il 6% massimo, con franchigia anch’essa variabile in base al grado di parentela (1 milione di euro per coniugi o parenti in linea retta, 100 mila euro per fratelli e sorelle, nessuna franchigia per gli altri parenti).

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Successione conto corrente: i tempi

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La tempistica di successione non è chiara: quel che è certo e assodato (e stabilito dalla legge soprattutto) riguarda i tempi di effettuazione della dichiarazione di successione, che va fatta entro massimo dodici mesi dalla morte del parente, ma è consigliabile comunque farla quanto prima possibile per velocizzare le pratiche e i tempi di liquidazione. A ogni modo, tra i 6 e i 12 mesi, dovrebbe avvenire la liquidazione delle quote agli eredi.