Nel mese di aprile 2021, Federconsumatori, organizzazione per la tutela dei diritti dei consumatori, ha promosso una class action rivolta a Poste Italiane. Il motivo di questa disputa legale riguarda i Buoni Fruttiferi Postali Serie Q emessi dopo il 1 luglio 1986 e riscossi fino al 19 maggio 2021.

Secondo Federconsumatori, la somma riconosciuta ai titolari dei buoni al momento della riscossione è stata in molti casi inferiore a quella dovuta, comportando una significativa perdita per i risparmiatori. L’associazione si è proposta quindi di sostenere i diritti dei cittadini coinvolti in questa presunta ingiustizia.

Buoni fruttiferi postali Serie Q: identificazione e riscossione

Il Buono Fruttifero Postale Serie Q si riconosce attraverso il numero di serie stampato sul fronte del titolo, seguito da una lettera Q. Sul retro, invece, è possibile trovare una tabella stampata che riporta i rendimenti del buono. Importante notare che la data di emissione del buono deve essere successiva al 1 luglio 1986 per poter far parte dell’azione collettiva proposta da Federconsumatori.

Per poter riscuotere il buono, il risparmiatore deve recarsi presso l’ufficio postale di riscossione e richiedere l’operazione di Ricerca cartacea dei titoli riscossi. Questa procedura prevede il pagamento di una somma di denaro (circa 50 euro) tramite bollettino postale.

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Adesione alla class action e tutela per le altre serie di buoni

La class action promossa da Federconsumatori si applica ai buoni riscossi fino al 19 maggio 2021, data di entrata in vigore della nuova normativa in materia di class action. Tuttavia, l’organizzazione ha esteso l’invito a partecipare anche a tutti i possessori di buoni fruttiferi postali, non solo quelli della serie Q. Questi ultimi potranno ottenere informazioni e assistenza legale attraverso i centri di Federconsumatori a livello territoriale.

Criticità e controversie dei Buoni Fruttiferi Postali Serie Q: dall’intervento dell’AGCM al rinvio del giudizio

Recentemente, il mondo dei Buoni Fruttiferi Postali è stato scosso da diversi eventi di natura simile, sempre legati alla riscossione dei buoni con importi inferiori a quanto dovuto. Sono ultimamente arrivate delle sanzioni a Poste Italiane per anomalie rilevate nell’attività di collocamento e gestione dei buoni a termine.

A tutto questo, ora si aggiunge anche l’ulteriore rinvio del giudizio relativo all’ammissibilità della class action sui buoni fruttiferi postali della Serie Q, atteso per il 12 luglio, ma slittato al 22 maggio 2024. Questa attesa prolungata, secondo Federconsumatori, non fa altro che scoraggiare i risparmiatori e mettere in discussione la fiducia nei confronti del sistema giudiziario.

Nonostante ciò, l’associazione non intende arrendersi e invita i cittadini interessati a rimanere aggiornati sugli sviluppi della class action.