L’inizio del mese di giugno (ieri mercati aperti ma scambi al lumicino) segna il ritorno dell’effervescenza sul fronte dei titoli di stato. La maggior parte degli investitori si attendeva una prima settimana scandita solo dallo sbarco sul MOT del BTP Italia giugno 2032 e dall’annuncio sui dettagli della prima asta di BOT del mese. E invece, nel primo giorno effettivo, ecco il colpo inatteso: collocamento sindacato di un nuovo BTP a 5 anni accanto alla riapertura del BTP Green cedola 4,05% e scadenza 30 ottobre 2037. Insomma ce n’è abbastanza per rendere molto movimentata una settimana che, nelle premesse, si era annunciata prima di spunti rilevati anche perchè, come sempre accade, la maggior parte delle emissioni di BTP e BOT va nell’ultima settimana del mese.
Per adesso il MEF non ha comunicato quando ci sarà l’annunciata emissione dual tranche mediante sindacato. La formula che il Tesoro usa in questi casi è sempre la stessa: futuro prossimo in relazione a quelle che saranno le condizioni di mercato. Chi è attento alla comunicazione del MEF ha però imparato da tempo che dietro a questa frase di circostanza ci sono tempistiche molto brevi, spesso di neppure 24 ore. Visti i precedenti, quindi, è lecito attendersi un imminente collocamento. Di certo per adesso c’è solo l’avvio della quotazione del BTP Italia emesso a maggio sul MOT.
Facciamo allora il punto sulle due novità di inizio giugno.
BTP Italia 2031 pronto alla quotazione su MOT
A partire da domani 4 giugno, il BTP Italia scadenza giugno 2032 sarà quotato al MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni) gestito da Borsa Italiana. La ventesima tranche del titolo indicizzato all’inflazione paga una cedola reale annua dell’1,85% a cui si aggiunge poi la rivalutazione generata dal FOI. In fase di emissione, dal 27 al 30 maggio 2025, ha ottenuto una raccolta pari a 8,79 miliardi di euro. Essendo lo stacco della cedola semestrale, la prima data di remunerazione sarà il 4 dicembre 2024. Attenzione perchè sul MOT è già quotato un BTP scadenza giugno 2032 non indicizzato. Si tratta del titolo identificato dall’ISIN IT0005466013 e cedola dello 0,950%.
Cosa implica lo sbarco sul MOT del nuovo BTP Italia? Semplicemente la possibilità di tornare a comprare (e vendere) solo che l’acquisto avviene ai valori correnti. Acquistando sul secondario il titolo, non si avrà diritto al premio fedeltà extra dell’1% che è garantito solo per chi ha comprato il BTP Italia al momento dell’emissione e lo terrà fino alla scadenza del 4 giugno 2032.
In linea di principio, visti i precedenti, il BTP Italia non dovrebbe segnare grandi variazioni di prezzo nei primi giorni di scambi.
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Nuovo BTP a 5 anni in arrivo ma solo per sindacato
Se l’inizio della quotazione sul MOT del BTP Italia era evento arci-noto, un certo stupore c’è invece per l’annuncio MEF sul nuovo collocamento sindacato.
Poche ore fa il MEF reso noto di aver conferito mandato a sei istituti bancari internazionali – Banco Santander, Barclays Bank Ireland, BNP Paribas, BofA Securities Europe, Crédit Agricole e Société Générale Investment Banking – per la gestione di una nuova operazione di emissione obbligazionaria dual tranche.
L’operazione prevede da un lato l’emissione, tramite sindacato, di un nuovo BTP benchmark a 5 anni con scadenza fissata al 1° ottobre 2030, e dall’altro la riapertura del BTP Green con ISIN IT0005596470, inizialmente emesso il 14 maggio 2024. Quest’ultima avverrà per un importo massimo di 5 miliardi di euro (“no grow”).
Il BTP Green è caratterizzato da una cedola del 4,05% e ha scadenza al 30 ottobre 2037. Nella nota il MEF ha sottolineato l’importanza di questo strumento come leva per promuovere progetti con impatti ambientali positivi, ricordando che i proventi di tali titoli sono destinati a finanziare spese e incentivi fiscali con ricadute sostenibili, in linea con il Quadro di riferimento per l’emissione dei titoli di Stato Green, pubblicato il 25 febbraio 2021.
Tra i sei obiettivi ambientali della Tassonomia Europea e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, il Tesoro ha evidenziato che i componenti principali della ripartizione per il 2025 saranno gli interventi per l’efficienza energetica degli edifici e i trasporti. In particolare, le risorse saranno impiegate per la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, la realizzazione e l’elettrificazione di infrastrutture ferroviarie, nonché per interventi di manutenzione volti a migliorare la qualità e la sicurezza della rete ferroviaria. Inoltre, una parte dei fondi sarà destinata alla promozione di modalità di trasporto sostenibili.
La presenza del BTP green nell’emissione sindacata rafforza la strategia di sostenibilità nel collocamento del debito pubblico.
E’ molto probabile che già stasera vengano annunciati i risultati dell’emissione sindacata.
Per la cronaca la prima settimana di giugno si concluderà venerdì con l’annuncio dei dettagli della prossima asta BOT in calendario mercoledì 11.
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