Dopo il Covid, la guerra in Ucraina: tempi duri per i risparmiatori, che nella maggior parte dei casi sono costretti a mettere mano nelle proprie tasche per far fronte ai rincari (beni alimentari, bollette energetiche, caro carburante, etc.). Di questi tempi gli investimenti non prendono molto quota: pesano le incertezze del mercato e soprattutto del futuro e i risparmiatori pensano così di puntare su titoli più sicuri, come ad esempio sono i buoni fruttiferi postali. Va però detto che il rendimento di questi titoli non è molto ghiotto come quello che possono offrire altre opportunità di investimento. Per i risparmiatori che vogliono tutelare alcune somme o diversificare il proprio portafogli puntando a una maggiore prudenza, ci sono senza dubbio i conti deposito o i buoni fruttiferi postali. Ed è proprio su questi ultimi che andiamo a vedere quali sono i migliori in questa primavera funestata dai venti di guerra.

Migliori buoni fruttiferi postali primavera 2022: quali sono

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Sicuramente una delle tipologie di buoni postali molto interessanti, tra l’altro emerse molto recentemente, rispondono al nome di buoni fruttiferi postali 5×5. Come è facile intuire questo titolo permette di andare oltre la consueta lunghezza dei 20 anni (come per i buoni ordinari), diventando a tutti gli effetti un investimento a lungo termine, ma molto flessibile se parliamo di rimborsi. Infatti gli interessi maturano ogni quinquennio: alla fine dei 5 anni è possibile avere indietro la quota capitale, più gli interessi maturati fino a quel momento (prima dei 5 anni sarà restituita solo la quota capitale).

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Facendo una rapida simulazione, partendo da una somma iniziale di 25.000 euro, se riuscissimo a mantenerla per i prossimi 25 anni, il rendimento finale netto ammonterebbe a 9.864,43 euro, per un totale restituito di 34.864,43 euro. Si tratterebbe di fatto del maggior rendimento ottenibile dai buoni postali, a causa ovviamente della natura dell’investimento, essendo a lungo termine.

Sempre ragionando sulla stessa somma e guardando ad altre tipologie di buoni, notiamo come un Buono fruttifero a medio termine come i 3×4 (massimo 12 anni) risulterebbe più conveniente di un Buono ordinario ventennale, perché il rendimento sarebbe identico, ma in un minor lasso di tempo (circa 1.350 euro in totale).

Per quanto riguarda gli investimenti a breve termine, il buono consigliato è senza dubbio il BFP 4 Anni Risparmio Semplice. In questo caso il valore netto del rendimento ammonterebbe a 440,79 euro.