Si torna a parlare della possibile IPO di Plenitude sia pure in modo indiretto. La presentazione dei conti 2022 della società attiva nelle rinnovabili e nella mobilità elettrica ha infatti chiuso lo scorso esercizio su livelli record ed inevitabilmente sono tornate le indiscrezioni sul suo possibile sbarco in borsa. A distanza di quasi un anno dagli eventi di giugno 2022 che portarono prima all’annuncio dell’IPO Plenitude e poi al suo successivo congelamento a causa delle avverse condizioni di mercato, il dossier è più aperto che mai e i conti 2022 della società verde sostengono l’ipotesi quotazione in borsa.

Del resto proprio quella di Plenitude è citata nell’elenco delle prossime IPO di Borsa Italiana.

Ma vediamo perchè i conti 2022 di Plenitude sono ritenuti una buona notizia in vista di una possibile IPO a Piazza Affari.

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Conti Plenitute 2022 in dettaglio

Plenitude ha chiuso l’esercizio 2022 con un utile operativo adjusted pari a 345 milioni di euro che salgono a 615 milioni se si tiene conto del business Power. Grazie a questo parametro, l’utile netto di Plenitude è passato dai 327 milioni del 2021 a 397 milioni di euro. In forte progressione anche i ricavi che, tenendo anche conto del fatturato di Power, sono arrivati ad un passo da 21 miliardi di euro.

Numeri molto forti che sono stati raggiunti grazie ad una serie di acquisizioni di Plenitude ha realizzato nel corso del 2022. Molto importante ai fini dell’andamento del conto economico si è rilevato l’acquisto di Hergo Renewables, società con in portafoglio numerosi progetti in Spagna e Italia. Ma sui conti 2022 di Plenitude ha anche impattato l’acquisto di PLT e dei suoi quasi 90 mila clienti retail presenti sul mercato italiano.

Grazie proprio a queste acquisizioni, attualmente il portafoglio di Plenitude è orientato per il 54% sul fotovoltaico e per il 46% sull’eolico.

La crescita di Plenitude è solo all’inizio perchè l’outlook 2026 ha posto come obiettivo quello di arrivare a 7GW di capacità installata e a complessivi 11 milioni di clienti. Se tali target dovesse essere raggiunti, allora l’Ebitda di Plenitude potrebbe arrivare a 1,8 miliardi di euro.

Sono proprio i conti 2022 e gli obiettivi per i prossimi anni a sostenere l’ipotesi IPO Plenitude.

Il dossier è apertissimo perchè se è vero che a novembre Descalzi era stato molto freddo, appena un mese fa in un meeting del Cane a Sei Zampe con gli investitori sono stati prospettati scenari più concreti.

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IPO Plenitude ci sarà nel 2023?

Dal meeting di marzo è arrivato un messaggio molto chiaro in merito alla possibile quotazione di Plenitude in borsa: l’IPO ci sarebbe anche nel caso in cui dovesse entrare in gioco un nuovo partner.

Un partner per una quota di minoranza per Plenitude viene considerata un’ipotesi aggiuntiva dal management del Cane a Sei Zampe. Obiettivo dell’operazione resta quello di valorizzare la società e allo stesso tempo permettere l’entrata di ulteriori categorie di investitori sugli asset del Cani a Sei Zampe.

L’indirizzo resta quindi il solito: l’IPO Plenutide ci sarà quando le condizioni del mercato saranno favorevoli.

I conti 2022 della società sono un buon segnale.