Come di consueto la prima asta BOT del mese è riservata ai titoli annuali. E infatti sarà proprio un nuovo BOT a 12 mesi a venire collocato sul mercato primario il 10 settembre. L’emissione, nuova di zecca, è una particolarità in cui è raro imbattersi. Stiamo parlando della durata effettiva del BOT che verrà emesso: non i classici 365 giorni dell’anno e neppure i meno frequenti 366 giorni ma i più sporadici 367 giorni. In pratica, a conti fatti, il BOT in asta mercoledì 10 settembre durerà un anno più altri 2 giorni.
Questa è la caratteristica su cui si sta concentrando l’attenzione degli investitori proprio in vista dell’asta. E sono in tanti a chiedersi da cosa dipende una durata così inedita per un BOT che comunque si qualifica come annuale. Lo vedremo tra poco in gioco entra la questione del regolamento mentre non centra assolutamente nulla l’eventualità di un 2026 bisestile anche perchè febbraio non lo sarà.
Partiamo allora dalle caratteristiche generali di questa nuova emissione che, possiamo già anticiparlo, sarà bella corposa visto l’ammontare che il Tesoro metterà in asta.
Asta BOT 10 settembre 2025: le caratteristiche da sapere
BOT a 12 mesi quindi in asta il 10 settembre e con scadenza il 14 settembre 2026. Come sempre avviene con i nuovi collocamenti, l’ISIN è da assegnare e verrà reso noto contestualmente ai risultati dell’asta quindi attorno a mezzogiorno visto che il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 11.
L’ammontare dell’asta dei nuovi BOT annuali è stato fissato dal Tesoro in 9 miliardi euro. Questo è il montante totale del BOT scadenza settembre 2026 che verrà offerto per soddisfare le richieste degli investitori (tra cui tantissimi retail) formulate attraverso il solito canale degli intermediari autorizzati. A questo ammontare si potrebbe poi aggiungere fino ad un massimo del 10% della stessa somma nominale collocata nell’asta ordinaria (assumendola coincidente con il tetto massimo di 9 miliardi, si tratterebbe di altri 900 milioni di euro per un totale di 9,9 miliardi di montate totale massimo di collocamento). La regolamentazione sul collocamento supplementare prevede come termine di formulazione delle richieste le ore 15:30 dell’11 settembre successivo.
Leggendo questi numeri, oggettivamente più alti rispetto a quelli, non di certo bassi, a cui il Tesoro ha abituato con le aste di BOT a 12 mesi, verrebbe da pensare che, ad esito dell’asta del 10 settembre, l’ammontare di Buoni Ordinari del Tesoro annuali in circolazione possa crescere determinando un ampliamento del debito italiano (perchè alla fine di quello si tratta). E invece no perchè alla data del 12 settembre andranno in scadenza BOT a 12 mesi per 9,7 miliardi di euro e quindi siamo praticamente lì con i numeri. Anzi, se come già avvenuto nelle precedenti emissioni, il collocamento supplementare non dovesse brillare, la massa di BOT annuali in circolazione subirebbe un calo.
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La durata particolare dei BOT in asta il 10 settembre 2025
I 367 giorni di durata dei BOT annuali in asta mercoledì prossimo sono la prima curiosità del collocamento. Essi si spiegano alla luce della data di regolamento che sarà il 12 settembre quindi appena due giorni l’asta. Sarà in quel giorno che i BOT comprati (lotto minimo 1.000 euro, prezzo che sarà esitato dall’asta) verranno accreditati sul conto titoli dell’investitore. La data di regolamento coincide con l’emissione effettiva e quindi avremo una durata dal 12 settembre 2025 al 14 settembre 2026 ossia appunto 367 giorni.
Accanto a questa curiosità ce ne è poi una seconda molto più pratica che riguarda i possibili rendimenti. Ora trattandosi di zero coupon il calcolo del rendimento dei BOT è dato dalla differenza tra prezzo allo scadere e prezzo all’acquisto. Sarà quindi necessario attendere l’esito dell’asta per conoscerlo precisamente (assieme al prezzo). Tuttavia tenendo conto che tutto lascia propendere per una conferma dei tassi BCE nella riunione del successivo 11 settembre e che nelle ultime aste sul primario i rendimenti dei BOT a 12 mesi si sono attestati leggermente sotto al 2% invertendo la rotta al ribasso in atto per mesi, si può pensare ad una conferma di questi livelli.
Del resto la Banca d’Italia proprio alla vigilia dell’asta del 10 settembre ha reso noto che ad agosto il rendimento medio lordo dei BOT è stato pari all’1,964% sopra all’1,941% messo a segno nel mese mese precedente.
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