Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. La sua elezione da parte degli americani è stata a netta maggioranza. A fare festa non solo solo i suoi sostenitori ma anche l’ETF God Bless America meglio identificato con il ticker YALL. Presentato in Italia appena un mese come l’ETF che investe sulla vittoria di Donald Trump, God Bless America – USD registra una progressione del 2,57% che si va a sommare al rialzo registrato nelle sedute precedenti al voto.
Come si può vedere dal grafico disponibile su Marketscreener, la variazione da inizio anno è ora aggiornata ad oltre il 30%. Creato il 10/10/2022 e con focus ovviamente rivolto all’azionario americano, God Bless America è diventato sempre più liquido grazie ad un progressivo aumento delle messa gestite passate dai 44 milioni di un anno fa ai 71 milioni di dollari al 30 settembre 2024.
Su le quotazioni e su anche l’Asset Under Management dell’ETF YALL quasi a consacrare il successo elettorale di Trump!
In realtà, però, più di quanto hanno fatto gli stessi mercati finanziari e la stessa Wall Street che da mesi scommettevano sull’affermazione di Trump e la sconfitta della Harris.
God Bless America è l’ETF che ha scommesso sulla vittoria di Trump
Come accennato in precedenza in Italia dell’ETF God Bless America si è parlato giusto giusto a ridosso del voto americano. Neppure un mese fa del fondo a gestione passiva parlò Morya Longo sul Sole 24 Ore presentandolo come uno strumento finanziario rivolto a chi vuole investire su quelle azioni che, stando alla valutazione degli stessi gestori del fondo, avrebbero potuto registrare un forte apprezzamento in caso di vittoria di Trump.
A parte la denominazione commerciale molto particolare, traducibile con Dio Benedica gli Stati Uniti, l’ETF God Bless America non è nulla di eccezionale limitandosi semplicemente a replicare un paniere di azioni potenzialmente sensibili all’affermazione dei Repubblicani. Ovviamente denominato in Dollari Usa (c’è quindi il fattore cambio da considerare), God Bless America è un ETF a distribuzione dei dividendi finalizzato all’apprezzamento del capitale. Non ha una versione europea e quindi è disponibile solo sul mercato americano.
I dettagli dell’ETF God Bless America
Qualche dettaglio informativo per aiutare i lettori ad inquadrare lo strumento:
- Ticker: US8863644626
- ISIN: YALL
- Valuta: Dollaro Usa
- TER: 0,65%
- Focus geografico: Usa
- Obiettivo dell’ETF: rivalutazione del capitale
La composizione dell’ETF God Bless America il giorno della vittoria di Trump alle elezioni è la seguente (azioni e relativo peso sul totale):
- Tesla: 6,52%
- Nvidia: 6,03%
- Boeing: 5,26%
- Charter Communications: 4,87%
- Amgen: 4,74%
- HCA Healtchcare: 4,57%
- Broadcom: 4,47%
A seguire altre partecipazioni al fondo con un peso via via inferiore.
Dalla composizione dell’ETF God Bless America, spicca il ruolo di Tesla. Non poteva essere diversamente visto che proprio Elon Musk è stato uno dei grandi sostenitori e sponsor dello stesso Trump. Il patron di Tesla è da sempre schierato con il candidato Repubblicano. Negli ultimi mesi i mercati hanno molto speculato sui vantaggi che Tesla avrebbe avuto in caso di elezione di Trump a causa proprio dello stretto rapporto tra i due. Neppure il forte peso di Nvidia stupisce visto che l’intelligenza artificiale sarà comunque il perno del futuro indipendentemente da chi guiderà la Casa Bianca. Viceversa il forte peso delle azioni Boeing nell’ETF God Bless America può essere correlato al possibile incremento del trasporto aereo che le politiche di Trump potrebbero generare.
Una nota tecnica sulla composizione dell’ETF YALL: tutte le quotate presenti hanno una capitalizzazione di mercato di almeno 1 miliardo di dollari.
2025 anno dell’intelligenza artificiale? Focus su >>> Migliori ETF intelligenza artificiale 2025
Il commento all’ETF God Bless America
L’ETF God Bless America è stato un’interessante trovata soprattutto di marketing. L’idea di creare un fondo che replica indici composti da titoli che possono trarre beneficio dall’affermazione di questo o di quel candidato politico è sicuramente interessante. Più spendibile sul mercato americano e forse poco comprensibile per gli investitori europei, ETF come il God Bless America in fin dei conti replicano su vasta scala quello che fanno gli investitori quando un paese è chiamato al voto: scegliere le azioni che possono trarre beneficio dalla vittoria del candidato X e lasciar perdere quelle che potrebbero essere più penalizzate.
Un ragionamento semplice che è alla base della strategia di investimento e che è valido per ogni elezione, figuriamoci per quelle degli Stati Uniti! Nelle settimane precedenti al voto Usa, gli analisti di tutto il mondo hanno pubblicato i loro report sulle azioni da comprare e vendere con Trump presidente o con Harris presidente (ad esempio l’analisi XTB sulle elezioni Usa). L’ETF God Bless America ha semplificato la cernita fornendo in un solo paniere tutti quei titoli pronti a trarre più vantaggio in caso di vittoria di Trump.
Chi c’è e chi non c’è nella composizione dell’ETF non ha meravigliato più di tanto visto che le società presenti sono anche quelle su cui gli investitori che hanno scommesse sulla vittoria di Trump hanno investito singolarmente. Che siano assenti le società che, come dice Bloomberg, hanno evidenziato un attivismo politico di sinistra o liberale non è uno scandalo. E non è neppure scandaloso che siano assenti società più attenti alle tematiche green visto che queste ultime sono invece più vicine alle politiche dei Democratici. L‘ETF God Bless America sarà pure un ETF anti ESG come è stato definito da alcuni analisti ma neppure questo è uno scandalo.
Forse l’aspetto più singolare di questo fondo è che il suo rendimento è stato più o meno in linea con quello del sentiment di mercato, segno inequivocabile che le stesse borse evidentemente avevano le idee sul vincitore delle elezioni più chiare di quelle dei sondaggi.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’uso delle informazioni riportate.