Anche il mese di settembre 2025 ha confermato alcune delle dinamiche chiave che stanno modellando il panorama forex nel corso dell’anno. In particolare, le divise scandinave e il franco svizzero hanno continuato a mostrare una spiccata forza relativa, mentre il dollaro americano (USD) e lo yen giapponese (JPY) hanno segnato le peggiori performance nei confronti dell’Euro e di altre valute G10. Nel complesso non ci sono state grandi sorprese sul mercato valutario con i trend già in atto che sono piuttosto proseguiti. Forse la sola particolarità settembrina è stata nello yen. La divisa nipponica forse dove abituarsi a una metamorfosi che potrebbe avere un certo impatto nei rapporti di correlazione nel forex: non più valuta rifugio nelle fasi di incertezza ma asset che risente del quadro macro giapponese.
E allora vediamo rapidamente quali sono state le “migliori” e le “peggiori” valute dell’ultimo mese. Mettiamo i due aggettivi qualificativi tra virgolette perchè si tratta di valutazioni relative rispetto ad altre valute e non in senso assoluto.
Indice
Le valute “migliori” a settembre 2025
- Corona norvegese (NOK) e corona svedese (SEK): tra le valute più robuste contro l’euro, grazie a politiche monetarie che appaiono meno indirizzate verso nuovi tagli e a fondamentali macro financo relativamente solidi. Secondo dati dell’ECB, il cambio Eur/Sek a settembre oscillava attorno a quota 11 segno che, su base mensile, la corona era riuscita a tenere nonostante qualche incertezza estiva.
- Franco svizzero (CHF): in uno scenario di incertezza globalizzata, il franco continua ad essere una valuta rifugio di comprovata affidabilità. Di certo la valuta elvetica sta beneficiando della debolezza del dollaro e dei timori geopolitici. Fondamentalmente non c’è nulla di nuovo perchè da sempre in periodi di tensione valutaria il franco svizzero è spesso tra le valute preferite per la stabilità relativa
Le valute “peggiori” a settembre 2025
- Dollaro americano (USD): a settembre, il biglietto verde ha risentito non tanto dell’assodato primo taglio al costo del denaro (che c’è effettivamente stato) quanto della crescente probabilità di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso del 2025. Anche le tensioni legate al debito Usa, ai dazi e all’incertezza politica interna hanno pesato sul biglietto verde. Il risultato è stato una costante pressione ribassista sui principali incroci Usd a partire dal cambio Eur/Usd.
- Yen giapponese (JPY): lo yen ha pagato il prezzo delle incertezze politiche interne (dimissioni del premier, leadership vacillante) e la percezione che la Bank of Japan possa rinviare ulteriori rialzi dei tassi. In questo contesto, l’attrattiva dello yen come valuta rifugio è stata indebolita
- Rublo russo, rupia indonesiana e rupia indiana: tutte valute emergenti ma con “dinamiche” del tutto diverse: il rublo a settembre ha subito un calo del 5% a causa delle sanzioni alla Russia e del crollo ai minimi termini dei rapporti tra Mosca e Bruxelles. Le rupie indonesiana e indiana, invece, hanno pagato i tagli imprevisti dei tassi e le turbolenze politiche locali.
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Forex trend da inizio 2025: analisi sistemica
Quando si alza lo sguardo sull’andamento cumulato da inizio anno, le evidenze convergono su due fenomeni dominanti: la forza relativa delle valute nordiche e debolezza strutturale del dollaro e delle valute emergenti più fragili.
- Valute scandinave (SEK, NOK) e franco svizzero (CHF) emergono come poche aree con performance positive rispetto all’Euro o comunque meno deboli rispetto ad altre.
- USD è tra le valute più penalizzate del 2025, con un calo lontano dal livello sostenibile che appare già prezzato nei mercati.
- Nel comparto emergente, quasi nessuna valuta ha brillato: la lira turca si è deprezzata pesantemente (anche oltre -30% su base annua), mentre le rupie e il rublo hanno registrato forti perdite salvo qualche rimbalzo momentaneo.
Nella tabella comparativa sono riportate le performance indicative da inizio anno. Le indicazioni sono basate su trend di mercato e studi settoriali.
Valuta / Gruppo | Performance indicativa da inizio 2025 | Nota di contesto |
---|---|---|
NOK / SEK | leggera apprezzamento o stabilità | spinta da politiche monetarie prudenti |
CHF | moderata tenuta / lieve apprezzamento | rifugio valutario in fasi turbolente |
EUR vs USD | USD in calo ragionevole | riflessi di politiche divergenti |
JPY | significativa debolezza | pressioni politiche e tassi bloccati |
RUB | crollo / forte deprezzamento | sanzioni e rischio geopolitico |
TRY | perdita severa | fragilità macroeconomica strutturale |
INR, IDR | debolezza moderata | vulnerabilità esterna e politica monetaria |
Quali implicazioni per chi vuole investire sul forex?
Se stai valutando di entrare nel mercato valutario, ecco alcuni spunti alla luce delle dinamiche che abbiamo visto nei precedenti paragrafi. Come sempre non si tratta di consigli di investimento ma di semplici deduzioni alla luce del trend forex di settembre.
- posizioni Short su USD: con le attese su ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed e una minore attrattiva del dollaro, posizioni short (vendite) su Usd rispetto a valute con fondamentali migliori possono essere interessanti.
- posizioni Long su SEK/NOK / CHF: le valute scandinave e il franco offrono potenziale di crescita (o almeno protezione), soprattutto se la divergenza di politica monetaria tra USA e Europa/Scandinavia si dovesse confermare.
- gestione del rischio: le valute emergenti restano soggette a shock esogeni (politici, energetici, cambi regolamentari). Se operi su queste coppie dovresti sempre adottare leve moderate, stop-loss stringenti e una gestione attiva del posizionamento.
- rotazione valutaria stagionale: settembre è storicamente un mese che può segnare inversioni di tendenza (menzionato anche in studi di seasonality sul forex)
E per quello che riguarda la scelta del broker?
Sul mercato ce ne sono tantissimi, tuttavia è sempre meglio privilegiare quelli che offrono una liquidità elevata e spread competitivi. Pepperstone, ad esempio, sul cambio Eur/Usd applica spread fino a 0.0 pip usando il conto Razor (maggiori informazioni sul sito ufficiale).
Fondamentale, inoltre, verificare la qualità dell’esecuzione (slippage, latency) e utilizzare gli strumenti di copertura (hedging intraday, opzioni) soprattutto sulle coppie più esposte.
Se investi sul forex saprai che il nuovo trimestre iniziato a ottobre offre terreno fertile per strategie direzionali ma richiede disciplina, gestione del rischio e continua revisione delle politiche monetarie globali. Rammenta che eventi improvvisi possono sempre rompere le tendenze: pertanto, un buon broker, accesso a dati in tempo reale e capacità tattica saranno fondamentali per chi vuole operare con successo nei prossimi mesi.
Concludiamo con una risorsa che può esserti di aiuto: le previsioni forex per fine 2025 con focus su Eur/Usd e Gbp/Usd. Buona lettura.
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