L’invasione dell’Ucraina e l’introduzione di forti sanzioni contro Mosca da parte dell’Occidente ha determinato il crollo del Rublo e della borsa di Mosca. In risposta, la Russia ha deciso di chiudere il mercato azionario introducendo anche pesantissime limitazioni su prelievi e trasferimenti monetari all’estero. Con le azioni congelate, l’index provider MSCI non esclude di rimuovere i titoli russi dai suoi indici internazionali e addirittura di chiudere del tutto MSCI Russia.

La mossa del provider è per noi l’occasione per fare il punto su quale sia il peso attuale della Russia su ETF e fondi comuni. Per avere una visuale completa, nell’articolo analizzeremo anche il peso russo sulle obbligazioni. Obiettivo è fornire agli investitori delle informazioni concrete per una gestione più ottimale del loro risparmio.

Insomma che gli ETF Russia crollino non fa praticamente notizie ma cosa c’è da attendersi da tutti quegli altri ETF e fondi comuni che hanno quote dedicate ad asset russi? La questione non è di poco conto visto che una cosa è aver in portafoglio ETF e fondi con un peso russo limitato e altra cosa è aver comprato ETF e fondi dove il peso degli asset russi è prevalente.

Peso della Russia sugli ETF: chi sta meglio e chi sta peggio

Quale è il peso degli asset russi sugli ETF? Secondo una ricerca che è stata condotta da Morningstar tra i maggiori ETF mercati emergenti, solo un 3% della quotata investita punta su asset russi. Parliamo dei fondi più importanti che fanno capo a iShares e Vanguard. La percentuale è bassissima e ciò significa che gli ETF mercati emergenti sono del tutto al riparo dalle turbolenze generate dalla guerra tra Russia e Ucraina.

Il discorso cambia se si prende invece in considerazione la galassia degli ETF BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). Uno dei più importanti strumenti, l’ETF iShares BRIC 50, ha un’esposizione del 6% sulla Russia. Man mano che le dimensioni dei fondi passivi crescono, anche il peso russo aumenta. E così gli ETF Bric più grandi vantano un’esposizione verso asset russi compresa tra 20% e il 25%.

Il dato non è rassicurante ma non è i caso di fasciarsi la testa prima del dovuto perchè, come messo in evidenza da Morningstar Direct, negli ultimi anni, gli investitori hanno ridotto il peso in portafoglio della componente BRIC e hanno iniziato ad investire sui mercati emergenti con un approccio sostenibile. Non è un mistero che, ultimamente, si è registrato un aumento degli ETF ESG. Quindi chi ha investito in fondi a gestione passiva che puntano sugli emergenti, lo ha fatto guardando alle tematiche ESG e non alle sirene dei BRIC (usciti un pò fuori moda).

Peso della Russia sui fondi comuni: chi sta meglio e chi sta peggio

Dopo aver parlato di ETF Russia, analizziamo adesso la stessa questione ma dal punto di vista dei fondi comuni. La domanda è sempre la stessa: quanto pesa Mosca sui fondi? In questo caso il bilancio è più pesante. Nel settore fondi azionari fondi azionari Europa emergente spicca Schroder ISF Emerging Europe, fondo che vanta un’esposizione per il 60% del suo totale verso la Russia. Le quotate russe su cui il fondo investe sono il gotha del capitalismo moscovita ossia Gazprom, Sberbank e LukoilSchroder ISF Emerging Europe lo scorso anno ha registrato un rendimento del 25%. Inutile dire come stanno andando adesso le cose.

Il fondo in assoluto che vanta il peso maggiore da parte della Russia è Invesco Emerging European Fund. Per gli analisti si tratta del comparto più esposto con una esposizione del 73% su asset russi. Le masse di Invesco Emerging European Fund sono pari a 16 milioni di euro (un colosso del risparmio gestito). Le esposizioni più forti sono su Sberbank, Lukoil e Gazprom. La lista dei fondi comuni dove è maggiore il peso della Russia non finisce però qui. Templeton Eastern Europe, ad esempio, ha un’esposizione alla Russia del 68%. C’è poi JPMorgan Emerging Europe che è invece esposto per il 60% alle azioni russe (su 325 milioni di euro di asset investiti totali).

Intermezzo: quanto peso la Russia sulle obbligazioni

Per completezza riportiamo anche i dati relativi al peso della Russia sulle obbligazioni. Bloomberg ha recentemente evidenziato che BlackRock, Capital Group e Legal & General sono gli asset manager che hanno in pancia la maggior quota di bond russi in dollari. Oggi ci sono 33 miliardi di dollari di obbligazioni russe in circolazione. Ebbene di queste solo BlackRock ha in mano una quota significativa (1,5 miliardi). Gli altri asset manager hanno si quote ma il loro peso è molto contenuto.

Esposizione ETF e fondi sulla Russia: quanto si rischia?

Tirando quindi le somme, quale è il peso complessivo della Russia su ETF e fondi? Si corrono dei rischi? A parte alcuni casi particolari come quelli che abbiamo citato, l’esposizione diretta dei fondi europei sugli asset russi è molto contenuta. Tutto apposto quindi? Assolutamente no perchè i mercati europei faranno davvero i conti con la guerra in Ucraina quando si scatenerà la forte incertezza che si è abbattuta e si sta abbattendo sugli investitori.