Mentre in Italia ci si interroga su quali saranno le tempistiche per l’approvazione del primo ETF su Bitcoin Spot, dagli Stati Uniti è arrivata una doccia fredda di quelle destinate a fare male: l’appuntamento con l’approvazione dell’ETF su Bitcoin Spot non solo potrebbe non essere dietro l’angolo ma addirittura non è da escludere che non ci possa essere proprio almeno per adesso.

Il problema è che, come sempre quando si parla di crypto-asset, di indiscrezioni ne circolano di tutti i tipi. Tuttavia a lanciare la bomba è stata una di quelle fonti ben addentrate nella materia. A palesare la possibilità che la SEC non approvi nulla neppure questa volta, e nonostante il biglietto da visita di BlackRock, è stato quel John Reed Stark, un tempo membro autorevole della Security Exchange Commission americana. Ora si dà per scontato che un ex membro di peso della SEC di pratica con l’argomento ETF su Bitcoin Spot ne abbia un bel pò. Ecco perchè non possiamo che essere preoccupati per le due parole. Ecco perchè anche gli amici investitori interessati al tema dovrebbero esserlo.

I motivi per cui gli ETF su Bitcoin Spot non saranno approvati dalla SEC

due monete di Bitcoin
Doccia fredda per gli ETF Bitcoin Spot: non ci sono le condizioni per una approvazione

Sul tavolo della SEC si sono accumulate un bel pò di richieste riguardati altrettanti ETF su Bitcoin Spot. Molte di queste hanno superato una sorta di esame preliminare e adesso attendono il vero via libera alle negoziazioni. L’ultima notizia ufficiale in merito all’iter è la richiesta di documenti extra da parte della stessa SEC ai fondi emittenti. Alcuni analisti hanno affermato che si tratta di una procedura normale mentre per altri è un segnale chiaro che la SEC sta prendendo tempo per poi stoppare tutto.

Secondo John Reed Stark è molto difficile che la SEC possa invertire il suo solito posizionamento sul tema (rigetto ad oltranza delle richieste) fino a quando alla Casa Bianca non cambierà inquilino. In problema, per l’esperto, è quindi politico. Solo un Repubblicano può dare il via libera al primo ETF su Bitcoin Spot.

L’opinione di John Reed Stark non ci sembra campata in aria perchè in tutti questi mesi l’amministrazione Biden si è mostrata molto ostile alle crypto.

Un cambio di orientamento, quindi, potrebbe determinare una complessiva trasformazione delle normative crypto e in questo contesto ci potrebbe finalmente essere il via libera al primo ETF su Bitcoin Spot (ricordiamo che già da tempo ci sono fondi a gestione passiva che investono su BTC solo che il valore replicato non è quello reale ma quello dei futures).

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Solo una nuova SEC può approvare il primo ETF su Bitcoin Spot

John Reed Stark cita poi un secondo argomento per cui, per adesso, non se ne parla proprio di un ok all’ETF su Bitcoin Spot. Cosa si potrebbe pensare se l’autorità di controllo guidata da quel presidente Gensler che si è sempre mostrato ostile al dossier ETF Bitcoin, improvvisamente cambiasse opinione?

E’ ovvio che diventa fisiologicamente necessario un cambio alla guida della SEC per cambiare approccio al tema. Ma questo cambio sarebbe possibile solo con la vittoria dei Repubblicani. In quel caso l’attuale presidente della SEC Gensler si dovrebbe fare da parte e quindi si potrebbe aprire una nuova stagione per le crypto e anche per l’approvazione del primo ETF su Bitcoin Spot.

Staremo a vedere.