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Software per la gestione dei cespiti aziendali (www.risparmioggi.it)

I cespiti aziendali, detti anche immobilizzazioni o beni strumentali, rappresentano una parte significativa del patrimonio aziendale. Questi beni possono essere materiali o immateriali; contribuiscono alla produzione e all’erogazione di servizi con una vita utile superiore all’anno: non sono perciò destinati al normale ciclo di vendita.

Pertanto, rientrano nella categoria delle immobilizzazioni, per fare degli esempi, beni come macchinari, stampanti, immobili, terreni, software, strumentazione tecnica. La loro gestione non interessa la semplice registrazione contabile, ma include pratiche complesse che spaziano dall’acquisizione alla manutenzione, fino alla dismissione.

Alla luce di tale complessità, sono sempre più le aziende che preferiscono avvalersi di un software ammortamento e cespiti: un gestionale dedicato e di ultima generazione che automatizza calcoli e adempimenti, riducendo eventuali errori e garantendo la piena conformità normativa.

Gestione cespiti: le cose principali da sapere

La corretta gestione dei cespiti include quattro aspetti fondamentali, ovvero:

  • valutazione, che serve per determinarne il valore e l’utilità;
  • conservazione, che è essenziale per mantenere tale valore nel tempo;
  • utilizzo, che deve essere efficiente ed efficace per raggiungere gli obiettivi aziendali;
  • ripristino, qualcosa che subentra in caso di perdita o deterioramento.

Per tenere sotto controllo tutte le operazioni è necessario annotarle nel libro dei cespiti, detto anche registro dei beni ammortizzabili: un registro obbligatorio che società, enti e imprenditori commerciali devono compilare entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione. Una sorta di inventario, dove devono essere indicati per ciascun bene gli elementi che seguono:

  • anno di acquisizione;
  • costo originario;
  • rivalutazioni;
  • svalutazioni;
  • fondo di ammortamento;
  • coefficiente applicato;
  • quota annuale di ammortamento;
  • eventuali eliminazioni.

Ammortamento e cespiti: normativa e coefficienti

L’articolo 2426 del Codice Civile stabilisce che il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in relazione alla residua possibilità di utilizzo.

L’articolo 102 del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) specifica che le quote di ammortamento dei beni materiali strumentali sono deducibili quando subentra l’esercizio di entrata in funzione di un determinato bene, con aliquote ridotte alla metà per il primo esercizio. Per i beni che non superano 516,46 euro è consentita la deduzione integrale.

I coefficienti di ammortamento, definiti dal Decreto Ministeriale del 31 dicembre 1988, rappresentano la percentuale da applicare al valore iniziale per calcolare la quota di competenza di ogni esercizio. Per i beni immateriali, l’articolo 103 del TUIR prevede aliquote specifiche: 50% per diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno e brevetti, un diciottesimo per marchi d’impresa e avviamento.

Il supporto di un software dedicato

Questa panoramica (parziale) sui cespiti e la loro gestione mostra quanto per le aziende si tratti di qualcosa di davvero articolato: dotarsi degli strumenti giusti appare essenziale, onde evitare errori e caos a livello documentale.

Un software di gestione cespiti consente di automatizzare l’intero processo, dando modo di curare nei dettagli aspetti come la scelta della tabella ministeriale, le aliquote, la codifica di ogni singolo bene, il calcolo automatico delle quote di ammortamento, la registrazione delle scritture contabili.

La personalizzazione delle categorie permette di modificare percentuali e conti contabili, mentre la configurazione dell’indeducibilità fiscale garantisce la conformità normativa.

Il sistema registra tutte le operazioni nel ciclo di vita del cespite: acquisto, ammortamento, dismissione, manutenzione, rivalutazione, vendita. È in grado di creare automaticamente le scritture contabili, riducendo drasticamente errori e tempi di gestione. Un gestionale dedicato è dunque la soluzione ideale per assicurarsi una rappresentazione chiara e affidabile del patrimonio aziendale.

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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.