Se sei titolare di un conto corrente e hai movimenti con l’estero che superano una certa soglia, dovrai darne comunicazione al fisco. Come già saprai, il 15 giugno il Governo ha approvato il Decreto Semplificazioni, che riguarda non solo la semplificazione degli adempimenti, ma anche dei controlli sulle imposte.

Movimenti da o verso l’estero: cosa dice il Decreto Semplificazioni

L’articolo 16 del Decreto Semplificazioni è dedicato alla Semplificazione del monitoraggio fiscale sulle operazioni di trasferimento attraverso intermediari bancari e finanziari e altri operatori. L’articolo in questione va a modificare l’art. 1 del DL n. 167 del 28 giugno 1990 (convertito in Legge n.227 del 4 agosto 1990), al comma 1. Il nuovo recita come segue:

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Gli intermediari bancari e finanziari di cui all’articolo 3, comma 2, gli altri operatori finanziari di cui all’articolo 3, comma 3, lettere a) e d), e gli operatori non finanziari di cui all’articolo 3, comma 5, lettera i), del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, che intervengono, anche attraverso movimentazione di conti, nei trasferimenti da o verso l’estero di mezzi di pagamento di cui all’articolo 1, comma 2, lettera s), del medesimo decreto sono tenuti a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati di cui all’articolo 31, comma 2, del menzionato decreto relativi alle predette operazioni, effettuate anche in valuta virtuale, di importo pari o superiore a 5.000 euro, limitatamente alle operazioni eseguite per conto o a favore di persone fisiche, enti non commerciali e di società semplici e associazioni equiparate ai sensi dell’articolo 5 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

Il tetto scende a 5.000 euro

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In poche parole: chi effettua movimento con l’estero per cifre (anche in valuta virtuale) superiori a 5.000 euro (e non più a 15.000 euro, come era originariamente), dovrà farne comunicazione al fisco. Spetterà agli intermediari bancari e finanziari e agli altri operatori l’obbligo di comunicare i dati relativi a tali operazioni all’Agenzia delle Entrate.

I contribuenti potranno continuare a effettuare movimenti per cifre pari o superiori a 5.000 euro, ma d’ora in avanti ciò che cambia è l’obbligo di comunicazione, finora vigente fino a movimenti pari o superiori a 15.000 euro.

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I movimenti soggetti ai controlli e all’obbligo di comunicazione riguardano praticamente tutto: dagli assegni bancari e postali ai vaglia postali, dagli ordini di pagamento alle carte di credito, dalle polizze assicurative trasferibile agli assegni circolari.