Il modello tre tasche è semplice: un conto comune per tutto ciò che serve alla vita insieme e un conto personale a testa per libertà e piaceri senza sensi di colpa. La chiave è rappresentata da regole chiare, automatismi e revisione mensile di 10 minuti. In questo modo si evitano discussioni infinite su “chi ha speso cosa” e si risparmia davvero.
Metodo a tre tasche: cos’è e cosa finisce in ciascuna tasca
Nel modello a tre tasche, il conto comune raccoglie tutto ciò che serve a far girare la vita insieme: rata di affitto o mutuo, bollette, spesa di casa, abbonamenti condivisi, auto di famiglia e imposte collegate all’abitazione.
I conti personali restano invece lo spazio libero di ognuno: vestiti, hobby, pranzi fuori, tecnologia, corsi, regali.
L’idea è semplice: separare il dovere dal piacere. Il primo si paga insieme senza discussioni, mentre il secondo rimane autonomia pura, senza doversi giustificare.
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Metodo a tre tasche: come impostarlo in pratica
Si parte decidendo quanto versa ciascuno nel conto comune. Il criterio più equo è in proporzione al reddito: se uno guadagna 3.000 € e l’altro 2.000 €, i versamenti saranno 60/40. Poi si fa la somma delle spese fisse mensili: mettiamo 1.600 € tra casa (900), utenze (200), spesa (350), trasporti (100) e abbonamenti (50). Aggiungi un piccolo cuscinetto del 10% per gli imprevisti e arrivi a 1.760 €.
A quel punto si automatizzano i bonifici il giorno dopo lo stipendio: 1.056 € da chi è al 60% e 704 € dall’altro. Per mantenere le cose pulite, le spese condivise passano solo dalla carta del conto comune e tutto il resto scorre dai conti personali.
Regole semplici per evitare attriti
Potrebbe essere molto utile stabilire una soglia di confronto: sopra, ad esempio, 150 € per una spesa comune, ci si scrive prima di procedere. Tenete nel conto condiviso un fondo cuscinetto pari a un mese di spese comuni, così gli scossoni non fanno danni.
Una volta al mese bastano 10 minuti per un mini-check: cosa è salito, cosa è sceso, cosa possiamo automatizzare meglio.
E per spese “speciali” come regali e vacanze, trattatele come progetti: create una piccola sottotasca (anche un salvadanaio digitale) e alimentatela con un bonifico fisso, evitando di raschiare il fondo del conto all’ultimo minuto.
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Varianti utili (figli, redditi variabili, mutuo)
Con i figli conviene aggiungere sul conto comune una sottotasca dedicata a scuola, attività e salute, così non si mescolano con la spesa di casa.
Se i redditi sono variabili, fissate un contributo minimo mensile per il conto comune e poi versate extra in percentuale quando arrivano bonus o provvigioni.
Se il mutuo è intestato a uno solo ma la casa è la residenza di entrambi, trattatelo come spesa comune e adeguate i versamenti secondo la proporzione dei redditi: è più trasparente e riduce le frizioni.
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