A quanto ammonterà la cedola del BTP Valore ottobre 2025? Dopo settimane di attesa e di ipotesi di ogni tipo, oggi finalmente il Tesoro renderà noti i tassi cedolari minimi garantiti del nuovo BTP Valore il cui collocamento avrà poi inizio lunedì prossimo. Classico timing delle emissioni retail, la comunicazione sulla cedola arriverà, assieme a quella sull’ISIN del titolo, giusto in tempo per consentire ai potenziali acquirenti di valutarne la convenienza nel fine settimana prima.
Dal giorno in cui il MEF ha annunciato la nuova emissione del BTP Valore (quasi un mese fa) si sono ricorse stime di ogni tipo su quella che sarà la cedola. Se all’inizio le previsioni erano da prendere con le pinze perchè comunque riferite al contesto specifico di quel momento, man mano sono diventate sempre più attendibili essendo l’avvio del collocamento sempre più prossimo. Alla vigilia dell’emissione possiamo dire che le previsioni sulla cedola BTP Valore Ottobre 2025 siano al massimo livello di attendibilità. Per la serie è molto probabile che i tassi cedolari minimi garantiti siano proprio quelli riportati dalle stime visto che oramai il contesto al collocamento è definito (e non è quello di un mese fa).
E allora vediamo a quanto potrebbe ammontare la cedola del nuovo BTP Valore raggruppando tutte le previsioni più recenti.
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Tutte le previsioni sulla cedola minima del nuovo BTP Valore
Dicevamo delle tante previsioni sull’ammontare dei tassi cedolari minimi del BTP Valore ottobre 2025.
Secondo le simulazioni di mercato, il rendimento effettivo lordo potrebbe collocarsi tra il 3,4% e il 3,5%, pari a un rendimento netto intorno al 3%–3,05%, compreso il premio fedeltà riservato a chi manterrà il titolo fino alla scadenza.
Il Tesoro, per attrarre la platea retail e competere con i BTP a sette anni che come abbiamo già visto alla vigilia sono quotati tra il 3% e il 3,2% lordo (circa 2,7% netto), potrebbe proporre una struttura step-up di questo tipo:
- 2,5% nei primi tre anni
- 3,5% nei due successivi
- 4,5% negli ultimi due anni
Questo schema, oltre a incentivare la detenzione fino a scadenza, permetterebbe di raggiungere un rendimento effettivo lordo attorno al 3,45%, corrispondente a circa 3,02% netto. Sarebbe una resa in grado di competere con quella attuale del settennale classico.
In alternativa, una versione più prudente prevede cedole iniziali al 2,3% e comporterebbe un rendimento complessivo più contenuto: 3,36% lordo e 2,94% netto.
C’è poi l’ipotesi rilanciata da La Repubblica che è ancora più conservativa:
- 2,15% nei primi tre anni
- 3,5% nei due successivi
- 4,5% negli ultimi due
Da cui scaturirebbe un rendimento medio lordo nel range tra 3,3 e 3,4% più basso rispetto a quello della prima previsione ma sempre competitivo rispetto a quello del settennale.
Anche in questo caso, comunque, la curva crescente delle cedole rimarrebbe un segnale di fiducia nel medio periodo e un incentivo alla stabilità dell’investimento. Questa view più conservativa valorizzerebbe alla meglio la strategia di equilibrio tra competitività e sostenibilità dei conti pubblici che Giorgetti sta portando avanti fin dal suo insediamento al Tesoro.
Previsioni cedola minima del BTP Valore ottobre 2025: devono avere senso
Considerando quanto avvenuto con le precedenti emissioni di BTP retail, il Tesoro dovrebbe rendere noti i tassi cedolari minimi garantiti a metà giornata, difficile che si vada oltre. Fino ad allora, in teoria, tutti possono “sparare” i numeri che vogliono ma quelle non sarebbero previsioni realistiche. Le stime sull’ammontare della cedola minima devono avere senso e per farlo devono essere competitive rispetto a quelli che sono gli attuali tassi dei BTP di pari durata. Ecco perchè, come abbiamo accennato in precedenza, era necessario attendere i giorni immediatamente precedenti all’annuncio per avere delle indicazioni attendibili. Gli attuali rendimenti dei BTP tradizionali di pari durata, infatti, non sono quelli del 20 settembre quando venne annunciato il collocamento del nuovo BTP Valore.
Premesso questo, alla viglia dell’annuncio sulla cedola minima, sul secondario i BTP a 7 anni si muovono tra il 3 e il 3,2% di rendimento lordo. La struttura del nuovo BTP Valore è step-up con cedole in rialzo dopo 3 anni e poi dopo altri 2 fino a scadenza (3,2,2) quindi si ragionerà in termini di rendimento medio che dovrebbero essere leggermente sopra l’attuale livello. E’ quasi scontato che sarà questa la filosofia sulla base della quale il Tesoro definirà l’ammontare dei tassi cedolari minimi garantiti del nuovo BTP Valore poichè solo in questo modo il prodotto sarà competitivo.
Previsioni che “accolgono” questa prospettiva sono realistiche. Stime che vanno troppo oltre sono utopiche.
🟢 L’analisi iniziale: Nuovo BTP Valore, quanto deve rendere per essere appetibile?
Il confronto con le cedole del precedente BTP Valore (emesso a maggio 2024)
E il confronto con le cedole della precedente emissioni del BTP Valore? Esso lascia il tempo che trova perchè il nuovo titolo sarà un settennale mentre l’ultima edizione emessa a maggio 2024 prevedeva una durata di 6 anni. Per la cronaca quel BTP Valore offriva una cedola del 3,35% per i primi tre anni del 3,90% per gli altri tre a cui poi si aggiungeva il premio fedeltà extra dello 0,8%.
Il contesto in cui verrà collocato il nuovo BTP Valore è del tutto diverso rispetto a quello di maggio 2024 come pure la struttura del prodotto e la durata. Il solo elemento in comune è il premio extra dello 0,8% che è presente anche nella nuova emissione del titolo. Un pò poco anche per azzardare un confronto.
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