Il caro energia grava sulle spalle delle famiglie e delle aziende italiane, ma visto che ripeterlo in continuazione non porta a niente, la domanda che ci poniamo è un’altra: stiamo davvero facendo di tutto per cercare di risparmiare sulle bollette? Secondo un’indagine effettuata da Switcho, startup focalizzata sul risparmio personalizzato, la risposta è no.

Molte aziende non consapevoli che potrebbero avere un’offerta migliore

Sull’analisi e la valutazione di oltre 6.500 bollette di luce e gas che vengono notificate alle attività commerciali, è emerso che sul 70% dei casi analizzati le condizioni dei contratti non erano le migliori sul mercato. Questo porta ovviamente delle perdite economiche non indifferenti, che determinano altre conseguenze ben peggiori, come la temporanea o definitiva chiusura dell’attività.

Caro energia: spese ai massimi, il rischio è di chiudere

Negli ultimi mesi, le imprese hanno dovuto spendere 40 miliardi di costi aggiuntivi, dovendo fronteggiare un aumento del 300% dei costi di luce e gas: un peso insostenibile che si aggiunge a quelli che già normalmente gravano sulle imprese, soprattutto su quelle piccole. “In Italia ci sono tante piccole attività commerciali come negozi, tabaccherie, bar e ristoranti che, al netto degli aumenti incontrollati dell’energia di questo ultimo periodo, già prima pagavano cifre al di sopra dei valori di mercato per le loro bollette”, spiega il fondatore di Switcho, Marco Tricarico.

Come cercare la migliore offerta sul mercato contro il caro energia

La soluzione, oggi, è cercare la migliore offerta disponibile sul mercato. Il fatto che su 7 casi su 10 non siano state riscontrate le offerte migliori per loro è emblematico soprattutto di una cosa: la scarsa consapevolezza e abitudine a gestire le proprie finanze in modo intelligente, ma specialmente la diffidenza verso il nuovo e, più in generale, verso il cambiamento, anche quando quest’ultimo può apportare benefici ed elementi positivi dal lato economico. La scarsa conoscenza, poi, riguarda anche il totale ignorare l’esistenza e la presenza di strumenti online che possono aiutare a orientarsi nella scelta giusta.

Quanto si può risparmiare?

Ovviamente, è inutile negarlo, Switcho parla anche di sé, visto che offre ai suoi utenti un servizio di comparazione che aiuta proprio in questo, a trovare la migliore offerta (e se l’offerta migliore è quella che hai già, be’, almeno lo sai).

Il COO di Switcho, Redi Vyshka, fa sapere che soprattutto le attività più piccole hanno un atteggiamento molto prudente, simile a quello dei clienti privati. “La possibilità del cambio di fornitore online può risultare più complessa per i clienti business a causa della burocrazia e per questo viene sempre trascurato a favore di altre attività considerate più urgenti”, ma con l’online il risparmio può essere anche considerevole, arrivando a superare perfino “i 7.500 euro all’anno, con una media di 3.000 euro e picchi che arrivano anche a 30-40 mila euro”.

Con i suoi strumenti, Switcho ha fatto risparmiare diverse migliaia di euro all’anno ad alcune attività che sarebbero state piegate dal caro energia. Basta conoscere gli strumenti adatti per capire che un’altra strada, un’alternativa più costruttiva rispetto a quella dell’essere schiavi del proprio lamento, esiste.