Si continua a parlare di caro carburante e con l’estate alle porte, gli italiani iniziano a preoccuparsi. Dopo un breve periodo di sconti dovuti anche grazie all’operato del governo, presso le stazioni di rifornimento il prezzo della benzina e del gasolio hanno ripreso ad aumentare e non solo in modalità servito, ma anche in modalità self service.

Caro carburante: è emergenza

Nell’ultima settimana, infatti, la verde ha superato quota 1,91 euro al litro (oltre 2 euro per il servito), mentre il diesel è risalito sopra quota 1,83 euro. Da qui la necessità di un altro intervento su cui il Governo sta ragionando. Le opzioni sono due: proroga del taglio delle accise già in atto (in scadenza il prossimo 8 luglio), la prima; nuovi tagli, richiesti soprattutto dalle associazioni dei consumatori, la seconda. L’Unione Nazionale dei Consumatori, infatti, ha richiesto una ulteriore riduzione delle accise di 10 centesimi.

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Intervento del Governo all’orizzonte

È stato lo stesso Governo a far sapere che un nuovo intervento è all’orizzonte. La sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra ha infatti considerato “molto probabile” un prossimo intervento del governo in materia, ricordando inoltre che “l’aumento dei prezzi fa anche aumentare il gettito dell’Iva, che non vogliamo mettere nelle casse dello Stato, ma lo usiamo per ridurre le accise e tenere calmierato il prezzo” e che il Governo ha già agito sul tema con “interventi per 30 miliardi”.

Italiani modificano abitudini di guida

Per far fronte al caro carburante, intanto, gli italiani stanno modificando le proprie abitudini: quasi il 50% degli italiani, infatti, usa di meno l’auto, secondo un’indagine condotta da mUp Research per Facile.it. Un terzo degli automobilisti ha agito sul proprio stile di guida, applicando alcune regole per risparmiare guidando (ne puoi leggere alcune in questo approfondimento).