Il BTP maggio 2031 e cedola 6% è in grado di far fruttare i risparmi in un momento in cui essi sono messi a dura prova dall’andamento rialzista dell’inflazione? E’ questa la domanda che alcuni lettori ci hanno posto e alla quale proveremo a dare una risposta nei prossimi paragrafi. Personalmente non abbiamo in portafoglio questo titolo di stato (a differenza di tanti altri) e quindi esortiamo i risparmiatori che lo avessero a lasciare una loro valutazione. Saremo ben lieti di darle il giusto spazio.

Le opinioni sul BTP maggio 2031 possono infatti aiutare tantissimi quei risparmiatori che, oramai da mesi, sono alla costate ricerca di titoli di stato da comprare e inserire in portafoglio per salvaguardare la capacità fruttifera dei proprio risparmi che, come non mai, è messa a dura prova dalla crescita esponenziale dell’inflazione. Ben vengano, quindi, tutti i giudizi sul BTP maggio 2031. Premesso questo, possiamo adesso iniziare la nostra analisi.

BTP maggio 2031: identificazione del titolo

Non è possibile capire se il BTP maggior 2031 presenti caratteristiche sufficienti a salvaguardare i risparmi dall’inflazione, se prima non si hanno ben chiare le caratteristiche del titolo. Con nostro grande stupore dobbiamo ammettere che si tratta di un titolo di stato molto apprezzato dai risparmiatori italiani. BTP maggio 2031, infatti, vanta un volume di ricerche non indifferente su internet. Giusto, quindi, trattare l’argomento.

Per identificare un titolo di stato è necessario il codice isin che in questo caso è IT0001444378. Per conoscere tutte le caratteristiche del titolo, è sufficiente inserire questo ISIN nel search di Borsa Italiana. Con un solo click è possibile visionare la pagina ufficiale del titolo Btp-1mg31 6% (dove l’ultima cifra indice la cedola riconosciuta al momento dell’emissione) che contiene, tra gli altri dati, le seguenti informazioni:

  • Quotazione in tempo reale
  • Rendimento effettivo a scadenza lordo
  • Rendimento effettivo a scadenza netto
  • Duration

Con queste informazioni possiamo iniziare ad analizzare il titolo.

Il BTP maggio 2031 isin IT0001444378 fu emesso, come titolo di durata ultratrentennale, ad inizio del nuovo millennio. La data di inizio delle negoziazioni è infatti il 16/03/00. L’emissione decisamente vecchiotta giustifica l’abbondanza della cedola. Quel 6% riconosciuto, infatti, poteva avere ragione d’essere solo in quegli anni.

Ad ogni modo, considerando la durata, la vita residua del BTP maggio 2031 è di 9 anni appena. La quotazione attuale è di poco superiore a 130. Servono quindi 1300 euro per inserire nel proprio portafoglio un titolo di 1000 euro. Nonostante questo, però, la cedola è consistente. Infatti rapportandola al valore dell’esborso sostenuto per comprare il titolo sul mercato secondario, essa risulta essere pari ad oltre il 4%.

BTP maggio 2031 rendimento

Alla luce di quanto abbiamo detto nel precedente paragrafo, acquistando oggi il BTP maggio 2031 è possibile garantirsi un reddito annuale di oltre il 4%. Poco o tanto? Essendo tutto relativo quando si parla di investimenti, è fondamentale il metro di paragone. Se come termine di confronto assumiamo l’andamento attuale dell’inflazione, non ci sono dubbi: il BTP 2031 è un titolo da comprare per consentire ai propri risparmi di fruttare neutralizzando il potere distruttivo dell’inflazione. Sotto questo punto di vista, quindi, la nostra opinione non può che essere positiva.

Come si può vedere sulla scheda del Btp-1mg31 6%, il rendimento effettivo a scadenza lordo è del 2,33%, percentuale che corrisponde ad un netto dell’1,68%, se si considera la tassazione BTP oggi in vigore.

BTP maggio 2031 opinioni finali

Quale è quindi la nostra opinione finale sul BTP maggio 2031? Considerando l’attuale dinamica dell’inflazione e tenendo conto che la durata residua del titolo è contenuta (9 anni), il rendimento netto offerto è interessante e certamente capace di coprire l’inflazione da qui alla scadenza naturale.

L’ottica di investimento, però, non può che essere di medio/lungo termine. Resta sempre valida la possibilità di vendere BTP prima della scadenza ma, in questo caso, il rischio di rimediare una bella perdita è alto. Il problema sarebbe la durata (rovescio della medaglia): troppo breve per ipotizzare che i prezzi possano salire rispetto ai valori attuali.