rendimento BTP Italia
Tassi e rendimenti BTP Italia maggio 2025 (www.risparmioggi.it)

Il 27 maggio prenderà il via l’emissione del nuovo BTP Italia scadenza giugno 2032. Il titolo ha durata 7 anni e si basa sull’indicizzazione all’indice FOI (senza tabacchi), calcolato dall’ISTAT. Sarà questo parametro che ogni sei mesi verrà sommato ai tassi reali definitivi ai fini del calcolo della cedola semestrale.

Questo particolare meccanismo di funzionamento, molto diverso da quello degli altri titoli retail, renderà più complesso calcolare il rendimento massimo che è possibile attendersi dall’emissione. Accanto ad un dato fisso quale è quello dei tassi reali, c’è sempre quello variabile legato all’inflazione. Il primo verrà annunciato il 26 maggio (di lunedì) ma solo nella sua versione minima garantita (che sarà poi confermata o aumentata al termine della fase retail del collocamento) ma il secondo sarà sempre un’ipotesi alla luce di quelle che sono le stime di inflazione. Logicamente ciò implica che per tutti e sette anni di durata del titolo, la cedola semestrale sarà sempre variabile a causa della componente FOI: più alta se l’inflazione cresce, più basse se i prezzi al consumo sono in calo.

Le previsioni sui tassi reali minimi garantiti del BTP Italia maggio 2025

Alcuni lettori ci hanno fatto notare che a differenza di tutte le altre emissioni di BTP retail (compresi i BTP Italia precedenti), nel caso del nuovo titolo non ci sarà neppure il tempo per farsi due calcoli sulla convenienza dell’acquisto. Di solito, infatti, i collocamenti partono di lunedì e la cedola minima viene annunciata di venerdì con il week end che intermezza il tutto dando la possibilità ai potenziali compratori di riflettere.

Nel caso del BTP Italia giugno 2032, tutto questo non sarà possibile visto che l’emissione parte di martedì e i tassi minimi reali garantiti vengono annunciati di lunedì.

Non resta altro da fare che affidarsi alle stime. Un mese è passato da quando il MEF annunciò il lancio di nuovo BTP Italia. Già allora vennero formulate delle previsioni sul possibile ammontare dei tassi minimi. In questo arco di tempo è successo un pò di tutto con le borse che hanno corretto dopo il crollo di inizio aprile grazie alla notizia dell’accordo tra Usa e Cina sui dazi. Il sentiment è quindi migliorato e di certo ciò condizionerà la scelta del MEF.

Anche per ragioni pratiche, inoltre, le previsioni che ora possiamo fare sull’ammontare dei tassi minimi che verranno annunciati il 26 maggio sono più accurate.

Abbiamo scandagliato le varie stime che sono circolate sui siti internet specializzati in quest’ultimo mese e possiamo dire alla vigilia dell’annuncio ufficiale che tutte sono comprese tra un minimo del 1% e un massimo del 2%. In questa forchetta sarà collocato l’ammontare dei tassi minimi del nuovo BTP Italia. Molto difficile che si possa andare oltre ma anche che si scenda sotto. Attenzione perchè questa non è la cedola del BTP Italia, visto che andrà sommato sempre l’indice FOI al netto dei tabacchi trattandosi di un titolo indicizzato all’inflazione italiana.

Se davvero i tassi reali minimi garantiti dovessero essere compresi tra l’1 e il 2%, allora non ci sarebbero grandi scostamenti rispetto alle ultime emissioni. Il BTP Italia 2022, che tante faville ha fatto nel primo periodo di vita sul fronte rendimento grazie ad una impennata dell’inflazione, fu emesso ad un tasso reale dell’1,6% (minimo poi confermato dal definitivo). Già la sua prima cedola, però, fu decisamente consistente oltre ogni ipotesi: 7,2% in appena sei mesi grazie alla forte crescita dell’inflazione.

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I rendimenti massimi ottenibili dal BTP Italia maggio 2025

Considerato che nel caso del BTP Italia, tassi reali non sono coincidenti con la cedola visto che va tenuto conto dell’indicizzazione all’inflazione tricolore, vediamo allora di capire quale può essere il rendimento massimo a cui i risparmiatori possono ambire. E’ infatti questo parametro quello che interessa concretamente.

Qui entrano in gioco le previsioni sulla performance dell’inflazione italiana.

La situazione attuale (definitivo aprile 2025) vede l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, in rialzo dello 0,1% su base mensile e dell’1,9% su base annua contro la stima preliminare che dava l’aumento al 2%. L’inflazione calcolata dall’ISTAT è in linea con gli obiettivi BCE. Non serve essere degli economisti per capire che siamo in un contesto di bassa inflazione. Molti analisti dicono che lo saremo anche per il prossimo anno, forse per il secondo e per quelli successivi? In realtà, dal nostro punto di vista, non è neppure detto che lo saremo nel breve termine vista l’enorme incertezza sul fronte commerciale. Trump è una variabile da tenere conto nella definizione dei rendimenti massimi del BTP Italia perchè, in caso di guerra commerciale all’Europa, potrebbe farli schizzare anche nel breve termine…altro che garanzia di bassa inflazione per i primi due anni.

Guardando ai precedenti storici, il BTP Italia 2022 che citavamo prima è arrivato a generare un rendimento annuo lordo del 9,4% proprio grazie al rally dell’inflazione sostenuto dall’aumento del costo dell’energia. Poi il FOI è calato e anche i rendimenti sono andati appresso tanto che la cedola semestrale di dicembre è stata molto magra.

Più stabile il successivo BTP Italia 2023 che venne collocato in un contesto di ribasso dell’inflazione e che quindi non hai generato rendimenti stratosferici arrivando massimo al 3% annuo lordo.

Viste queste premesse e assumendo un’inflazione nel range tra l’1,5 e il 2%, il rendimento massimo a cui i risparmiatori possono pensare di ambire con il BTP Italia maggio 2025 è del 4%. Difficile che vada oltre e difficile che scenda sotto al 2,5%. Questo ritorno è dato dalla somma della stima sui tassi reali (quantificati tra l’1 e il 2%) e le previsioni di inflazione.

Non tutto è scontato…

Livello di affidabilità dell’indicazione? In tempi normali medio alto, ora molto da prendere con le pinze perchè una guerra commerciale tra Usa e Europa o peggio ancora globale, farebbe volare l’inflazione con conseguente aumento dei rendimento massimo ottenibile. Alla fine il rendimento massimo lo deciderà…Trump.

A proposito avete sentito il botto delle borse europee dopo che Trump ha minacciato dazi del 50% sui prodotti importati dall’EU se non ci dovesse essere un accordo entro giugno? Non vorremo essere nei panni del MEF lunedì quando dovranno essere resi noti i tassi reali minimi del nuovo BTP Italia.

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