Il dividendo STMicroelectronics 2025 è stato fissato a 0,36 dollari per azione con tradizionale ripartizione in quattro cedole trimestrali ognuna da 0,09 dollari. Lo stacco della prima tranche è stato fissato per il 23 giugno prossimo con pagamento da mercoledì 25 giugno. Proprio in vista dell’appuntamento con la remunerazione, STM sembrerebbe aver migliorato il suo andamento in borsa. Nelle ultime 5 sedute il titolo si è apprezzato del 13% e ora scambia a 25,18 euro ovvero 28,8 dollari. Il driver ribassista che per mesi aveva condizionato la performance del titolo, l’incertezza generata dai dazi Usa, sembrerebbe essersi ridimensionato o comunque inizia ad essere sottopesato dal mercato a causa dell’emergere di fattori rialzisti più pesanti a partire dal futuro che attende la governance della quotata.
Il cambio di dinamica dei prezzi impatta anche sul rendimento del dividendo che essendo calcolato sulla base dei prezzi delle azioni STM, si riduce all’aumento del valore del titolo.
Il 23 giugno lo stacco della prima tranche del dividendo STM 2025
Sono oramai tantissimi anni che STM segmenta il suo dividendo in quattro tranche mensili come del resto fanno le quotate più importanti del settore semiconduttori. La tranche in stacco il 23 giugno prossimo sarà la prima così come deliberato dall’assemblea degli azionisti della quotata. Successivamente la seconda tranche del dividendo STM 2025, sempre dello stesso importo, sarà staccata il 22 settembre 2025, con pagamento dal 24 settembre 2025; la terza tranche il 23 dicembre 2025 con messa in pagamento a partire dal 26 dicembre 2025 e per finire la quarta e ultima tranche verrà staccata il 23 marzo 2026 con successiva messa pagamento dal 25 marzo 2026.
In pratica ogni trimestre ci sarà un dividendo STM a rimpolpare il conto titoli degli azioni e degli investitori. Un flusso continuo per tutto l’anno che spiega perchè le azioni STMicroelectronics siano scelte per generare reddito passivo da dividendo con continuità.
Rispetto all’esercizio 2023 (stacchi nel 2024 e primo trimestre 2025), il dividendo STM complessivo è più altro di 3 centesimi (fu pari a 0,33 dollari).
Dal 2020 in poi la cedola è sempre aumentata confermando la lunga storia di distribuzione di dividendi che caratterizza la quotata.
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Ai prezzi attuali di STM, il dividend yield è in ribasso
Più che l’ammontare del dividendo, è il rendimento il parametro da considerare per valutare la bontà di una cedola rispetto ad un’altra. Il dividend yield è il rapporto tra cedola unitaria o trimestre e prezzo delle azioni con il risultato poi espresso in percentuale. Ai prezzi di ieri delle azioni STM, lo yield totale ammonta all’1,63% mentre il rendimento della sola tranche di 0,09 euro ammonta allo 0,4%. Come si può subito notare non si tratta di rendimenti particolarmente alti ma questo deriva proprio dal fatto che le azioni STM, rispetto a quando venne formulata la proposta sulla cedola, ossia fine marzo, si sono molto apprezzate. Basti pensare che il titolo solo nell’ultimo mese ha segnato un rialzo del 25,7% in gran parte concentrato da metà aprile in poi.
Se andiamo indietro a fine marzo, le azioni STM chiudevano la seduta precedente a quella della delibera sulla remunerazione degli azionisti, il 27 del mese, a 21,2 euro. Con quel prezzo, il dividend yield della prima tranche STM sarebbe stato delle 0,47% mentre quello relativo a tutta la cedola sarebbe ammontato all’1,94%. La flessione è quindi palese ed è proprio un effetto del ribasso dei prezzi.
Cosa attendersi per le azioni STM da qui allo stacco della cedola
Lo abbiamo già accennato in precedenza: il tema dazi tra gli investitori attivi su STM sembra essere passato in secondo piano. Le nuove tematiche sono lo scontro tra italiani e francesi per il controllo della società e addirittura il rischio che ci possa essere una scissione in due entità. Questi temi danno visibilità al titolo e spunti ai trader.
STM ha chiuso il primo trimestre 2025 con un ribasso dei ricavi del 27% anno su anno in linea con le stime del management. La view per il secondo trimestre è però migliore: i vertici si attendono un fatturato pari a 2,71 miliardi di dollari in rialzo dell’8%. Tra gli analisti intervente sul titolo c’è un predominio della prudenza. Secondo MarketScreener, però, la raccomandazione media complessiva tra i 21 esperti che coprono il titolo è outperform con target price a 27,05 dollari, sotto gli attuali prezzi (quindi niente potenziale di upside).
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