auto Stellantis e catena di montaggio in Usa
Azioni Stellantis e investimenti in Usa (www.risparmioggi.it

Per le azioni Stellanis quella di ieri è stata la giornata del ritorno al reale. Il sentiment negativo che è tornato a pressare gli investitori e soprattutto la decisione degli analisti di Moody’s di procedere con il taglio dell’outlook da stabile a negativo hanno determinato il crollo delle quotazioni del gruppo automotive. Era da tanto che sulle azioni Stellantis non si vedeva un rosso del 4,78% e ovviamente un tracollo simile non ha fatto altro che rialimentare i vecchi timori degli investitori. E se il recente rimbalzo di Stellantis fosse stato causato in realtà solo da ragioni fisiologiche senza alcun fondamento reale? E’ questa la domanda che alcuni lettori ci hanno posto. Riteniamo che questo interrogativo possa rispecchiare uno stato d’animo comune. Del resto non ci sarebbe neppure nulla di strano: titolo massacrato dalle vendite fino a fine settembre che, grazie ad alcuni catalizzatori, rimbalza con l’inizio del nuovo mese tornando a descrivere una curva che non si vedeva dalla prima quindicina di maggio.

E allora, cosa fare con le azioni Stellantis a seguito proprio del crollo di ieri? Premesso che la situazione della quotata italo-francese è complessa e che gli stessi mercati, nel loro insieme, stanno attraversando una fase molto particolare, c’è un potenziale nuovo catalizzatore che forse vale la pena tenere d’occhio fin dal momento dell’opening bell di Piazza Affari: l’annuncio della portata del nuovo maxi piano di investimenti negli Stati Uniti.

I numeri del piano di investimenti Stellantis in Usa

L’annuncio ufficiale è arrivato ieri a mercati chiusi: Stellantis investirà negli Stati Uniti 13 miliardi di dollari in quattro anni nell’ambito del più grande piano di investimenti mai realizzato dal gruppo sul territorio americano. L’obiettivo della casa automobilistica è ambizioso: incrementare del 50% la produzione nazionale entro il 2029, rafforzando la presenza industriale e commerciale in un mercato chiave per i margini del gruppo.

La manovra, annunciata dal CEO Antonio Filosa, si inserisce nel contesto delle pressioni dell’amministrazione statunitense per il reshoringindustriale e si tradurrà in 19 nuove iniziative di prodotto e cinque nuovi modelli. La gestione operativa sarà affidata a Mauro Pino, nuovo capo della produzione in Nord America, chiamato a coordinare la crescita su scala statunitense.

Sul piano occupazionale, il piano prevede oltre 5.000 nuovi posti di lavoro distribuiti tra Illinois, Ohio, Michigan e Indiana. A Belvidere (Illinois) verrà riaperto lo stabilimento per produrre le nuove Jeep Cherokee e Compass (600 milioni di dollari di investimento), mentre a Toledo (Ohio) arriverà un pick-up di medie dimensioni con un impegno da 400 milioni. Ulteriori fondi sono destinati al Warren Truck Plant in Michigan (100 milioni) e alla produzione del nuovo motore GMET4 EVO a Kokomo (Indiana).

Fin qui i numeri. Ma quali potrebbero essere le conseguenze di tutto questo sulle azioni Stellantis?

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Potenziale impatto del piano di investimenti Usa sul titolo Stellantis

Vanno distinti due livelli: lungo termine (e quindi ragionamento in ottica investimento) e immediato (e quindi ragionamento in ottica speculativa).

Partiamo dal primo.

Dal punto di vista dei mercati, il piano rappresenta una mossa strategica di medio-lungo periodo. Gli analisti non hanno mai fatto mistero nel ritenere il rafforzamento della produzione americana un potenziale volano per la redditività del gruppo, grazie alla riduzione dei costi logistici e alla maggiore esposizione al mercato più profittevole del gruppo. Tuttavia, l’entità dell’investimento potrebbe pesare sui margini e sul cash flow nel breve termine, con un impatto potenzialmente volatile sul titolo Stellantis in borsa.

Se la strategia di Filosa dovesse riuscire a consolidare le quote di mercato Usa, il piano da 13 miliardi potrebbe trasformarsi in un catalizzatore di valore per gli azionisti nel ciclo 2026–2030. L’orizzonte non è quindi di breve periodo, anzi i tempi sono piuttosto lunghi.

E’ per questo che molti investitori potrebbero preferire l’orizzonte più immediato.

E allora perchè questa notizia potrebbe avere un effetto diretto sulle azioni Stellantis? Tanto per iniziare perchè nelle scorse settimane furono anche le indiscrezioni proprio sugli investimenti in Usa a lanciare gli acquisti sul titolo automotive. Con l’annuncio ufficiale di ieri, ora il piano è chiaro sia nella portata e sia in quelli che potrebbero essere i suoi effetti. Di certo parte del valore delle azioni Stellantis già incorpora gli investimenti negli States, proprio perchè c’erano stati dei rumors, ma l’ammontare del piano è maggiore di quello che si prevedeva.

Analisti ultimamente piuttosto freddi sulle azioni Stellantis

A fornire elementi utili su cosa fare in borsa con le azioni Stellantis sono spesso anche gli analisti con gli aggiornamenti delle loro valutazioni. Le ultime valutazioni sul titolo automotive non sono state particolarmente incoraggianti. Appena pochi giorni fa Deutsche Bank confermava il rating hold sulle azioni Stellantis con target price alzato a 8 euro. Una valutazione solo a prima vista positiva perchè hold sta per mantenere e lo stesso target price sarà si più alto di quello precedente ma è più basso dei valori correnti del titolo. Morale sul titolo automotive, almeno dal punto di vista di Deutsche Bank, non c’è potenziale di upside. Più ottimisti gli esperti di MedioBanca che pur restando sul neutral, hanno alzato il prezzo obiettivo a 9,7 euro (e in questo caso c’è potenziale di upside).

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