Tra meno di una settimana (l’evento è calendarizzato per il 22 ottobre), Saipem renderà noti i conti del terzo trimestre 2025 e quindi cumulativi sui primi nove mesi dell’esercizio. L’appuntamento è molto atteso da azionisti e investitori che proprio sulla trimestrale stanno riponendo molte aspettative anche perchè nel corso dell’ultimo mese il titolo engineering è rimasto praticamente piatto. Alla ripartenza di oggi le azioni Saipem muoveranno da 2,38 euro, l’8% in meno rispetto a cinque giorni fa ma soprattutto il 10% in meno da inizio 2025. Sono i numeri a suggerire che Saipem avrebbe bisogno di visibilità per provare a invertire la rotta.
L’idea di investimento è che proprio l’attesa trimestrale possa ridare quell’hype tanto cercato. Il punto è che non è detto che ciò avvenga. In vista della pubblicazione dei conti trimestrali, infatti, molti analisti hanno messo nero su bianco le loro previsioni. Possiamo già anticipare che non c’è una convergenza bullish.
Il punto sulle previsioni trimestrali di Saipem
Equita, Websim ma anche Intesa Sanpaolo e Morgan Stanley sono le case di analisi che si sono espresse in vista della trimestrale di Saipem. Come vedremo tra poco i loro giudizi non sono convergenti.
Secondo la sim milanese, Saipem dovrebbe chiudere il trimestre con un buon andamento dei ricavi dell’utile grazie alla divisione ABS (Asset Based Services, offshore E&C). I “problemi” potrebbero però sorgere in relazione alla guidance 2025 che gli esperti ritengono possa essere agevolmente confermata (se non anche leggermente migliorata) ma senza alcun entusiasmo. In quest’ottica i ricavi di esercizio sono visti a 15 miliardi di euro, l’Ebitda a 1,6 miliardi, il flusso di cassa operativo a 900 milioni di euro e gli investimenti a 500 milioni: tutti parametri già noti. Proprio perchè non dovrebbe esserci alcun effetto sorpresa, gli analisti ritengono che sarà più che mai necessario un consolidamento deli ordini per poter ipotizzare un rialzo solido delle azioni Saipem in borsa.
Leggermente più ottimista il punto di vista di Websim. In questo caso gli analisti sembrano porre l’accento più sulla prosecuzione del trend di crescita già avviato negli ultimi trimestri che sull’assenza di sorprese ad alto impatto. Le previsioni trimestrali restano comunque di tutto rispetto: ricavi a 3.875 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto a un anno fa, MOL a 424 milioni di euro, il 25% in più su base annua e utile netto a 106 milioni di euro, in rialzo del 18% anno su anno e addirittura del 69% su base sequenziale. Scontata anche per Websim la conferma della guidande 2025 con ricavi visti a 15 miliardi di euro e l’Ebitda a 1,6 miliardi di euro.
Della conferma delle previsioni su tutto il 2025 sono convinti anche gli analisti di Intesa Sanpaolo. Anche loro si attendono ricavi a 15 miliardi, un Ebitda nell’area dei 1,6 miliardi e un cash flow operativo intorno a 900 milioni di euro. Per quello che invece riguarda le previsioni sulla trimestrale, gli analisti italiani vedono un Ebitda in area 400 milioni con un margine Ebitda del 10,8% (in forte rialzo rispetto a quello di un anno fa) con il margine della divisione Asset Based Services che dovrebbe superare il 13%, accanto ad un leggero aumento dei ricavi. Volendo proprio trovare qualche sfumatura rispetto alla consensus, bisogna guardare alle stime sull’indebitamento finanziario netto che Intesa Sanpaolo vede a quota 160 milioni di euro (contro i 501 milioni attesi) dopo vendite per 3,72 miliardi di euro.
Cosa fare in borsa con le azioni Saipem?
Nel 2025 le azioni Saipem, tranne rari e circoscritti momenti, non sono mai riuscite a crescere in modo stabile. Il loro andamento è stato al contrario molto volatile e chi opera sui mercati sa perfettamente che quando c’è incertezza arriva anche la speculazione. Tutta “colpa” dell’assenza di sostegno da parte del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio, infatti, sono da mesi molto instabili e spesso deboli. C’è è un problema per un titolo come Saipem.
Pensare che, da sola, la trimestrale, possa bastare per ridare slancio alle azioni Saipem resta un azzardo. E infatti gli analisti di Equita, snocciolando le loro previsioni sui risultati, non sono andati oltre la conferma del rating hold (mantenere) con target price a 2,7 euro appena sopra le quotazioni attuali. Per la sim milanese, quindi, i prezzi di Saipem hanno poco upside di crescita con la trimestrale e da qui il suggerimento prudenziale.
Più ottimismo c’è invece nel buy reiterato da Websim: in questo caso il target price a 3,1 euro implica un buon potenziale di rialzo rispetto ai prezzi correnti. Stesso identico posizionamento di Intesa Sanpaolo che, in vista della trimestrale, ha ribadito la sua view bullish.
Pur considerando la valutazione positiva di questi due ultimi analisti, l’impressione è che l’approccio generale sulle azioni Saipem sia più da investimento di lungo termine che da operazione strutturata per sfruttare l’effetto trimestrale. Lo hanno lasciato intendere in modo chiaro anche gli analisti di Morgan Stanley secondo i quali, dopo la fusione con Subsea7, oramai l’attenzione degli operatori è più rivolta al lungo termine con i prossimi passi sul fronte delle operazioni di M&A che potrebbero essere il catalizzatore di riferimento. E se lo dice la banca d’affari Usa che sulle azioni Saipem ha rating overweight e target price a 3,35 euro (contro i 3,1 euro precedenti) qualcosa vorrà dire.
Cosa fare allora con le azioni Saipem in vista della trimestrale? Sempre per Morgan Stanley i prezzi attuali di Saipem possono essere un buon punto di ingresso perchè il titolo, nel lungo termine, è destinato a crescere. Poi se magari dovesse arrivare qualche assist nuovo, tipo quello di oggi relativo all’aggiudicazione di nuovi contratti in Azerbaijan, male non sarebbe.
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