Le azioni Saipem stanno attraversando una fase di grande incertezza strette tra il generale sentiment negativo che caratterizza i mercati azionari e la spinta al ribasso del prezzo del petrolio. Dimostrazione del momento incerto è tutta nei numeri: se nell’ultimo mese c’è stata una progressione del 18%, da inizio anno spicca un rosso del 22%. Il titolo scambia attualmente a 2,06 euro leggermente sotto al fixing iniziale di un certificato quotato da Banco BPM appena ieri 7 maggio (2,08 euro il prezzo iniziale del prodotto) sul Cert-X – EuroTLX di Borsa Italiana. Stiamo parlando del certificato Equity Premium Autocallable con sottostante unico le azioni Saipem e barriera al 60%. Proprio l’altezza del livello barriera rende il prodotto identificato dall’ISIN IT0005647786 molto interessante.
Prima di analizzarne le caratteristiche precisiamo subito che non si tratta di una emissione isolata da parte della banca di Piazza Meda. Sempre nella stessa data e in un colpo solo Banco BPM ha emesso ben 10 certificati tutti con sottostante azionario unitario e barriera al 60%.
Azioni Saipem sottostante al certificato ISIN IT0005647786 di Banco BPM
Con un taglio minimo di 100€, il nuovo certificato su Saipem emesso da Banco BPM con scadenza 05/05/2028 e accessibile praticamente a tutti. E questo è un altro elemento che lo rende ben predisposto per rispondere all’attuale fase di incertezza dei mercati. Il prodotto paga sia una cedola incondizionata mensile sui primi due anni di vita che una cedola condizionata (sul terzo e ultimo anno).
In particolare, la cedola incondizionata ammonta all’1,05% mensile quindi il 12,6% annuo e viene pagata ogni mese per 24 mesi (pagamenti dal 06/06/2025 al 07/05/2027) a meno che non scatti il richiamo anticipato dopo il secondo anno (percentuali lordo, c’è la classica tassazione sui certificates da considerare per il netto).
La cedola condizionata, invece, scatta dal 28/05/2027 al 27/04/2028 (terzo anno di vita) se alla data di valutazione della stessa, il prezzo delle azioni Saipem si colloca ad un livello uguale o più alto del livello barriera del 60%. La cedola condizionata beneficia anche del classico effetto memoria e quindi se una certa data di valutazione della cedola stessa essa non dovesse essere pagata non avendo raggiunto l’obiettivo, allora il suo ammontare non sarà perso ma si andrà a sommare alla cedola condizionata successiva sempre se quest’ultima sarà pagata. Il meccanismo della memoria dura fino alla scadenza del prodotto.
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C’è anche l’opzione autoballable
A partire dalla data di valutazione mensile del 29/04/2026 fino al 31/03/2028, il certificato sulle azioni Saipem può essere oggetto di richiamo anticipato. L’autocallable è automatica e scatta nel caso in cui alla data di valutazione del rimborso, il prezzo delle azioni Saipem è pari o superiore al livello di soglia di rimborso anticipato che è fissato al 100%. Se la condizione si realizza, il certificato è automaticamente rimborsato e l’investitore avrà la restituzione del capitale investito.
Il meccanismo dell’autocallable è quello tipico dei certificati cash collect con premi mensili, cedole e effetto memoria solo che nel caso specifico del prodotto si interseca con la questione della cedola condizionata.
Infatti, essendo l’autocallable potenzialmente attivabile da aprile 2026, ciò significa che le 12 cedole mensili condizionate sono garantite (quindi comunque l’investitore si porta a casa il 12,6% annuo lordo). Le 12 del secondo anno di vita dipendono invece dall’attivazione o meno della call. E poi ci sono le 12 cedole condizionate mensili dell’ultimo anno che sono legate all’andamento del prezzo delle azioni Saipem (entra in gioco la barriera).
Passa alla pratica ➡ Dove comprare i certificates: mercati, orari e procedura
La situazione alla data di scadenza
Soliti due scenari alla data di scadenza: senza attivazione dell’autocall, è necessario che il prezzo delle azioni Saipem sia pari o superiore alla barriera al 60% per aver garantito il rimborso del capitale nominale; se invece il ribasso delle quotazioni Saipem dovesse essere più ampio del 40%, allora sarebbe rimborsato un importo pari a quello che l’investitore avrebbe ottenuto investendo in modo diretto sul titolo engineering (c’è quindi una perdita sul capitale investito).
Un punto di forza del certificato che diluisce il livello di incertezza legato al trend delle azioni Saipem è proprio il fatto che comunque la perdita, se si dovesse attivare il secondo scenario) sarebbe contenuta dalla presenza delle cedole fisse.
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