dividend yield poste
Rendimento saldo dividendo Poste Italiane 2025 (www.risparmioggi.it)

Nell’ultima settimana le azioni Poste Italiane sono rimaste più o meno invariate in area 19,12 euro. Non c’è stata quindi grande reazione alle delibere dell’assemblea degli azionisti del 30 maggio scorso nonostante, al di là delle ratifiche sulla remunerazione degli azionisti, sia stato anche ufficializzato il passaggio di quote tra la stessa Poste Italiane e i francesi di Vivendi con PST che sale al 24,81% di Telecom Italia e VIV che scende al 2,506%. Poste ora è il primo azionista di Telecom Italia.

L’assenza di reazione fa pensare che tutto fosse stato messo in conto dal mercato. Ieri scambi esegui a causa del clima semi-festivo, oggi il focus potrebbe tornare sulle azioni Poste Italiane anche perchè il 23 giugno prossimo è previsto lo stacco del saldo sul dividendo relativo all’esercizio 2024. L’appuntamento con la cedola spicca nel calendario dividendi di giugno (per la verità poco interessante almeno fino all’appuntamento di lunedì 23).

Ufficiale il saldo dividendo Poste Italiane 2025

L’approvazione da parte del consiglio di amministrazione di Poste del bilancio al 31 dicembre 2024 era un passaggio formale ma necessario per mettere definitivamente nero su bianco le decisioni sulla cedola.

Il saldo sul dividendo Poste Italiane 2025 sarà pari a 0,75 euro e verrà appunto staccato il 23 giugno con pagamento da mercoledì 25 (record date ovvero legittimazione al pagamento del dividendo 24 giugno 2025). Tenendo conto che la quotata gialla aveva già staccato un acconto sul dividendo pari a 0,33 euro, la cedola complessiva a valere sull’esercizio 2024 ammonterà a 1,08 euro per azione. Insomma tutto come già deciso in sede di approvazione dei conti da parte del consiglio di amministrazione. Da allora però sono passati oltre tre mesi (era fine febbraio) e quindi a cambiare potrebbe essere il rendimento del saldo stesso. Per capire come esso è evoluto dobbiamo andare a guardare al trend delle azioni Poste Italiane nel corso di questi 100 giorni.

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Azioni Poste Italiane e rendimento saldo dividendo: l’impatto dei prezzi

Se è vero come abbiamo già detto che le azioni Poste Italiane nel corso dell’ultima settimana sono rimaste praticamente ferme, è altrettanto vero che su base mensile di movimento ce n’è è stato: i prezzi sono infatti saliti del 5% nel corso dell’ultimo mese. A fine febbraio Poste scambiava a 15,4 euro mentre a inizio giugno siamo sopra ai 19 euro. L’apprezzamento è visibile a occhio nudo. Addirittura nella dinamica degli ultimi 100 giorni, le quotazioni non sono mai tornate a livelli di fine febbraio neppure ad inizio aprile quando c’è stato lo scivolone causato dall’introduzione dei dazi americani. Allargando il range temporale, da inizio anno Poste Italiane si è apprezzate dal 37% risultando una delle migliori di tutto il Ftse Mib.

La domanda è come ha impattato tutto questo sull’andamento del dividendo. Assumendo come variabile fissa la cedola, a variare è il prezzo delle azioni e se esso sale allora il corrispondente dividend yield tende a calare. Quando venne approvato il bilancio, il dividendo Poste Italiane 2025 implicava un rendimento del 7,42% ai corsi azionari di allora con una componente saldo al 5,15%.

Rispetto ad allora, il rendimento del saldo è sceso al 3,92% e di conseguenza giù anche il dividendi yield totale che si è portato al 5,65%. La flessione registrata negli ultimi 100 giorni è palese. Questa è l’altra faccia del rialzo di un titolo. Del resto le azioni Poste Italiane (market cap ad un passo dai 25 miliardi di euro) viaggiano da tempo sui massimi (19,25 euro i top delle ultime 52 settimane) e quindi la flessione del dividend yield 2025 non deve stupire.

I prezzi delle azioni Poste Italiane saliranno ancora in vista dello stacco del dividendo?

Se le quotazioni di Poste Italiane dovessero salire ancora nelle settimane che precedono lo stacco del saldo, allora il dividend yield di ridurrebbe ancora. Centrale è quindi capire cosa attende la quotata. Proprio oggi sulle prospettive del titolo sono intervenuti gli analisti di Morgan Stanley che se prima erano bullish ora sono più neutrali e questo perchè c’è la convinzione che il titolo giallo si sia apprezzato molto negli ultimi mesi (+48% la progressione da inizio anno). La banca d’affari Usa ha tagliato la raccomandazione dal precedente overweight a equalweight quindi se prima il titolo era da sovrapesare nel portafoglio ora deve pesare come tutti gli altri. Lo stesso target price assegnato da MS a Poste, 20 euro, è ad un passo dalle quotazioni correnti e ciò significa che il potenziale di upside è molto stretto.

Al netto dell’irruzione di notizie price sensitive forti, Poste Italiane non dovrebbe salire più di tanto e quindi il dividend yield del saldo in stacco il 23 giugno si dovrebbe confermare sui livelli attuali. Attenzione perchè se i prezzi dovessero invece scendere, allora il rendimento aumenterebbe.

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