Dopo un’assenza che oramai durava dalla fine di agosto, con l’inizio di ottobre sono tornate le valutazioni degli analisti sulle azioni Enel. Nel giro di 24 ore prima HSBC e poi Goldman Sachs si sono espresse sulle prospettive dell’utility. Tutto questo mentre sul Ftse Mib, il titolo Enel sembra aver intrapreso la strada della lateralizzazione confermandosi in area 8,17 euro. Dopo aver raggiunto un picco a 8,21 euro nella seduta di venerdì, frutto di un costante apprezzamento partito dai 7,87 euro di lunedì 22 settembre, Enel ha quindi leggermente ritracciato tanto da ridurre il verde delle ultime 5 sedute ad appena l’1%. Ecco proprio mentre in borsa è in atto questa dinamica, che comunque non inficia il verde di oltre 16 punti percentuali accumulato da inizio anno, le banche d’affari cambiano le carte sul tavolo. Il “problema”, ci venga passato il termine, è che ciò non è avvenuto nella stessa direzione. Le nuove valutazioni di HSBC e di Goldman Sachs sono diametralmente antitetiche perchè una va in direzione prudenziale, l’altra è bullish.
Il risultato di questi giudizi molto diversi tra loro è che oggi, già all’apertura delle contrattazioni, gli investitori saranno dinanzi a un bivio: meglio comprare oppure solo mantenere le azioni Enel?
Goldman Sachs suggerisce di comprare azioni Enel
Oramai da tempo la banca d’affari Usa Goldman Sachs è decisamente rialzista sulle prospettive di Enel. Il rating buy (comprare) assegnato a inizio febbraio 2025 aveva già passato indenne una prima revisione avvenuta a maggio e ora trova conferma nell’aggiornamento di ottobre (con rialzo del target price).
La posizione degli esperti è sempre la stessa: Enel è gruppo solido, oramai stabilmente al terzo posto nella classifica delle quotate a maggiore market cap di Borsa Italiana collocandosi alle spalle di Unicredit e Intesa Sanpaolo. Un primato non da poco visto che stiamo parlando di un’utility e non di un finanziario. Premesso questo il consiglio buy espresso da Goldman Sachs va letto in vista della prossima pubblicazione dei conti dei primi nove mesi 2025.
Secondo la banca d’affari Usa è assodato che la trimestrale di Enel sarà forte ma il vero valore aggiunto potrebbe essere l’aumento della guidance su tutto il 2025. Sono i numeri fin qui registrati a suggerire questa prospettiva: il primo trimestre 2025 si è chiuso per Enel con un utile netto pari a 2 miliardi di euro nel primo trimestre a cui sono poi da aggiungere gli 1,8 miliardi di euro messi a segno nel periodo aprile-giugno. Ora, tenendo conto che le stime di GS vedono l’utile del terzo trimestre di Enel a 1,8 miliardi e considerando la stagionalità del business, a fine anno l’utile netto di esercizio potrebbe essere superiore ai 7 miliardi del 2024.
Una prospettiva simile avrebbe implicazioni anche sulla remunerazione degli azionisti. Il dividendo Enel 2025 a valere sull’esercizio 2024 è ammontato a 0,47 euro; quello prossimo, tenendo anche conto della politica sul payout, potrebbe essere maggiore.
Insomma le prospettive sull’esercizio 2025 potrebbero fa rafforzare la fiducia degli investitori che, per la verità, è già molto alta come dimostrato dal successo del maxi-bond da 4,5 miliardi di dollari (3,8 miliardi di euro), emesso il 24 settembre scorso. Si è trattato della più grande emissione obbligazionaria europea nel settore utility del 2025 e l’operazione è stata accolta con forte domanda e giudizi positivi dal mercato.
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Quale è il prezzo target delle azioni Enel?
La “consacrazione” della prospettiva bullish di Goldman Sachs sulle azioni Enel è nell’aumento del prezzo obiettivo. In precedenza fissato a 9,55 euro, a seguito della revisione, è stato aumentato a 10 euro. Si tratta di un valore target decisamente superiore a quelle che sono le quotazioni attuali dell’utility. Più nello specifico, visti i prezzi correnti, il potenziale di upside è pari a circa il 24%. La prospettiva di Goldman Sachs si può quindi riassumere in questo modo: continuare a comprare azioni Enel perchè i prezzi possono arrivare fino a 10 euro. Si tratta di un obiettivo a dir poco ottimista visto che il titolo dell’utility livelli simili non li ha mai conosciuti (il massimo storico fu raggiunto a gennaio 2021 a quota 9,047 euro).
Come accennavamo all’inizio la prospettive su Enel ad inizio ottobre non è condivisa da analisti altrettanto qualificati: quelli di HSBC. La prospettiva della banca londinese è diametralmente opposta perchè nasce da una premessa del tutto diversa: la convinzione che le azioni Enel sia cresciute già tanto e che quindi non abbiamo più quell’hype che le ha fin qui contraddistinte. Proprio in quest’ottica gli analisti di HSBC hanno quindi declassato il rating dal precedente buy a hold e ora suggeriscono solo di mantenere il titolo in portafoglio e non più di comprarlo.
In linea a questa valutazione, anche il target price resta molto indietro a quello, rivisto al rialzo, che è stato espresso da GS: appena 8,7 euro. Per quanto il valore sia stato confermato rispetto a quello precedente, il potenziale di upside rispetto ai valori attuali delle azioni Enel è molto risicato. Da evidenziare, infine, che il precedente buy espresso da HSBC era stato assegnato a metà agosto e quindi nel giro di neppure due mesi la prospettiva degli esperti inglesi su Enel è del tutto cambiata.
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