Le azioni Beyond Meat si sono completamente prese la scena a Wall Street: dopo aver aperto ad appena 1,02$ si sono ritrovate alla chiusura a +1,47%. In mezzo una vera e propria corsa a comprare da parte dei trader che si è alla fine tradotta in un rialzo del 127% in appena un giorno di scambi. Probabilmente gli investitori più speculativi avevano già acceso un faro sul titolo nel pre-market galvanizzati dal rialzo del 70% evidenziato prima dell’opening bell della borsa americana, ma probabilmente neppure loro si sarebbero attesi una progressione giornaliera a tre cifre come poi è effettivamente avvenuto. A tutti gli altri investitori che invece sono stati colti da sorpresa dalla pioggia di acquisti non resta da fare altro che interrogarsi sulle ragioni del boom delle quotazioni. Cosa sta succedendo alle azioni Beyond Meat? Perchè tutti comprano?
Sono queste le domande sensibili a cui chi è interessato a cavalcare il trend di BYND dovrebbe dare una risposta prima di entrare in azione.
Tutti a comprare azioni Beyond Meat: cosa sta succedendo?
Lo scorso venerdì le azioni Beyond Meat avevano chiuso la seduta di Wall Street avanti del 20%. Questo può essere considerato come il primo segnale di avvisaglia dello storico rally. Non stiamo parlando di una big degli indici americani ma di una small cap alle prese con difetti e potenzialità proprie dei titoli a bassa market cap. Beyond Meat in borsa è conosciuta tra gli investitori più speculativi mentre sul mercato è un brand che opera in una precisa nicchia di mercato: quella delle alternative vegetali alla carne. Si tratta infatti di uno dei più importanti produttori di “sostituti” vegani d’America, le cui vicende sono sempre state altalenanti.
Non è la prima volta, infatti, che il titolo BYND sale sulle montagne russe. E non bisogna neppure andare troppo indietro nel tempo per imbattersi nel sali-scendi dei prezzi. Nonostante la corsa a comprare delle ultime 24 ore, infatti, le azioni Beyond Meat restano deprezzate del 26% negli ultimi 5 giorni a causa del tracollo del 60% registrato un una sola seduta per effetto dell’annuncio sullo scambio di debito con azioni che è stato imposto agli azionisti, e addirittura del 65% da inizio anno. Da questi dati una prima constatazione: in tanti si sono lanciati ad acquistare azioni BYND perchè erano decisamente deprezzate. I prezzi a super-sconto hanno quindi attratto i tori.
Ovviamente (seconda possibile ragione del rally), il ritorno massiccio degli acquisti è stato possibile solo grazie alla manifestazione del contesto ideale per questa reazione. Da alcune settimane, infatti, è in atto una vera e propria riscoperta delle small cap americane. Gli investitori più speculativi stanno tornando a guadare alle terze e quarte linee della borsa Usa. Le azioni Beyond Meat ne hanno approfittato.
Per finire, c’è forte quello che si può ritenere come il fattore più determinante: la speculazione. Non ci sono infatti notizie price sensitive riguardati il produttore di alternative vegetali alla carne. Non solo ma non c’è neppure uno straccio di rumors o di indiscrezione. E allora non resta che la speculazione. Lo hanno subito notato alcuni analisti: almeno il 10,5% delle azioni Beyond Meat erano detenute in posizioni short lo scorso fine settimana. Stiamo parlando di qualcosa come 39,6 milioni di azioni! Tenendo conto che, sempre secondo gli analisti, i giorni per coprire dovrebbero essere 4,4, ecco definito lo scenario ideale per uno short squeeze.
Volendo rispondere alla domanda che abbiamo posto in questo paragrafo, è in atto una corsa a comprare azioni Beyond Meat a causa di uno short squeeze.
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Come reagire allo short squeeze sulle azioni Beyond Meat?
Uno short squeeze non avviene su un titolo a caso ma ci devono essere le condizioni che lo rendono possibile. La storia insegna che queste condizioni nella stragrande maggioranza dei casi sono sempre sentore di una gravissima crisi. E infatti la società Beyond Meat e ad un passo del fallimento e proprio l’accordo di conversione che ha causato il sell-off della scorsa settimana è stato varato per provare ad allungare le scadenze del debito e posticipare un default considerato sempre più inevitabile. Non è un caso se la decisione, per quelli che sono stati i suoi effetti, si sia rivelata una mattanza per gli azionisti della società.
Non solo ma a causa proprio di quel tracollo, i prezzi di Beyond Meat sono precipitati sotto 1$. In pratica BYND è diventata una penny stock e anche qui la storia dice che le azioni ridotte a valere meno di un dollaro, finiscono in un tritacarne, alternando momenti di rialzo monstre e crolli verticali altrettanto repentini.
Insomma le azioni Beyond Meat sono diventate l’asset ideale per il trading più speculativo. Qualche analista a tal proposito ci ha anche aggiunto il carico da novanta: con il suo brand molto particolare, Beyond Meat è diventata praticamente una meme stock. Tutto questo, aggiungiamo noi, in un momento di grande ritorno per gli asset-burla come mostrato dal recente rally del Roundhill Meme Stock ETF (MEME).
E in merito al come reagire? Inutile segnalare che per tutti gli analisti, il titolo della carne vegetale è da vendere se non da sbarazzarsene nella massima fretta. In ottica investing, quindi, c’è poco da dire. Per i trader super-speculativi pratici di meme stock il discorso può essere diverso ma a loro super-rischio.
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