Assolute protagoniste della scena di Wall Street. In queste poche parole può essere sintetizzata la vicenda delle azioni AMD nella prima seduta settimanale di scambi. I numeri sono impressionanti: +27% dopo appena un’ora di contrattazioni e prezzi in area 209 dollari con i massimi storici raggiunti a marzo 2024 che potrebbero addirittura finire nel mirino. E poi ci sono tutte le variazioni di medio e lungo termine (+37% in un mese, +50% da inizio anno e +14% su base annua) a puntellare la popolarità di Advanced Micro Devices. Quello che sta succedendo a Wall Street proprio mentre è in corso la redazione dell’articolo è già ampiamente noto tra gli investitori: c’è un accordo miliardario raggiunto con OpenAI sull’Intelligenza Artificiale e poi ci tutta una serie di proiezioni rilasciate dallo stesso management americano dei chips che parlano apertamente di ricadute storiche derivanti proprio dall’intesa siglata.
In mezzo c’è infine la corsa a comprare azioni AMD che appare sempre più serrata con i trader interessati subito a scontare le possibili ricadute future dell’intesa sull’AI. Acquistare subito anche senza attendere un’esame più approfondito dell’accordo tra AMD e OpenAI in linea al nuovo dogma della monetizzazione immediata che si è imposto a Wall Street negli ultimi tempi. Per la serie, non comprare oggi stesso azioni AMD significherebbe già quasi perdere questo ennesimo treno creato dal boom dell’intelligenza artificiale.
Ed è proprio in questi contesti che si rilevano estremamente utili funzionalità come React della piattaforma xStation 5 di XTB grazie alla quale è possibile diventare operativi in massimo 15 minuti.
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Cosa prevede l’accordo tra AMD e OpenAI?
Lasciando da parte l’euforia del momento, esaminare i dettagli dell’intesa tra Advanced Micro Devices e OpenAI diventa fondamentale per provare a definire le implicazioni di più lungo termine. E allora oggetto dell’accordo è l’implementazione di infrastrutture di AI attraverso l’uso di 6 gigawatt di GPU AMD. Finanziariamente l’operazione prevede un warrant da parte di AMD a favore di OpenAI su un totale massimo di 160 milioni di azioni legato al raggiungimento di alcuni target. La prima tranche prevista dell’accordo scatterà con l’implementazione iniziale di 1 gigawatt delle GPU AMD Instict MI450 ed è prevista per la seconda metà del 2026. Le altre tranche scatteranno invece parallelamente all’incremento delle implementazioni fino a 6 gigawatt.
La progressiva maturazione è anche legata al simultaneo raggiungimento da parte di AMD di precisi target di prezzo e da parte di OpenAI di target tecnici e commerciali. Insomma un’intese step to step il cui obiettivo di fondo è quello di consentire le implementazioni di AMD su vasta scala.
Tenendo conto del numero di azioni in circolazione, in caso di esercizio di tutto il warrant concesso da AMD, OpenAI andrebbe a detenere circa il 10% del colosso dei chip diventandone, nel lungo termine, uno dei maggiori proprietari.
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Cosa fare con le azioni AMD dopo l’intesa con OpenAI
La risposta nell’immediato all’intesa tra AMD e OpenAI è evidentissima con il rally del titolo Advanced Micro Devices che rischia di riaprire la strada verso i massimi storici.
A mente più fredda, però, ci sono una serie di elementi di cui tenere conto per una valutazione più ponderata. Tanto per iniziare la partnership stretta con OpenAI produrrà reddito nelle casse di AMD non prima del 2026. Non solo ma il vero balzo in avanti ci sarà solo nel 2027. I tempi, quindi, non saranno brevi ma soprattutto l’intesa non sarà redditizia nell’anno in corso. Comprare azioni AMD ora per cavalcare l’accordo con OpenAI significa fare una scommessa sul futuro. Chi sta acquistando spingendo le azioni Advanced Micro Devices avanti del 27% in una sola ora la sta facendo già oggi.
Precisiamo che questo ragionamento sul momento in cui l’accordo diventerà redditizio non vuole mettere in guardia nessuno. Si tratta semplicemente di un dato di fatto. Sul fatto che diverrà redditizio nel 2026 e nel 2027 non ci sono dubbi.
Attualmente AMD si colloca alla spalle del colosso Nvidia nella classifica dei progettisti di chip acceleratori. I numeri di bilancio sono già impressionanti con un fatturato derivante da GPU che dovrebbe essere pari a oltre 6,5 miliardi di euro a fine anno. Ebbene l’intesa con OpenAI porterà AMD ad estendere l’adozione della sue tecnologia. Più diffusione significherà maggiori introiti con prospettive di lungo termine a tre cifre!!!
Un accordo su vasta scala come quello annunciato oggi non potrà non avere effetti dirompenti.
Prendendo per buone le indicazioni del CFO di AMD Jean Hu, l’accordo raggiunto oggi nel corso degli anni potrebbe generare introiti per decide di miliardi di dollari per il colosso di Santa Clara creando maggiore valore per gli azionisti.
Prospettive radiose quindi che sono confermate anche dalla netta prevalenza delle valutazioni bullish da tempo in essere sul titolo californiano. Su 52 analisti che coprono il titolo, infatti, ben 31 vantano rating buy. Una maggioranza netta che va letta assieme ad un secondo dato: il rating più basso è hold (mantenere) condiviso da 16 aperti. Non c’è una sola casa di analisi a consigliare di vendere. Men che mai dopo quello che sta accadendo oggi.
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