Oggi 26 gennaio 2023 il Tesoro effettuerà la seconda asta di titoli di stato del mese. L’appuntamento in programma formalmente è denominato “asta BTP Short Term / BTP€“, come del resto si può anche evincere dal calendario emissioni BOT/BTP di gennaio 2023. In realtà, però, degli Short Term non c’è tratta ma ci sono, al suo posto, due BTP tradizionali (oltre al consueto BTP€i). Come si può spiegare questa particolarità?

In realtà da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze non c’è alcun errore e al massimo si può parlare di Short Term non tradizionali in relazione ai 2 BTP che verranno collocati domani. “Non tradizionali” perchè mentre i BTP Short Term, per loro natura, possono avere una durata compresa tra i 18 e i 30 mesi, i 2 BTP in asta domani, per quanto formalmente a 7 e a 10 anni (vedremo dopo i dettagli) hanno in realtà una durata residua pari a soli 2 anni. In pratica il Tesoro, proprio alla luce dell’esiguità della durata, ha assimilato i 2 BTP a degli Short Term.

Chiarito quello che ai più potrebbe anche sembrare un mistero, focalizziamoci adesso sui dettagli dell’asta BTP di domani 26 gennaio 2023.

Asta BTP Short Term BTp€i offi 26 gennaio 2023: il programma

L’ammontare complessivo dell’asta BTP di domani 26 gennaio 2023 è compreso tra i 3,75 miliardi e i 5 miliardi di euro. Un ammontare medio considerando i ritmi a cui il Tesoro ha abituato.

In particolare i tre titoli che verranno emessi oggi sono:

  • BTP a 7 anni scadenza 15 novembre 2025 e cedola 2,50% (ISIN: IT0005345183): ammontare compreso tra 1,5-2 miliardi di euro
  • BTP a 10 anni scadenza 01 giugno 2025 e cedola 1,50%, (ISIN: IT0005090318): ammontare compreso tra 1-1,25 miliardi di euro
  • BTP€i a 10 anni scadenza 15 maggio 2033 e cedola 0,10% (ISIN: IT0005482994): ammontare compreso tra 1,25-1,75 miliardi di euro

Per avere maggiori informazioni sulle caratteristiche dei titoli in asta oggi, rimandiamo alla pagina di riferimento sulle prossime aste BTP.

In questa sede ci limitiamo a ricordare che il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all’interno del predetto intervallo di emissione. Il Tesoro ha inoltre precisato che l’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato.

Essendo noi in primis degli investitori, siamo consapevoli che l’argomento che più interessa gli investitori è la questione rendimenti. Su di questa focalizzeremo quindi la nostra attenzione nel paragrafo di approfondimento.

Rendimenti attesi asta BTP oggi 26 gennaio 2023

Nelle ultime settimane i rendimenti BTP in generale hanno registrato un ritracciamento rispetto ai massimi raggiunti nei mesi precedenti. Non si può parlare di vero e proprio calo poichè comunque si resta su livelli molto alti. Tuttavia appare evidente che il mercato stia iniziando a prezzare un alleggerimento nel ritmo di rialzo dei tassi BCE.

Le prospettive sull’aumento del costo del denaro non sono più quelle di un paio di mesi fa, e i rendimenti dei BTP vanno giù. Un dato su tutti per meglio comprendere cosa sta avvenendo: a fine dicembre il BTP a 10 anni rendeva il 4,7% mentre dopo le prime tre settimane dell’anno nuovo non si arriva al 3,8%. La flessione è palese come del resto avevamo già anticipato nelle nostre previsioni BTP 2023.

Ciò premesso, i due strani BTP Short Term che verranno collocati nell’asta di domani, ieri avevano un rendimento in area 3%. In particolare, il  BTP novembre 2025, se comprato in asta al prezzo attuale pari a 99,46 centesimi, richiederebbe una spesa di 994,60 euro per ogni 1.000 euro di investimento nominale effettuato. Attenzione perchè comunque vanno corrisposti al Tesoro i 76 giorni di dietimi visto che il titolo prevede che al 15 maggio 2023 venga incassata per intero la cedola semestrale dell’1,25%. Alla luce del meccanismo dei dietimi al Tesoro sarebbe necessario pagare qualcosa in più.

Il discorso è lo stesso anche per il BTP giugno 2025. In questo caso i giorni di dietimi su un semestre sono 182 giorni vale a dire il 32,97% della cedola semestrale dello 0,75% che viene riconosciuta. Anche in questo caso si pagherebbe di più al Tesoro ma comunque di meno rispetto all’altro short term (parliamo di circa 2,5 euro ogni 1000 di investimento nominale effettuato).

E per finire nell’emissione di oggi 26 gennaio abbiamo anche un BTP€i indicizzato all’inflazione europea: si tratta del titolo in scadenza il 15 maggio 2033. Attualmente il BTP€i offre un rendimento del 2,1%. Anche in questo caso sul pagamento della cedola semestrale sono da considerare i giorni dietimi che sono pari a 76.

Del resto il Tesoro nell’annuncio di emissione ha specificato in merito a questo punto che:il regolamento dei titoli assegnati sarà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d’interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Sarà la Banca d’Italia alla luce del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, ad occuparsi del calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare.

La data di regolamento dell’emissione in programma oggi è il 30 gennaio 2023.