
Ci sono alcuni tra i più importanti player del settore assicurativo globale nel nuovo certificato emesso da Marex Financial lo scorso 15 settembre e identificato dall’ISIN IT0006770546. Il prodotto ha scadenza 27 settembre 2029 e presenta un basket formato da Generali Assicurazioni, Prudential, Muenchener Rueckversicherungs e Swiss Re AG, praticamente il gotha del comparto assicurativo. La struttura del certificato è quella classica dei cash collect: ci sono quindi premi mensili che sono subordinati ad una barriera, c’è l’effetto memoria che consente il recupero dei premi persi e poi c’è l’autocall. Emesso a 100 e denominato in Euro, il certificato di Marex ha due punti di forza: il potenziale rendimento del 9% (ripartito in 4 premi mensili trimestrali di pari importo) e la barriera premi e a scadenza posta al 65% grazie alla quale il prodotto garantisce un ritorno non solo se tutte le azioni del basket sottostante si dovessero apprezzare ma anche in caso di lateralizzazioni e ribassi anche fino al 34%.
Ci sono barriere più profonde tra i certificati di investimento? Assolutamente si ma non bisogna dimenticare che, nel caso specifico del prodotto di Marex, parliamo di una esposizione sul settore assicurativo che, per sua natura, è tra i meno volatili in assoluto. Azioni come le Generali, giusto per citara la componente italiana del basket, sono ritenute quasi difensive dagli investitori. Ecco spiegata la barriera al 65% e non meno.
Le caratteristiche del certificato MAREX ISIN IT0006770546 sul settore assicurativo
48m Wof Memory Phoenix Autocall è la denominazione ufficiale del certificato di Marex. Dalla durata quadriennale, presenta possibilità di autocall già a partire dalla fine del primo anno di vita. Attenzione perchè il richiamo automatico può scattare non ogni mese (come spesso avviene nei cash collect) ma ogni trimestre. Quindi ad esempio nel secondo anno di vita del certificato, ci sono quattro potenziali attivazioni dell’autocall. Il rimborso anticipato scatta se il prezzo di riferimento del titolo sottostante con il rendimento peggiore dovesse essere superiore al relativo prezzo della barriera per il rimborso anticipato.
Sempre trimestrale è anche lo stacco delle cedole. Pari al 2,25% lordo, i premi diventano effettivi solo se viene rispettato il requisito della barriera al 65%. Quindi sono necessarie due condizioni: l’apprezzamento di tutti i quattro i titoli del basket rispetto ai fixing iniziale oppure un deprezzamento da parte di anche una sola delle azioni non superiore al 34%. Nel caso in cui il calo dovesse essere del 35% (o oltre), il premio trimestrale non verrebbe staccato. Ciò però non significa che sarebbe perso. Essendoci la memoria, infatti, quel 2,25% (assieme magari agli altri premi trimestrali successivi anche essi saltati per mancato rispetto della barriera) verrebbero portati in dote e pagati nel momento in cui, alla prima data di osservazione utile, tutte e 4 le azioni del basket sottostante dovessero riportarsi sopra alla barriera.
Premi trimestrali e premio annuale cumulato sono al lordo. C’è sempre la tassazione certificates al 26% da considerare.
Le possibilità alla scadenza del certificato
Ammettendo che non ci sia attivazione dell’autocall e che quindi il prodotto non subisca una estinzione anticipata, gli scenari alla scadenza sono i soliti due:
- se il prezzo di riferimento finale del sottostante con performance peggiore dovesse essere superiore al relativo prezzo della barriera, verrebbe rimborsato tutto il capitale nominale con in aggiunta l’ultimo premio trimestrale e quelli che eventualmente ci sono in memoria. In altre parole per assicurarsi il ritorno del capitale investito tutte le azioni del basket non dovranno aver perso oltre il 34% del fixing iniziale rispettivo.
- nel caso in cui anche uno solo dei sottostanti dovesse aver perso dal 35% in su, allora il rimborso del nominale non sarebbe garantito e ovviamente niente ultima cedole a niente recupero della memoria. In questa situazione il rimborso sarebbe direttamente collegato alla performance del sottostante con performance peggiore secondo la formula: ammontare nominale del prodotto per prezzo di riferimento finale del titolo sottostante con performance peggiore diviso il relativo prezzo di esercizio.
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